In apertura, The Others di Maurizio Pellegrin © Enrico Fiores

Fino al 1° aprile nelle sale Dom Pérignon di Ca’ Pesaro - Galleria internazionale d’arte moderna Maurizio Pellegrin, artista veneziano residente a New York, mette in scena una particolare lettura del ritratto, ponendosi come connettore tra una visione contemporanea del genere e l’interpretazione ottocentesca che lo considera una celebrazione e una consacrazione all’eternità. L’esposizione comincia con una serie di autorappresentazioni alternate a raffigurazioni della città d’origine, per proseguire con due opere monumentali, di cui una site specific. 

Una delle opere di Maurizio Pellegrin in mostra © Enrico Fiores

Una delle opere di Maurizio Pellegrin in mostra © Enrico Fiores

La personale propone un dialogo ideale con la mostra Il ritratto veneziano dell’Ottocento, nello stesso museo fino al 1° aprile, che racconta il primo secolo dell’età contemporanea attraverso i volti e le opere dei suoi protagonisti.

Nelle quattro sezioni in cui è articolata, l’esposizione ripercorre quindi La nascita di un secolo, che parte dal Congresso di Vienna del 1815 per arrivare in un lungo travaglio all’unificazione del Paese; significativi approfondimenti monografici de I grandi protagonisti, seguiti da Vita e società dell’Ottocento, tra nobili e borghesi, tra città e campagna; infine il Ritratto verso la modernità in cui la materia pittorica si sgrana e si illumina, arrivando alle soglie del ‘900.

 

Articolo tratto da La Freccia di febbraio