Per i romani il liceo classico statale "Torquato Tasso" di Roma non può essere considerato un liceo come tutti gli altri. È uno dei più antichi della città, il fulcro dei movimenti studenteschi negli anni della contestazione giovanile e sinonimo di qualità per quanto riguarda docenti e serietà degli studi. Ettore Majorana, Vittorio Gassman e Giulio Andreotti sono solo, alcuni, dei nomi più noti ad averlo frequentato. È, quindi, da sempre sinonimo di cultura. Il fatto che, dal 16 marzo fino al 19 maggio, ci si possa essere una mostra al suo intorno è solo l’ennesima dimostrazione dell’importanza della sua storia. “Il ritmo della vita degli uomini” è un progetto, allestito nell’aula magna dell’istituto, nato dalla collaborazione tra la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura e l’Istituzione scolastica. Una mostra organizzata, inoltre, anche grazie al contributo del Gruppo FS.

 

Si tratta della mostra temporanea di cinquanta reperti, la maggior parte dei quali mai esposti, recuperati da musei, collezioni private e università statunitensi, grazie al prezioso intervento dei Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale, e provenienti soprattutto da tombe scavate clandestinamente.

 

La proposta di questa mostra nasce dal basso, partendo dagli stessi studenti. Durante un incontro, infatti, gli studenti hanno sottoposto l’idea al Direttore generale Musei del Ministero della Cultura, il Professor Massimo Osanna. «Una progettualità – come si legge dalla nota ufficiale - frutto della convinzione che l’educazione, in una società complessa come la nostra, debba porre al centro del percorso di apprendimento non solo i “saperi” e debba basarsi sulla capacità di collaborazione sinergica tra le Istituzioni e il mondo della scuola».

 

È la prima volta, infatti, che un liceo accoglie un’esposizione e ne fa propria la descrizione, la “contestualizzazione letteraria” e la divulgazione dei contenuti oggetto di approfondimento. Il valore aggiunto che la scuola ha potuto ascrivere all’ideazione della mostra, risiede proprio nella “contestualizzazione letteraria”, ovvero nel racconto della suggestione visiva esercitata dai reperti attraverso gruppi di versi tratti da Omero, i Lirici greci, Eschilo, Sofocle, Euripide e Virgilio.

 

La novità che rende “Il ritmo della vita degli uomini” un unicum nel contesto delle esposizioni è nel fatto che i visitatori saranno accompagnati dagli stessi studenti del liceo romano all’interno del percorso, rendendoli partecipi della narrazione.  

 

La mostra è stata organizzata grazie al contributo, oltre che di Ferrovie dello Stato Italiane, anche di Poste Italiane, Comp.Sys Sistemi Informatici e Petrucci allestimenti. AGI è, invece, media partner. Presente il patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Roma.