La città di Assisi è meta di pellegrinaggi e turismo religioso fin dal Basso Medioevo, quando il culto francescano iniziò a diffondersi grazie alla repentina santificazione di San Francesco, avvenuta appena due anni dopo la sua morte. D’un tratto le strade del centro città si iniziarono a popolare di pellegrini di tutti i tipi, con estrazioni sociali diverse, ma anche di artisti del calibro di Cimabue, Giotto, Lorenzetti, Cavallini, i quali contribuiscono a costituire una fucina di arti e culture.

 

Nell’Ottocento la nuova mobilità con la tecnologia a vapore è a più voci reclamata anche dal territorio umbro e, dopo anni di polemiche e progetti naufragati, ecco il treno a vapore che corre tra Foligno e Terontola.

Stazione Assisi

Era il 21 luglio 1866 quando per la prima volta un convoglio ferroviario ferma nella stazione di Assisi, a circa 4 km dal centro della Città del Serafico. I nuovi collegamenti diretti con Perugia, Firenze e Roma giovano immediatamente al turismo religioso, ma anche al commercio. Sono tante, infatti, le strutture ricettive che nascono sulla scia di questa nuova tendenza. Assieme a loro aprono numerose locande e punti di ritrovo tra Assisi e la stazione, che diviene un incrocio di turisti e pellegrini. I fabbricati ferroviari vengono ampliati già nel 1900, ma gli interventi più radicali vengono realizzati nel 1926, in occasione del settimo centenario dalla morte di S. Francesco

In quel periodo la regina Elena, consorte del re Vittorio Emanuele III di Savoia e molto devota al Serafico, era solita recarsi in treno con una certa frequenza ad Assisi. Per le sue attese, e per quelle di altri viaggiatori illustri, viene ricavata una Saletta reale, completata qualche anno dopo con pareti decorate da motivi floreali, affreschi, pavimenti a mosaico. Gli arredi selezionati seguono il gusto dell’epoca: boiserie, tavolinetti e panche incassate nelle pareti in legno, sedie rivestite di cuoio, mobili intagliati, vasi e lampade. L’occasione per questo vero restyling sono le nozze la quartogenita del re Giovanna di Savoia e lo zar di Bulgaria Boris III, celebrate il 25 ottobre 1930 nella Basilica di San Francesco. Gli invitati, tra politici nostrani e governanti d’Europa, sono centinaia e tutti passano dalla stazione. Un simpatico racconto viene tramandato dai ferroviari assisani: pare che il giorno precedente alle celebrazioni una locomotiva sviò creando non poche apprensioni al personale di stazione, dato che il carro gru per spostarla non sarebbe mai arrivato in tempo. I ferrovieri non si persero d’animo e iniziarono a reperire una gran quantità di rami, frasche, arbusti. Il giorno delle nozze gli illustri viaggiatori apprezzarono molto la grandissima pianta ornamentale posta in loro onore proprio al centro del piazzale interno della stazione, ignari della locomotiva nascosta lì sotto.

Il Papa ad Assisi nel 2002

Nel corso degli anni numerosi eventi hanno posto la stazione di Assisi agli onori della cronaca: il viaggio di papa Giovanni XXIII alla vigilia del Concilio Ecumenico Vaticano II nel 1962 è l’esempio più eclatante. Anche papa Giovanni Paolo II ripercorse le orme ferroviarie del suo predecessore nel 2002, imitato, in tempi più recenti, da papa Benedetto XVI nel 2011.

 

Oggi la stazione mantiene il suo ruolo di crocevia per turisti e fedeli, offrendo talvolta la possibilità di visitare quegli spazi regali, solitamente celati ai viaggiatori quotidiani, come in occasione delle circolazioni dell’Espresso Assisi, che nei prossimi mesi ripercorrerà il tragitto di politici e pontefici da Roma alla città del Santo Patrono d’Italia.