Foto di apertura © Walter Cerutti
La nostra serie di podcast Prova a Prendermi targata FS News, che da due anni racconta tutti i più bei percorsi outdoor d’Italia, nell’episodio 24 si è soffermato sul racconto dell’Itinerario Antonelliano nel Novarese, offrendo l’opportunità di scoprire non soltanto un territorio dominato dai capolavori dell’archistar Alessandro Antonelli - che nel XIX dominò la scena a lui contemporanea confezionando capolavori come la celebre Mole di Torino, - ma anche un territorio che sta diventando sempre più apprezzato da un turismo alla ricerca di nuove esperienze.
E così approfondiamo la conoscenza di Novara, città ricca di tradizioni, di storia e di capolavori d’arte, creata poco a poco, in un susseguirsi di stratificazioni e influenze, che ne hanno fatto una tappa ideale per una visita fuori dai soliti circuiti. Un tour da compiere rigorosamente a piedi, dopo aver raggiunto il capoluogo piemontese comodamente in treno.
Iniziamo con il dire che la vera anima di Novara affiora nel centro storico e ruota intorno alla Basilica di San Gaudenzio, a quell’ardita struttura che tutto domina e a cui tutti mirano: la Cupola di Alessandro Antonelli, che con i suoi 121 metri di altezza segna con un gesto inconfondibile lo skyline del capoluogo, conferendogli quella familiare forma nella quale i novaresi si riconoscono, tanto da essere diventata il simbolo supremo della città.
Siete pronti, dunque, a mettervi in cammino con noi? Vi promettiamo che, se seguirete i nostri passi, in una giornata di esplorazione a Novara scoprirete scorci sorprendenti e veri e propri gioielli artistici, che vi permetteranno di meritarvi poi una gustosa cena in una delle tante osterie tipiche della tradizione locale.
Foto di apertura © Carlo Sguazzini
Il nostro itinerario a piedi dura non più di due ore, ma vale la pena soffermarvi sui luoghi che vi indicheremo, così da trascorrere in tutta tranquillità la vostra giornata di visita. Si parte da piazza Cavour, al cui centro è situata la statua in marmo del celebre statista, e dove sono visibili i resti delle mura che attestano il periodo romano della città. Proseguendo fino all’incrocio con corso Italia si procede fino a Palazzo Natta-Isola, contraddistinto da un’alta torre medievale, oggi sede della Provincia e della Prefettura. Nei pressi si trova Palazzo Cabrino, sede del Comune, fu eretto nel XVII secolo. Proseguendo, giungiamo in piazza Cesare Battisti, meglio conosciuta come piazza delle Erbe, coi tre lati porticati: è il vero epicentro della città fin dal Medioevo, tanto che una pietra triangolare in granito chiaro, che spicca nella pavimentazione in porfido, segna il punto centrale di Novara. A pochi passi si trova piazza della Repubblica, nota come piazza del Duomo, caratterizzata da un imponente colonnato: sotto i portici, sul lato orientale della piazza, è da segnalare l’antica colonna che secondo narrazioni popolari avrebbe proprietà - pensate un po’! - barometriche. Imboccando il vicolo giungiamo al Chiostro della Canonica, al cui interno si trovano i Musei della Canonica del Duomo. Tornati in piazza della Repubblica, si accede alla Cattedrale di Santa Maria, opera neoclassica di Antonelli che ha inglobato parti del precedente edificio romanico. Imponente il portale centrale alto ben 19 metri, e considerato tra i più grandiosi d’Europa. L’interno si presenta a tre navate, divise da monumentali colonne con capitelli corinzi, fra cui spiccano opere di pregio. Dal quadriportico della Cattedrale si accede poi al Battistero, risalente al IV-V secolo, e considerato fra i maggiori edifici paleocristiani del nord Italia; al suo interno sono conservati i resti della primitiva vasca battesimale ottagonale, e preziosi affreschi. Sul lato opposto della piazza si trova il Complesso Monumentale del Broletto, composto da quattro edifici sorti in epoche diverse, che vanno dal XIII al XVIII secolo, dove un tempo si svolgevano le attività politiche e giudiziarie della città. Nel complesso trova sede anche la Galleria d’Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni, che custodisce una ricca collezione di dipinti e sculture di artisti italiani. Dateci un’occhiata se vorrete prendervi una pausa all’interno! Sempre in centro si ammira la barocca Chiesa di San Marco, ricchissima di opere d’arte.
Foto di © Giorgio Perottino
Proseguendo poco oltre lungo via Negroni si incontra Palazzo Bellini, antica sede della Banca Popolare di Novara e teatro di importanti eventi storici: la sera del 23 marzo 1849, dopo la Battaglia della Bicocca, fu proprio qui che il Re di Sardegna Carlo Alberto abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele. Svoltiamo quindi a destra in via San Gaudenzio per raggiungere la finalmente Basilica, ammirare il campanile settecentesco di Benedetto Alfieri e salire sulla magnifica cupola antonelliana. L’edificazione della Basilica risale al XVI secolo sotto la direzione di Pellegrino Tibaldi: i lavori ebbero inizio nel 1577 e la consacrazione della chiesa avvenne nel 1590. La celebre cupola fu progettata da Alessandro Antonelli molto più avanti dunque, nel 1841, e ultimata il 16 maggio del 1878. All’esterno dell’edificio, sul frontone, spicca lo stemma crociato del Comune con la scritta Civitatis Novariæ, a ribadire dire l’appartenenza alla città di Novara, visto che fu proprio la comunità cittadina a sovvenzionarne la costruzione. All’interno, nello scurolo è custodita l’urna con le spoglie di San Gaudenzio, primo vescovo e patrono della città. L’interno offre al visitatore opere di pregio riconducibili a Lanino, Tanzio da Varallo, Moncalvo, Morazzone e Gaudenzio Ferrari, con il prezioso Polittico. A coronamento della Basilica, fu innalzata la Cupola antonelliana: egli, utilizzando solo mattoni e calce, realizzò una delle strutture murarie più ardite nella storia dell’architettura mondiale. Proseguendo in via Gaudenzio Ferrari, si giunge al Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi, che raccoglie le collezioni scientifiche ed etnografiche dell’omonima famiglia. Il centro storico è cinto da bastioni alberati meglio conosciuti come baluardi, in parte residui delle antiche fortificazioni sorte nei secoli a difesa della città, oggi ricchi di diverse varietà arboree ed eleganti architetture. In piazza Martiri della Libertà, al centro si erge la statua equestre di Vittorio Emanuele II, e qui si affacciano l’ottocentesco Palazzo Orelli, costruito per ospitare il nuovo mercato dei grani, e il Castello Visconteo-Sforzesco, il cui nucleo originario risale al 1272, ampiamente rimaneggiato poi nel corso dei secoli. Attualmente il Castello ospita nelle sue sale convegni, mostre ed esibizioni temporanee e la sede dell’ufficio turistico. Sul lato orientale della piazza si ammira infine l’imponente mole del Teatro Coccia, edificato nel 1886 nello stile classico tardo ottocentesco.
Foto di © Giorgio Perottino
Una città dunque da esplorare a misura del proprio passo e, quando arriva il momento del meritato riposo, numerose sono le enoteche dove gustare i prodotti tipici del territorio: il vino naturalmente, ma imperdibili sono anche il gorgonzola, le tante varietà di riso coltivato nei dintorni, e i tipici biscottini dalla ricetta antica, risalente alla tradizione convenutale, sin dal Cinquecento.
Per la visita alla Cupola antonelliana: www.kalata.it
Per maggiori approfondimenti: www.turismonovara.it