In apertura Francesco Rosselli, Universale, 1508, Royal Museum Greenwich

La mostra Mind the map! Disegnare il mondo dall’XI al XXI secolo, allestita da Fondazione Benetton Studi Ricerche negli spazi di Ca’ Scarpa a Treviso, fino al 29 maggio, è un invito a riflettere sulla mappatura del mondo, il tentativo coraggioso di disegnare lo spazio terrestre, rappresentandolo nel suo insieme in un’unica creazione grafica. Un’attività da osservare anche con un certo distacco, dal momento che spesso le cartine geografiche sono state utilizzate a torto come sostitute della realtà e, invece, trattandosi di un’opera dell’uomo, non sempre hanno rispecchiato la natura e la geografia così come sono.

Claudio Tolomeo, [Mappa mundi], 1475-1480, Paris, Bibliothèque nationale de France, ms. lat. 4802, pergamena, f. 74v, 610 x 900 mm

Claudio Tolomeo, Mappa mundi (1475-1480), Paris, Bibliothèque nationale de France, ms. lat. 4802, pergamena

La rassegna, infatti, considera i mappamondi di ogni luogo ed epoca come espressioni di convenzioni sociali che hanno imposto confini, decretato orientamenti e considerato concreti i concetti astratti di potenza e dominio. Il viaggio alla scoperta dell’immagine del Globo si sviluppa nelle tre sezioni in cui è divisa l’esposizione curata da Massimo Rossi, intitolate Non plus ultra, Plus ultra e Theatrum orbis terrarum. Si parte dalle mappae mundi inserite nei libri di preghiere del XIII secolo, si passa poi per le costruzioni cartografiche che dibattono e progettano il mondo dei commerci oceanici nell’epoca delle scoperte geografiche, e si giunge, infine, ai tappeti geografici contemporanei con Google Maps. Sono esposti 40 esemplari sotto forma di riproduzioni ad alta definizione, provenienti da biblioteche nordamericane, europee e giapponesi. Nove pezzi tra tele, arazzi e tappeti geografici del XX e XXI secolo sono, invece, originali, appartenenti alle collezioni geografiche di Luciano Benetton.

Henricus Martellus Germanus, Mappamondo, in Insularium illustratum, 1490 circa, London, British Library, Additional ms. 15760, ff. 68-69, 340 x 240 mm circa

Henricus Martellus Germanus, Mappamondo, in Insularium illustratum (1490 circa), London, British Library

MIND THE MAP!, NON SOLO UNA MOSTRA

Tra le attività collaterali a Mind the map!, sono in programma degli approfondimenti negli Spazi Bomben.

 

Giovedì 24 marzo va in scena I viaggi di Amerigo Vespucci, con Carla Masetti dell’Università Roma Tre. In occasione dell’incontro si spiega come due particolari opere stampate, il Mundus Novus e la Lettera di Amerigo Vespucci delle isole nuouamente trouate in quattro suoi viaggi, abbiano avuto il maggiore impatto sulla cosmografia del 1500, rappresentando i modelli su cui in Europa si costruirono le prime immagini letterarie d’America. Descrizioni geografiche che risposero alle molteplici domande poste dalla scoperta continentale e promossero l’idea di un Mondo Nuovo contrapposto alla tradizione classica e alle scienze antiche.

 

Tre settimane dopo, il 14 aprile, con Il primo viaggio intorno al mondo ci si focalizza, come lascia intendere il titolo, sulla Relazione del primo viaggio intorno al mondo, redatta da Antonio Pigafetta per illustrare la spedizione di Ferdinando Magellano. La docente Annalisa D’Ascenzo, dell’Università Roma Tre, ricorda come in quel testo le ipotesi sulla sfericità della Terra furono provate per la prima volta empiricamente da un viaggio oceanico, segnando il passaggio da una visione del mondo raffigurata su un planisfero, oltretutto eurocentrico, a un globo, geometricamente privo di un centro.

 

Infine, il 18 maggio il ricercatore Angelo Cattaneo del CNR, in L’Occidente visto dall’Oriente: Kangnido, compara due documenti realizzati nello stesso periodo: la mappa mundi di Fra Mauro (Venezia, 1450) e la Honil kangni yŏktae kukto chi to (Mappa integrata delle terre e delle regioni e dei regni storici e delle loro capitali) nota anche come Kangnido (Hanseong, Seoul, 1480 ca.). Le due mappe sono le più complesse e articolate rappresentazioni realizzate dalle civiltà europee e asiatiche dell’ecumene, l’allora parte nota, abitata e abitabile della Terra, divisa in zone vicine, Africa, Europa e Asia.

Mappa mondo, annodato a mano, Afghanistan, dopo il 1973, 119 x 178 cm. Collezione privata

Mappa mondo, annodato a mano, Afghanistan (dopo il 1973), 119 x 178 cm. Collezione privata

LA PIATTAFORMA ESPOSITIVA TREVISO CONTEMPORANEA

Mind the map! è la terza anima del progetto Treviso Contemporanea che indaga il presente, coniugando visioni dal passato e del futuro, attraverso due ulteriori mostre organizzate da Fondazione Imago Mundi, visitabili sempre fino al 29 maggio. Atlante Temporaneo. Cartografie del sé nell’arte di oggi, presso le Gallerie delle Prigioni, consiglia di distinguere i cartografi tra esploratori e artisti e, di conseguenza, tra una cartografia “applicata” in modo scientifico e una “percepita” dall’individuo. Terra Incognita. L’inclusività è la strada giusta, alla Chiesa di San Teonisto, prende forma in un’unica grande installazione, un panorama di colori creato accostando oltre 80 tele dipinte, rappresentative della vita artistica, culturale e sociale di artisti e comunità aborigene australiane.