In apertura, Mano con sfera riflettente di Maurits Cornelis Escher (1935) © The M.C. Escher Company

Trenitalia è vettore ufficiale della mostra Escher, a Firenze fino al 26 marzo. Per chi raggiunge la città in Frecciarossa o Frecciargento, infatti, è previsto uno sconto del 50% sul biglietto di entrata al Museo degli Innocenti. Per usufruire della promozione è necessario che la data del viaggio sia antecedente al massimo di due giorni dalla visita all’esposizione. Lì, circa 200 opere raccontano la storia di Maurits Cornelis Escher, l’artista olandese vissuto tra l‘800 e il ‘900 divenuto famoso per le sue distorsioni prospettiche.

Giorno e notte (1938) di Maurits Cornelis Escher

Giorno e notte (1938) di Maurits Cornelis Escher © The M.C. Escher Company

Nel complesso monumentale progettato da Filippo Brunelleschi, edificio storico fiorentino del XV secolo che ospita oggi il Museo degli Innocenti, incisioni e litografie sfidano le leggi della matematica e della fisica, creando mondi impossibili che affascinano gli adulti, mentre giochi e installazioni coinvolgono i più piccoli nella scoperta dell’artista.

Il primo giorno della creazione (1925) di Maurits Cornelis Escher

Il primo giorno della creazione (1925) di Maurits Cornelis Escher © The M.C. Escher Company

Tra le opere in mostra, Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938) e la serie degli Emblemata. Il paradosso è protagonista di un’esposizione che, mettendo in discussione spazio e tempo, pone nuove domande sulla complessità delle regole che dominano il mondo. L’incontro tra scienza, arte e design offre risultati inaspettati, in grado di incantare i visitatori in una rassegna a 50 anni dalla morte del visionario maestro, nella Toscana da lui tanto amata.

San Gimignano (1923) di Maurits Cornelis Escher

San Gimignano (1923) di Maurits Cornelis Escher © The M.C. Escher Company

Visitando il museo, è possibile ammirare anche alcuni capolavori di artisti di spicco nel panorama fiorentino come Domenico Ghirlandaio, Luca e Andrea della Robbia, Sandro Botticelli e Piero di Cosimo, ma anche di artisti cresciuti nell’istituto stesso e avviati alla pittura dal priore Vincenzo Borghini. Tra loro Vincenzo Ulivieri, Giovan Battista Naldini e Francesco Morandini, detto il Poppi.

Senglea, Malta (1935) di Maurits Cornelis Escher

Senglea, Malta (1935) di Maurits Cornelis Escher © The M.C. Escher Company

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