Dalla stazione di Napoli Centrale, una piacevole passeggiata verso il centro storico, è il modo migliore per entrare nel sentimento napoletano e respirare l’atmosfera di una città capace di affascinare a ogni angolo, stupire per la sua bellezza nascosta, coinvolgere per la sua allegria. Una delle zone più caratteristiche, facilmente raggiungibile a piedi, è sicuramente via San Gregorio Armeno, dove da secoli sorgono i laboratori e i negozi delle famiglie di “Presepari” che si tramandano di generazione in generazione l’arte del presepe napoletano.

Veri e propri “atelier” dove scoprire il grande artigianato, la capacità delle mani di lavorare il gesso, il legno, le stoffe, i pennelli e i colori e trasformare la materia in personaggi del presepe. Splendide natività, pastori cui davvero manca solo la parola, Re Magi dai ricchi ornamenti, fino alle statuine dei personaggi contemporanei, da alcuni decenni, sempre più richiesti dagli appassionati di questa arte. Dai calciatori, agli sportivi, dai cantanti agli attori, fino si protagonisti della politica di varie repubbliche. E per chi si sente all’altezza, basta una fotografia per ripartire da Napoli con il proprio “io” in formato statuina.

Sono numerose le famiglie che rappresentano questo meraviglioso mondo artistico, tra le più antiche quella dei Ferrigno attiva dal 1836. Entrare nella loro bottega e nel laboratorio è davvero un’emozione. Perdersi tra le statue, i pulcinella, i simboli di Napoli trasformati in pregiate opere, è bellissimo. Giuseppe Ferrigno è stato un uomo dall’inesauribile entusiasmo, dalla brillante fantasia e dal carattere schietto e genuino, che, con la sua mirabile perizia tecnica, progettava e portava a compimento scenografie tipiche della Napoli del XVIII sec. 

Di recente è scomparso lasciando a suo figlio Marco l’impegno di tramandare per generazioni l’arte del presepe napoletano, con la stessa costanza ed entusiasmo che ha da sempre caratterizzato il suo lavoro. Parlando con Marco si comprende quanto alla capacità tecnica e artigianale si unisca la profonda passione per il lavoro e, soprattutto, la consapevolezza di avere responsabilità di portare avanti, come famiglia, qualcosa che non può e non deve subire battute d’arresto, perché andrebbe perduto. 

“Ogni giorno - racconta Marco - raffiniamo l’arte della terracotta e le tecniche che applichiamo nel realizzare le nostre creazioni. Dietro la realizzazione di un pastore creato seguendo le tecniche tramandate di padre in figlio, ci sono numerosi piccoli dettagli che rendono ogni creazione unica. Dalla testa di terracotta al corpo in ferro e canapa, dalle mani e piedi in legno, agli occhi in cristallo”. 

Alla grande tradizione dei presepi classici, i Ferrigno sviluppano l’evoluzione contemporanea e, come nuova tradizione, i personaggi famosi che amano la loro statuina: da Gianni Morandi e Claudio Baglioni, agli stilisti Dolce & Gabbana, fino alla meravigliosa Sophia Loren. Poi Marco ci invita ad affacciarci dal suo balcone che da su San Gregorio Armeno, e davvero da lì, con una tazzina di caffè in mano, si comprende quanto grande sia il cuore di Napoli