In apertura, Portrait of Joseph-Michel Ginoux di Vincent van Gogh

Courtesy Kröller Müller Museum

Dal 22 febbraio fino al 30 giugno, a Trieste la mostra Van Gogh. Capolavori dal Kröller Müller Museum rende omaggio al pittore olandese. Un animo estremamente sensibile e una vita inquieta sono forse ciò che ha reso Vincent van Gogh un artista in grado di parlare al cuore di uomini e donne di generazioni differenti, attraversando epoche, luoghi e comunità.

Il Museo Revoltella di Trieste, dimora storica progettata nell’Ottocento dall'accademico berlinese Friedrich Hitzig e ristrutturata e completata un secolo più tardi dall’architetto veneziano Carlo Scarpa, ospita fino all’inizio dell’estate la mostra curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti dedicata al tormentato artista post-impressionista.

Nelle sale del museo sono esposti oltre 50 capolavori di Van Gogh, affiancati da apparati didattici e video. Molte delle opere sono state concesse in prestito dal Kröller Müller Museum di Otterlo, nei Paesi Bassi, che vanta una delle collezioni dell’artista più ricche al mondo. Rispetto all’edizione dello scorso anno a Roma, questa rassegna presenta anche due prestiti speciali: i ritratti di Monsieur e Madame Ginoux, la coppia di proprietari del caffè di Arles frequentato da Van Gogh. Mentre uno proviene dal Kröller Müller Museum, l’altro arriva dalla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma. Così, a distanza di 134 anni, per qualche mese, i due coniugi potranno essere di nuovo l’uno al fianco dell’altra.

Articolo tratto da La Freccia febbraio 2024