Il 30 gennaio di 57 anni fa, il poeta, pedagogo e pacifista di Maiorca Llorenc Vidal Vidal, istituì, in Spagna, la Giornata scolastica della non-violenza e della pace, in occasione dell'anniversario della morte del Mahatma Gandhi, simbolo di un agire pacificatore e non-violento. Da quel dì, a cadenza annuale, arriva questo giorno che ha, come obiettivo, quello dell’amore universale, che mette al bando ogni egoismo. Molto spesso, però, per raggiungere i traguardi pacifici verso gli altri, bisogna aver raggiunto, per prima cosa, una pace interiore. In questo periodo storico questa ricerca è, probabilmente, la cosa di cui si ha più bisogno. Ecco quindi le 5 mete tutte italiane dove si può realmente staccare la spina e meditare sulla base dell’assunto che, se si vuole essere migliori con il prossimo bisogna esserlo, per prima cosa, con sé stessi.
Camaldoli (AR)
A oltre 1.100 metri di altitudine si trova una comunità di monaci benedettini fondata mille anni fa da San Romualdo. Un Sacro Eremo e un Monastero, immersi nella pace della foresta, permettono di immergersi completamente nell’esperienza monastica fatta di solitudine e comunione, divisa tra lavoro e preghiera. La Foresteria offre uno spazio aperto a tutti coloro che desiderano condividere qualche momento della propria esperienza umana e spirituale. Qui, la spina, si stacca davvero e, oltre alla preghiera, è possibile anche prendere parte a sedute di yoga. La comunità di religiosi, seguendo il motto “ora et labora”, segue un’antica farmacia, un laboratorio cosmetico, una libreria, un’azienda agricola, un liquorificio e, addirittura, una casa editrice. Non solo: vicino all’eremo i monaci hanno creato un laghetto artificiale, circondato dalle foreste, dove è possibile ammirare i tritoni, di due specie, entrambe protette. Tra queste, il tritone alpestre è addirittura a rischio di estinzione. Insomma, bisogna andare a Camaldoli.
Filicudi
È più la piccola isola di origine vulcanica delle Eolie, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 2000. Ed è proprio qui, tra versanti scoscesi e coste rocciose, che vengono organizzate sedute di yoga e meditazione. L’obiettivo? Riscoprire il benessere fisico e mentale impedito dal tran tran quotidiano, in un contesto naturale ancora incontaminato. Sull’isola si tengono corsi Hatha Yoga, lo stile più diffuso che pone particolare attenzione al respiro e alle sensazioni del corpo mentre si eseguono allungamenti, flessioni, estensioni, torsioni e posizioni di equilibrio. Filicudi è anche zeppa di attrattive marine: scogli a picco sul mare, reperti antichi, una costa frastagliata, vegetazione inaspettata, spiaggette e mille posti in cui gettare l’ancora e godersi il mare cristallino. È possibile anche godere dei tour organizzati da Filicudi Wildlife Conservation o fare lunghe passeggiate alla scoperta delle antiche mulattiere. Una delle attrazioni più famose è, poi, il cibo: dagli arancini di riso agli involtini di melanzane fino alla rinomata insalata filicudara con patate, pomodori, olive e capperi. Che dire, poi, dei cannoli e delle meravigliose granite tipiche, al caffè, limone, pistacchio, mandorla, fichi, gelsi, anguria e pesca, accompagnate da panna montata e “brioscia” siciliana.
Pian del Vantaggio, Orvieto (TR)
Una ex guida alpina, Luigi Mario, ordinato monaco con il nome di Engaku Tain, ha fondato lo Scaramuccia Bukkosan Zenshinji. Il buddhismo zen la fa da padrone con corsi di meditazione. Non mancano attività come arrampicata, alpinismo, yoga e Tai Chi. La peculiarità della scuola consiste nel mutuare aspetti tipici della cultura d’occidente all’interno della tradizione orientale. Considerato che il tempio è vicino a Orvieto perché non fare una capatina nella città umbra per visitare il Pozzo di San Patrizio? Si tratta di capolavoro di ingegneria a doppia rampa elicoidale, che racchiude una leggenda: porta fortuna lanciare monetine nell’acqua direttamente dalla passerella al punto massimo di profondità, prima di risalire senza mai incontrare chi sta scendendo. Imperdibile anche una passeggiata alla Fortezza dell’Albornoz, con una magnifica vista sulla vallata sottostante.
Preci (PG)
Una delle più antiche abbazie benedettine dell’Umbria è quella di Sant’Eutizio inserita in un contesto ambientale di straordinaria bellezza nel mezzo della Valcastoriana, a pochi chilometri da Norcia. Una comunità di monaci benedettini si occupano della parrocchia, dell'ospitalità dei pellegrini nella foresteria e fanno da guida nel monastero e nel museo. Dall'abbazia di parte un sentiero che porta dritto dritto nell’Eremo di San Fiorenzo dove vive Taddeo Wrona, in isolamento estremo dall’età di 23 anni. Non c’è da aver paura: l’eremita è cordiale e accogliente con i visitatori.
Pratovecchio Stia (AR)
In una valle intrisa di spiritualità nel Casentino, in Toscana, Romena si propone come un crocevia per tanti viandanti del nostro tempo. L’antica pieve romanica del XII secolo è il cuore della fraternità e, come per i pellegrini del Medio Evo, in marcia verso Roma, la chiesa di campagna rappresentava un punto di riposo dove rifocillarsi e ripartire, oggi vuole offrire un luogo di sosta ai viandanti. La Pieve di Romena, creata da don Luigi Verdi, è un interessante laboratorio del dialogo per credenti e atei, sui temi della spiritualità e del senso della vita. C’è anche un Eremo che si trova a Quorle e offre ai suoi ospiti settimane di silenzio, di vita condivisa e di lavoro, camminate, eventi culturali, momenti di riflessione e accoglienza ai partecipanti dei convegni di Romena.