È conto alla rovescia per Pasqua 2023. Il 9 aprile è alle porte. Una festa che, al di là del suo significato religioso, coincide da sempre con la bella stagione. Clima piacevole, alberi in fiore, cielo sereno, aspetti capaci di trasformarsi in una spensierata pausa dalla frenetica quotidianità. Una pausa che, grazie alla sempre sia lodata Pasquetta, può anche mutare in un lungo e piacevole weekend fuori casa. E perché non fare tutto ciò prendendo il treno? Cinque proposte per la Pasqua 2023, pensate per tutti i gusti.
ROMANTICISMO E "PAESAGGIO CULTURALE"
L’Unesco ha inserito le Cinque Terre come patrimonio dell’umanità nel 1997. Il motivo è che sono un “paesaggio cultuale”, come dargli torto. Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore fino al ‘900 si potevano raggiungere solo via mare e per questa ragione vengono chiamate così. Terre in dialetto ligure significa, infatti, zone non facili da visitare, terre lontane appunto. Adesso, fortunatamente, ci si arriva anche in treno. C’è tempo fino al 5 novembre per usufruire del 5 Terre Express, un collegamento ferroviario realizzato da Trenitalia insieme alla Regione Liguria. È comodo, economico e permette di ottimizzare la visita nei migliori dei modi. Per Pasqua alla Cinque Terre sarà tutto meraviglioso, non troverete nulla di spiacevole. Se non il viaggio di ritorno a casa.
COME SI DICE PASQUA IN FRANCESE?
Il fascino della gita fuori confine. Una tre giorni in territorio francese, facile da realizzare anche grazie al Frecciarossa. Dal 18 dicembre 2021 c’è un collegamento ferroviario che da Milano porta a Parigi. Comodo (liquidi ammessi, bagagli dal peso illimitato, alzarsi dal posto come e quando si vuole) e bello. Dal punto di vista estetico, infatti, il paesaggio che si può vedere dal finestrino è suggestivo. Si varcano le Alpi, si passa per Lione e si continua verso la Capitale francese. È anche veloce ci impiega, infatti, 6 ore e 55 minuti. Un’idea diversa per una Pasqua alla francese che si dice “Pâques”. Così se qualcuno ve la augura ("joyeuses") potete anche ringraziarlo (“merci beaucoup”).
PASQUETTA IN CITTÀ NON È UN'ASSURDITÀ
Pasquetta a Milano. Potrebbe sembrare il titolo di una canzone indie, invece è la realtà. Nel capoluogo lombardo il giorno dopo Pasqua è la Fiera dell’Angelo. Antichissima tradizione meneghina che risale al ‘500. Nella zona nei pressi della Chiesa di Sant’Angelo, all’angolo tra via Moscova e corso di Porta Nuova, prende vita un grande mercato di fiori e piante: colorato e profumato. Nel corso del tempo non c’è solo il contesto floreale essendo possibile trovare anche abbigliamento, arredamento, specialità gastronomiche regionali e artigianato. Milano e la stazione Centrale aspettano solo di essere raggiunte.
È PUR SEMPRE UNA FESTA RELIGIOSA
Seppur nell’immaginario collettivo ha sicuramente un significato religioso meno forte del Natale, è per chi crede un grande momento di fede e spiritualità. Unire il periodo di commemorazione con la voglia di fare un fine settimana fuori? È possibile, basta andare ad Assisi. Nella città umbra, raggiungibile da Roma con un regionale veloce in circa due ore, il rito pasquale è ricco di intensità e suggestione. Si parte dal Venerdì Santo quando il Cristo Morto è trasferito dalla Cattedrale di San Rufino alla Basilica Papale di San Francesco con un percorso che attraverso tutti i conventi cittadini. Nella chiesa di Santa Maria Maggiore, nel pomeriggio, si celebrano “Tre Ore di Agonia”. La sera la parte più suggestiva: la città si illumina di fiaccole e prende il via la Processione delle Confraternite. Arrivati alla domenica tantissime funzioni religiose, ma spazio anche al cibo. Se non avete mai sentito parlare di tradizionale colazione pasquale umbra è arrivato il tempo di colmare la lacuna.
FA RIMA CON VINO
Lo splendido borgo di Montalcino, in provincia di Siena, è un posto incantato: il centro storico, con la chiesa di Sant’Agostino del ‘300, ma anche la vasta offerta enogastronomica. Il Brunello, da queste parti, è una vera e propria celebrità. Uno dei vini rossi più buoni al mondo, cantine e ristoranti possono proporre l’etichetta che fa al caso vostro. Il centro storico di Montalcino è raggiungibile dalla stazione ferroviaria di Buonconvento, da qui partano bus di linea che portano al borgo. Il treno fa bene. In questo caso però, permetteteci il gioco di parole, fa anche bere.
QUI NON C'È MARE
Qui non c'è mare cantavano gli Statuto, la band di Torino in quel brano raccontava pregi e difetti della propria regione e, soprattutto, evidenziava l'assenza di sbocchi sul mare. Trenitalia sembra la migliore soluzione alla problematica messa in musica per la prima volta nel '92. Sette treni in più - con oltre 8mila posti aggiuntivi rispetto all’offerta esistente - collegheranno il Piemonte alla riviera ligure di Ponente. La società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS Italiane, infatti, in accordo con la Regione Piemonte e l’Agenzia per la Mobilità Piemontese, potenzierà i collegamenti tra Torino, Savona e Albenga venerdì 7 e lunedì 10 aprile con ulteriori treni rispetto alla programmazione attuale. Se gli Statuto dovessero leggere hanno lo spunto per una nuova canzone: qui non c'era mare feat. Trenitalia.