“Le Ferrovie del Stato hanno una grande responsabilità perché sono il soggetto attuatore, per circa 28 miliardi di euro, di progetti del PNRR che entro il 2026 dovranno rendere il sistema infrastrutturale del Paese più moderno, digitale e sostenibile.” Così Luigi Ferraris ha evidenziato il fondamentale ruolo del Gruppo FS, di cui da pochi mesi è alla guida, partecipando ad un confronto pubblico dal titolo  PNRR e Mobilità: la strategia per un Paese smart.

Smart che è sinonimo di giovane, agile, veloce quale quello che il Paese vuole diventare, come suggerisce il titolo del più ampio contenitore che ha ospitato l’incontro al quale ha dato il proprio contributo Ferraris: “Rinascita Italia: the Young Hope” iniziativa promossa dall’associazione “Fino a prova contraria”, presieduta dalla giornalista Annalisa Chirico, con la collaborazione del Corriere della Sera.

E che non sia soltanto una speranza lo ha auspicato nel suo messaggio la Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, con una precisa raccomandazione: “Formazione, innovazione, tecnologia, rivoluzione verde, mobilità, giustizia, turismo e materie prime sono le leve strategiche per la crescita economica. Ecco perché serve camminare con occhi ben aperti sul mondo che ci circonda. È utile studio, approfondimento e tanto lavoro”.

Luigi Ferraris, nel suo intervento, tra i molteplici spunti che hanno toccato temi quali l’economia circolare, assicurata da treni sempre più riciclabili (fino al 97%) o il miglioramento delle connessioni digitali a bordo di tutti i convogli, non soltanto ad Alta Velocità, ha ben descritto i contorni e i contenuti dell’impegno che le società del Gruppo FS dovranno profondere per contribuire alla rinascita del Paese.

Luigi Ferraris, AD di FS Italiane

“Avremo una rete AV che si completerà fino a Bari, ma scenderà anche in Calabria. Ci saranno delle linee trasversali più veloci per connettere meglio l’Italia del Tirreno con quella dell’Adriatico, e poi il Terzo Valico, per collegare a regime Milano con Genova in meno di un’ora. Stiamo parlando di investimenti dedicati a supportare il trasporto di persone e merci e ridisegnare il sistema di mobilità dell’Italia con infrastrutture che si svilupperanno con sistemi digitali di controllo estremamente evoluti, fattore abilitante fondamentale per la loro sicurezza ed efficienza”.

Altro tema affrontato dal top manager del Gruppo FS, la connessione dell’Italia con il resto d’Europa, con dorsali e corridoi considerati un’altra grande opportunità come lo è, anche in questo caso, il completamento del Terzo Valico, che servirà accorciare i tempi di trasporto delle merci “unendo sistema portuale, ferroviario, ma anche via gomma, attraverso lo sviluppo di piattaforme di logistica intermodali”. Anche sul tema del WiFi a bordo treno bisognerà fare degli investimenti per renderlo fruibile, e non solo sulla nuova generazione di treni AV, ma anche su quelli che attraversano il resto del territorio: “Le soluzioni ci sono, oggi c’è l’occasione per realizzare un investimento in tal senso e fare in modo che ci sia a bordo treno quel tipo di accesso e quello spazio di comunicazione che oggi non c’è, un aspetto che va assolutamente affrontato”.

La sfida del futuro secondo Ferraris riguarderà rendere strutturale ciò che oggi è figlio di un’emergenza, perché sarà necessario manutenere le opere realizzate. Diventa in tal senso fondamentale “avere regole semplici e chiare, e processi di autorizzazione veloci per attrarre un domani gli investitori di lungo periodo”. Sugli ESG (Environmental, Social and Governance) Ferraris ha infine voluto evidenziare che “finché questi rimarranno a livello governativo si farà fatica a portarli a termine. Nel momento in cui, invece, si obbligheranno le imprese che vi accedono a perseguirli, si cominceranno a vedere gli effetti di questi obiettivi”.