In cover, Vista sul Lago di Garda dal Monte Altissimo (Trento)

Tutte le foto del pezzo sono dell'Archivio Foto Garda Dolomiti Spa

Tra terra e cielo, acqua e roccia. Il Garda Trentino è il giusto connubio tra il verde dei monti e il blu del lago. Comprende territori e località uniche in provincia di Trento: Riva del Garda, Arco, Nago-Torbole, Tenno, Dro-Drena, la Valle di Ledro, Comano e la Valle dei Laghi. Preziosi tesori tutti da scoprire da molteplici punti di vista, come quelli privilegiati dei rifugi panoramici. Questi nidi di quieta beatitudine in cima alle vette sono la meta ideale per gli escursionisti che, dopo aver camminato o pedalato in mezzo ai boschi, amano poter perdere lo sguardo davanti a un paesaggio incontaminato.

 

Si parte con il rifugio Capanna Grassi, sorto in una zona storicamente utilizzata per il pascolo, a pochi chilometri da Riva del Garda e dalla frazione di Campi. Si può raggiungere anche in auto, ma le emozioni maggiori si provano ad arrivarci a piedi o in bici. Percorrendo per esempio il sentiero Del Berghem, che risale le pendici della Rocchetta e del Monte Tombio e attraversa il sito archeologico di San Martino, tra cascate e tratti attrezzati con funi e gradini.

rifugio

Rifugio XII Apostoli, Stenico (Trento)

Sempre da Riva del Garda, e anche dalla Valle di Ledro, si può arrivare al rifugio Bocca di Trat Nino Pernici, un’antica caserma austriaca nelle Alpi Ledrensi raggiungibile da entrambi i versanti. È meta di escursionisti e biker, attratti dai paesaggi ma anche dall’ottima cucina: qui si può ammirare uno splendido panorama e assaggiare la polenta di patate, piatto forte della tradizione culinaria locale.

 

A poca distanza il rifugio Monte Calino San Pietro, ricavato dal romitorio dell’adiacente chiesa medievale, ancora ben conservata. Punto di arrivo e di partenza di numerose escursioni, è apprezzato per la facilità di accesso a piedi o in bicicletta.

Si raggiunge percorrendo l’itinerario dedicato al Monte Calino, un tragitto immerso nella vegetazione che attraversa i ripidi campi coltivati attorno a Tenno e Calvola e poi si immerge nel bosco. Oppure con un bike tour da Fiavè al Passo del Ballino che, attraverso foreste ombrose, conduce lungo le pendici sud-occidentali del Monte Misone, soleggiate e calde nel periodo estivo, e alla Sella di Calino.

 

Tra le nuove esperienze previste per l’estate 2023 dall’Azienda per il turismo Garda Dolomiti, al rifugio San Pietro si può fare colazione mentre il sole sorge sul lago. La partenza è fissata alle 5 ma la passeggiata, la vista e i prodotti a chilometro zero valgono la levataccia.

 

È raggiungibile solo a piedi, invece, il rifugio Prospero Marchetti, in prossimità della vetta del Monte Stivo, che domina l’intera zona. La fatica viene ripagata all’arrivo, quando davanti agli occhi del visitatore si apre uno dei panorami più sorprendenti, non solo sul lago ma anche sulla cosiddetta Busa, la zona pianeggiante tra Riva del Garda, Arco e Torbole. Vicino alla struttura, inoltre, è installato un osservatorio con l’indicazione di tutte le cime circostanti: il Monte Baldo a sud, le Alpi di Ledro a sud-ovest, i ghiacciai dell’Adamello, del Carè Alto e della Presanella a nord-ovest, le Dolomiti di Brenta a nord, le piccole Dolomiti, la catena del Lagorai e il gruppo del Pasubio a est. Anche qui è possibile vivere una delle più belle attività organizzate da Garda Trentino: un giro all’ora del tramonto da Malga Campo, dove l’orizzonte appare infinito e il sole che cala sembra abbracciare tutto il cielo, per raggiungere il rifugio e assaporare una succulenta cena con piatti tipici trentini.

persone in montagna

Colazione al rifugio San Pietro, sul Monte Calino (Trento)

Merita una menzione particolare il rifugio Damiano Chiesa che dalla sommità del Monte Altissimo sovrasta tutta la parte settentrionale del Lago di Garda, con una vista mozzafiato a 360 gradi. Gli escursionisti incontrano a ogni passo splendidi scorci sull’acqua e preziose testimonianze storiche: il monte, infatti, era la linea di fronte italiana durante la Prima guerra mondiale e nella zona sono presenti tuttora numerosi segni di trincee, costruzioni e camminamenti, alcuni dei quali attorno al rifugio.

Infine, non può mancare una sosta al rifugio XII Apostoli, porta d’ingresso occidentale alle Dolomiti di Brenta. Costruito nel 1908 dalla Società alpinisti tridentini (Sat) nella conca di Pratofiorito, deve il suo nome alle 12 piccole conformazioni rocciose, simili a figure in preghiera, situate sul limitrofo passo omonimo. Il contesto ambientale è di rara bellezza, così come l’orizzonte panoramico, ma il percorso risulta piuttosto aspro e quindi non per tutti. Adatta invece a tutta la famiglia è l’esperienza alla scoperta di una tipica malga, un pascolo in quota dove le mucche si trasferiscono d’estate per fare il pieno di erba buona e profumata. 

 

Al rifugio Garibaldi, ai piedi del Monte Tremalzo, i visitatori possono vedere da vicino come il latte munto in alpeggio viene trasformato in formaggio, burro e ricotta, e degustare i prodotti delle aziende agricole locali.

 

Il tour del Garda Trentino si può chiudere con un trekking in Val d’Algone, uno dei luoghi più selvaggi e meno frequentati delle Dolomiti di Brenta, che conserva un patrimonio floristico, faunistico e geologico eccezionale. Dal rifugio Ghedina parte una camminata insieme agli operatori del Parco naturale Adamello Brenta per scoprire la storia e le particolarità di quest’angolo fra i più incontaminati del Trentino. Con un’attenzione particolare a uno dei suoi più vecchi abitanti: un faggio monumentale.