Immaginiate un fotografo che sorvolando le località più belle della Toscana, a bordo di un elicottero e ad oltre 600 metri di altezza, realizza immagini uniche ritratte da una prospettiva inedita.

Lo straordinario lavoro di Massimo Sestini, fotoreporter di Prato conosciuto a livello internazionale, è raccolto nella mostra fotografica “Bellezza oltre il limite”, visitabile fino al 31 ottobre sugli spalti all’aperto del Forte di Belvedere a Firenze.

Le venti gigantografie che si fondono con lo skyline fiorentino, portano i visitatori in un viaggio unico attraverso la regione. Gli scatti affondano le radici nel patrimonio artistico, culturale e paesaggistico della Toscana, culla del Rinascimento. Si spazia dalla Val d’Orcia alla campagna della Maremma con i suoi butteri, alle Alpi Apuane fino alla spiaggia di San Vincenzo per sorvolare piazza dei Miracoli a Pisa con la famosa Torre Pendente, Piazza del Campo a Siena durante il Palio ed il Duomo di Firenze. Tra le foto realizzate dall’elicottero ce n'è una davvero particolare. Quella che ritrae la cupola del Brunelleschi è stata scattata con una macchina fotografica appesa ad una corda di 80 metri.

Con le sue immagini così monumentalizzate (ognuna è grande cinque metri per tre), Massimo Sestini non ci presenta le classiche cartoline delle bellezze regionali, ma sulla scia dell’aeropittura dei Futuristi, si alza in cielo per inventare con i mezzi della fotografia e posizioni estreme, una rilettura inedita della fotografia di paesaggio.

A quanti raggiungeranno il Forte, occupato dalle venti opere di Sestini, sembrerà di essere su una grande astronave ad altissima quota sulla Toscana. Venti paesaggi inediti, perché decisamente non sono mai stati fotografati dalla posizione e nel modo in cui lo ha fatto lui. Ad alta quota e a perpendicolo, rispetto al piano terrestre che poi piano, come sappiamo, non è. 

 

Spesso i paesaggi ritratti non sono riconoscibili, sembrano quadri, con pennellate di colori diversi o composti da tessuti sovrapposti. E anche quando la scena fotografata è riconoscibile per quello che è - una gara ciclistica, una fila di carrelli davanti al supermercato durante il lockdown o dei bagnanti su una spiaggia - le ombre proiettate accanto alle minuscole figure umane o animali, ridotte quasi a punti di colore fanno pensare a giochi di luce creati da una lanterna magica.

Da Santa Maria Novella al Forte di Belvedere con Ataf

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