I periodici nascono circa un secolo dopo l’invenzione della stampa a caratteri mobili, storicamente attribuita a Johann Gutenberg nel 1450. Le prime gazzette affisse nel centro città sono dei mezzi per diffondere le notizie generali, ma ben presto l’offerta si diversifica per argomento diventando sempre più specializzata. Durante la Rivoluzione Industriale nascono le prime testate dedicate alle discipline scientifiche e nel 1850 esordisce nelle edicole di Torino il Bollettino Commerciale-Industriale e delle strade ferrate. È un periodico dedicato a viaggiatori e commercianti, come esplicitato nelle note editoriali del primo numero, che ha come focus i 620 chilometri di binari già in uso nella nostra Penisola, visti come un’ottima opportunità per favorire la comunicazione commerciale tra gli stati preunitari. 

Un panorama che a breve sarebbe cambiato, così come il mondo ferroviario italiano con la nascita delle FS nel 1905. Un nuovo periodico di settore è il miglior testimone di questi cambiamenti. La premessa del numero 1 del 1912 della Rivista tecnica delle ferrovie italiane parla di «far sorgere in Italia un periodico specializzato in materia ferroviaria principalmente volto a far conoscere ai colleghi d’Italia e dell’estero quanto d’interessante si è fatto, si va facendo o si sta per fare nelle Ferrovie del nostro paese». Il senso di appartenenza alla famiglia dei ferrovieri è allo stato embrionale, ma viene confermato sempre di più, anche negli anni che precedono la Seconda guerra mondiale, quando la produzione grafica sposa i principi del movimento futurista. I soggetti con lo sguardo volto verso il futuro, gli slogan con i caratteri che enfatizzano il senso di velocità, giungono anche nella stampa ferroviaria. La fugace apparizione del periodico Vita Ferroviaria rappresenta il gusto grafico dell’epoca e conferma l’ormai radicato sentimento dell’essere ferroviere. 

 

La ripresa economica del Dopoguerra implica anche la ricostruzione della rete ferroviaria e la comunicazione FS fa la sua parte. Nel gennaio 1955 viene stampato il primo numero di un periodico che sarà il capostipite della storia editoriale di FS, Noi della Rotaia , che, tre anni dopo, diverrà il celebre Voci della Rotaia . Il mensile, al netto dei cambi di denominazione (dal 1991 Linea Treno e dal 1997 Linea Diretta ), accompagna la famiglia FS per quasi cinquant'anni.

Nel marzo 1992 la comunicazione periodica di FS vive una vera rivoluzione: il destinatario della nuova testata Amico Treno - Periodico d'informazione per il viaggiatore è il cliente, non più il dipendente. Una nuova linea comunicativa che viene confermata pochi anni dopo con l'uscita di Riflessi, la prima rivista distribuita gratuitamente a bordo treno che propone anche numerosi temi di attualità. Sul finire del 2009, nasce l'attuale rivista di FS La Freccia, un mensile di ispirazione al viaggio con itinerari, eventi, mostre, ma anche con numerose interviste a personaggi del mondo della cultura, dell'arte e dello spettacolo.

Oggi la comunicazione digitale ha portato il Gruppo FS a garantire una costante presenza sul web grazie a questa testata e alla sua radio e attraverso tutti i canali social più diffusi, creando così un filo diretto tra addetti ai lavori e passeggeri.