Se l’Italia è riuscita a diventare uno Stato unitario lo si deve anche alla capacità delle ferrovie di collegare persone e territori. Lo evidenzia, ancora una volta, la mostra 1853-2023, Torino-Genova, una rotaia lunga 170 anni, visitabile a Palazzo Monferrato di Alessandria fino al 5 febbraio 2023. L‘esposizione accende i riflettori sulla linea ferroviaria Torino-Genova, una delle prime importanti infrastrutture su rotaia della storia del nostro Paese, voluta dal Governo sabaudo per unire la capitale del Regno di Sardegna con il suo principale porto sul Mar Ligure. Nacque anche per recuperare il ritardo accumulato rispetto alla concorrenza ferroviaria europea, ma nell’arco di pochi decenni divenne la spina dorsale dello sviluppo economico italiano.
Ponte sul Po a Moncalieri
Il percorso espositivo parte dalla genesi del progetto e invita a riflettere sulle difficoltà che caratterizzarono il periodo preunitario per poi focalizzarsi sulle prospettive future. Illustrazioni e immagini multimediali costituiscono il fulcro di otto sezioni tematiche. Dopo quella introduttiva e la seconda dedicata a L’attività preparatoria (1825-1845), il visitatore può approfondire la storia de I promotori del progetto: Camillo Cavour e Carlo Alberto. Due personaggi politici fermamente convinti dell’importanza del trasporto su rotaia. Soprattutto il conte Benso, il quale nel 1846 scrisse sulla Nouvelle Revue di Parigi che «nessun Paese più dell’Italia è in diritto di fondare sull’azione delle ferrovie le sue grandi speranze».
Serravalle
Nella quarta sezione, Il cantiere (1848-1853), luogo di sperimentazioni tecniche e tecnologiche ci si può rendere conto di quanto fu necessario per la costruzione della ferrovia attraversare frane, risalire montagne, valicare fiumi e forare pareti di roccia. Nell’area successiva, L’immagine della ferrovia attraverso la lente degli artisti , si possono ammirare attraverso un touch screen 15 incisioni (alcune delle quali animate in 3D) che il pittore svizzero Carlo Bossoli realizzò per il volume The railway between Turin and Genoa, pubblicato a Londra nel 1853. Si prosegue poi con l’Evoluzione delle stazioni e del materiale viaggiante, dove vedere i primi “imbarcaderi”, le carrozze reali, le locomotive Cockerill e Stephenson e il Mastodonte dei Giovi. La chiusura è affidata a uno sguardo sul futuro con le sezioni La Torino-Genova e lo sviluppo del Nord-Ovest e Gli sviluppi attuali e futuri della linea.
Asti
L’iniziativa è promossa dal Comitato per il 170° anniversario della ferrovia, costituito dalla Fondazione Slala (Sistema Logistico del Nord-Ovest) ed è stata realizzata con la collaborazione di Fondazione FS Italiane e Rete Ferroviaria Italiana. L’ingresso a Palazzo Monferrato è gratuito e il biglietto della mostra è cumulativo per il museo Alessandria Città delle Biciclette, le cui sale sono visitabili al terzo piano della stessa struttura. L’esposizione alessandrina è la seconda tappa della mostra dalla natura itinerante che ha già riscosso successo di pubblico nel 2021 ad Asti. Il format del progetto prevede allestimenti nelle principali città toccate dalla ferrovia lungo i suoi 165 chilometri, soprattutto Torino, Novi Ligure e Genova.
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