Credit foto: Archivio Fondazione FS Italiane
Cosa hanno in comune il treno e la moda? A prima vista nulla, anche se ai primordi della ferrovia il viaggio in vagone ha modificato il modo di vestirsi, quando la fuliggine consigliava tonalità più scure per gli abiti dei viaggiatori. Inoltre, oggi alcuni tra i brand più esclusivi promuovono una moda più consapevole con tessuti innovativi eco sostenibili, in linea con una filosofia green che è alla base dell’odierno trasporto su rotaia.
1959. Le banchine della Stazione Termini vengono conquistate dalla moda.
Ma non basta: in passato le strade del treno e della moda si sono incontrate spesso, offrendo una commistione di pubblico, linguaggi e messaggi davvero affascinante. Tra gli anni Sessanta e Settanta un treno speciale, con una particolare livrea floreale, ha percorso più volte i binari della Penisola, mostrando le novità in materia di lifestyle: il Treno della Moda.
1974. Il Treno della Moda con la livrea floreale in sosta nella stazione di Milano Centrale.
Promosso da una rivista di settore, il treno percorreva a ogni viaggio migliaia di chilometri, raggiungendo grandi centri urbani, come Milano, Roma, Catania, e piccole stazioni, come Benevento, Formia, Paola. Nell’edizione più importante, quella del 1972, il Treno della Moda ha trasportato circa 80 persone, tra modelle e modelli, parrucchieri, visagisti e tecnici, effettuando 26 fermate/sfilate e percorrendo oltre 5.000 km.
1959. Il ristorante dell’ETR 300 Settebello diventa una passerella perfetta per il defilé.
1974. Il binario 1 della stazione di Treviso Centrale è un ottimo set per una sfilata di moda.
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