“Il dubbio sulla realizzazione delle opere del PNRR non si pone. Siamo già a quota 10 miliardi spesi sui 25 totali”. L’ad del Gruppo FS Stefano Antonio Donnarumma ha fatto il punto sull’impegno di Ferrovie per la modernizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture italiane. Lo ha fatto a Berlino incontrando i giornalisti presenti ad Innotrans, la fiera mondiale biennale del trasporto ferroviario. Con loro l’ad di FS si è concentrato soprattutto sulle opere legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

 

“Ad oggi stiamo entrando nella fase esecutiva del PNRR", ha evidenziato Donnarumma. "Il programma di FS Italiane può essere completato nei tempi tecnici e quello che potrebbe essere non terminato è comunque finanziato con altri strumenti". 

Donnarumma a Innotrans

“L’unico obbligo vero che abbiamo è quello di far funzionare le ferrovie in Italia”, ha poi sottolineato Donnarumma. Un impegno verso il Paese che si sposa anche con la dimensione internazionale del Gruppo che vede numeri sempre più in crescita come testimoniano i 2,3 miliardi di euro di ricavi, i 247 milioni di passeggeri all’anno e 11.300 dipendenti circa.

 

A Berlino Donnarumma ha avuto modo di toccare con mano le innovazioni del Gruppo FS per una modalità sempre più intermodale e sostenibile. In questo senso, Donnarumma ha anche rimarcato la volontà di “mettere a disposizione il nostro know how nell'alta velocità sia per il nostro sviluppo all’estero che per la crescita del sistema ferroviario in Europa e fuori dal Vecchio Continente”. Anche per questo, come ha annunciato l’ad di Ferrovie “Il management del Gruppo Fs sta predisponendo un Piano a cinque anni che sia anche strategico, con ipotesi di partnership nazionali, ma anche internazionali”. 

Nell’incontro con i giornalisti, tenutosi presso lo stand di Ferrovie dello Stato, visitato stamane anche dal viceministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Edoardo Rixi, Donnarumma ha infine parlato anche del futuro di Ferrovie dello Stato. “Al momento non c'è un progetto di quotazione", ha detto l’ad. Circa la privatizzazione, "stiamo studiando la maniera per aprire il capitale anche ai privati. Il controllo rimarrebbe in tutti i casi statale."