In apertura, Isola Maggiore, frazione di Tuoro sul Trasimeno (Perugia) © MM Studio/AdobeStock

Avvolta nelle acque del Mediterraneo, che ne bagna le coste da sud a nord, l’Italia è generalmente associata al mare. Non tutte le regioni però godono di uno sbocco sul blu. Ne è un esempio l’Umbria che, stretta tra Toscana, Marche e Lazio, è nota soprattutto per essere il cuore verde della Penisola. Qui il secondo dei quattro elementi è presente in altre forme: sono tanti, infatti, i laghi che costellano il territorio.

 

Tra questi spicca il Trasimeno, il più esteso dell’Italia centrale, che tocca diversi comuni in provincia di Perugia. Sulla sponda settentrionale sorge Passignano, antica località di pescatori che conserva ancora oggi la tipica fortificazione medievale.

La sua piccola stazione ferroviaria, dall’aspetto vintage e romantico, dista solo pochi minuti dal centro abitato. Chi arriva in treno può quindi raggiungere il borgo e il lungolago a piedi o in bicicletta. Una volta a destinazione appare subito chiaro il carattere distintivo del luogo, che alle severe geometrie dell’architettura medievale mescola le forme fluide della distesa d’acqua dolce.

Passignano sul Trasimeno (Perugia) © michelevalente/AdobeStock

Passignano sul Trasimeno (Perugia) © michelevalente/AdobeStock

La rocca, edificata nel periodo longobardo e sopravvissuta alla Seconda guerra mondiale, domina il paesaggio e offre ai visitatori una vista panoramica sul Trasimeno e le colline circostanti.

Dalla cima della torre le barche a vela che navigano il lago si trasformano in punti bianchi, piccole costellazioni galleggianti. Riscendendo lungo le stradine del borgo, la cartellonistica guida i turisti alla scoperta della storia e delle tradizioni locali.

La più famosa è quella del Palio delle barche, rievocazione della battaglia che nel 1495 vide contrapporsi le famiglie perugine dei Baglioni e degli Oddi.

 

Nel corso della manifestazione i quattro rioni di Passignano si sfidano prima in acqua e poi sulla terraferma, mettendosi alla prova in una corsa con le barche in spalla lungo le viuzze ripide e le strette scalinate del paese. Le stesse che conducono alla piazza principale e al molo, da cui parte un percorso pedonale che segue il perimetro del lago e arriva fino agli stabilimenti balneari aperti durante la stagione estiva.

Chi invece desidera esplorare i dintorni può raggiungere in battello Isola Polvese, parte del comune di Castiglione del Lago, Tuoro sul Trasimeno e la sua frazione Isola Maggiore

Un pontile lungo il lago a Passignano sul Trasimeno © ValerioMei/AdobeStock

Un pontile lungo il lago a Passignano sul Trasimeno © ValerioMei/AdobeStock

Il nome di quest’ultima fa riferimento non tanto alle dimensioni, considerato che si estende su una superficie di soli 24 ettari, quanto al fatto di aver sviluppato nei secoli un sistema economico autosufficiente e aver raggiunto, alla fine del ‘500, il numero di 600 abitanti.Oggi qui risiedono meno di 50 persone ma è viva la memoria del suo passato fecondo.

A custodirla è un piccolo sistema museale composto da tre luoghi emblematici. La pieve di San Michele Arcangelo, un edificio religioso del XIII secolo completamente affrescato, la Casa del capitano del popolo, che ospita un particolare crocifisso ligneo del XV secolo, e il Museo del merletto, al cui interno è possibile ammirare una collezione di manufatti realizzati a punto d’Irlanda, tecnica introdotta dalla marchesa Elena Guglielmi all’inizio del ‘900.

 

Seguire l’itinerario di visita, raggiungendo prima la chiesa di San Michele sulla sommità dell’isola per poi riscendere verso il lago dove si trovano gli altri due siti, consente di avere una visione a tutto tondo della natura circostante.

Non è inusuale, infatti, incontrare lungo il percorso conigli e fagiani colorati che girano indisturbati per le strade e nei giardini privati. Tornati a Passignano sul Trasimeno si può decidere di concludere il tour in territorio umbro e fare ritorno a casa oppure arricchirlo con una tappa extra, lontana dalle sponde del lago. Perugia, città d’arte famosa per la sua storia e i suoi monumenti, è a poche fermate di treno, così come Cortona, in provincia di Arezzo, celebre per le sue origini etrusche e il paesaggio tipicamente toscano. Non rimane che salire a bordo e godersi il viaggio.

 

Articolo tratto da La Freccia.