È ormai una notizia di dominio pubblico che dal 1° aprile 2025 il collegamento Milano-Parigi in Frecciarossa torna possibile. Un viaggio di circa 7 ore che, oltre a essere comodo e sostenibile, può anche rivelarsi una vera e propria esperienza turistica. Tra il capoluogo lombardo e la capitale francese, però, ci sono addirittura cinque fermate. Due località italiane e tre transalpine che sono in grado di essere delle mete di tutto rispetto e delle valide ipotesi di viaggio.
Torino
La teoria delle “finestre rotte” sostiene che un lampione o un vetro rotto in un luogo può aumentare il degrado urbano perché aumenta la possibilità di emulazione e di condotte vandaliche. Cosa c’entra la sociologia con Torino? Dal 2006, anno delle Olimpiadi, il capoluogo piemontese ha avuto una rigenerazione urbana incredibile. È come se questa città fosse rinata, pochissime “finestre rotte” e Torino è diventata sinonimo di energia culturale, movimento ed eleganza. Da Milano, in Frecciarossa, sono appena 45 minuti. Poi c’è anche la Mole, il Museo Egizio e i Gianduiotti. Ma quelli, anche vent’anni fa, godevano di ottima salute.
Oulx
I falsi amici sono quelle parole molto simili in due lingue ma che significano termini differenti. Oulx non lo è, ma limitandosi all’assonanza potrebbe sembrare una città francese. Ecco, sbagliato: è italianissima. È uno dei principali centri dell’Alta Val Susa e, grazie a una navetta dalla stazione, si arriva facilmente nei comprensori sciistici della Vialattea e di Bardonecchia. Se poi non dovesse piacere la neve in estate, gli stessi scenari, si trasformano in interessanti percorsi di trekking. C’è inoltre l’area protetta del Lago Borello, territorio ricco di biodiversità, e da qui passa anche un tracciato del percorso della Via Francigena. Da Milano, in Frecciarossa, ci si arriva in circa un’ora e mezza.
Modane
È un posto di confine e come tale è a cavallo tra due culture. Un comune francese, ma che già osservando i balconi in ferro battuto delle sue abitazioni trasuda influenza italiana. Da queste parti c’è la montagna quella del Parco Nazionale della Vanoise e del Monte Thabor. Ma c’è anche la “Maison Penchée”, si tratta di un fortino che nel 1944 durante la ritirata tedesca viene fatto esplodere. L’esplosione fa ricadere la struttura qualche metro più avanti ma non in posizione orizzontale. Da quel momento, la "Casa Pendente" è diventata una curiosa attrazione per i visitatori. Si segnala anche, dal punto di vista gastronomico, il pain de Modane. Parente alla lontana del nostro panettone. Il tempo di percorrenza, in Frecciarossa, da Milano è circa due ore.
Saint Jean de Maurienne
Due ore e quaranta minuti circa, da Milano in Frecciarossa si arriva a Saint Jean de Maurienne. Un piccolo comune di appena 7000 abitanti che è il cuore della valle della Maurienne. Rappresenta un contesto dove l’arco alpino la fa da padrone, ma c’è anche una forte connotazione spirituale. È la sede di un vescovato e conserva anche le reliquie di San Giovanni Battista per questo motivo, nel corso del tempo, sono sorte una serie di monumenti religiosi come la cattedrale di Saint Jean Baptiste che ha un ammirevole chiostro risalente alla metà del XV secolo. Infine, ultimo motivo per passare da queste parti: c’è il museo dedicato alla storia del celebre coltello savoiardo inventato da Joseph Opinel. Dal santo al profano, il passo è breve.
Chambéry
Se la storia avesse preso binari differenti magari Chambéry sarebbe stata la prima capitale d’Italia. Questa città, infatti, fu fino al 1563 capitale del Regno di Savoia quando venne soppiantata da Torino e nel 1860 fu definitivamente ceduta alla Francia da Vittorio Emanuele II. C’è un castello, non un qualsiasi ma quello dove, appunto, i duchi di Savoia ci soggiornarono fino al XVI secolo. Oltre a questo, nella parte vecchia, c’è uno dei quartieri medioevali meglio conservati di tutta la Francia, fatto di casette colorate, cortili nascosti, vicoli segreti e graziose piazzette con caffè all’aperto. Per arrivarci, da Milano, c’è un veloce Frecciarossa che parte da Milano e ci mette circa 3 ore e 20. Per visitarla, invece, potete farlo con lentezza. Basta, infatti, seguire gli elefanti. Degli elefantini costellano le stradine della città, un vero e proprio percorso di 2 chilometri in grado di far scoprire le bellezze cittadine tra cui, ça va sans dire, la Fontana degli Elefanti: il simbolo di Chambéry.
Lione
La classifica è incontrovertibile: quali sono le città al mondo con i più grandi quartieri rinascimentali? Prima Venezia, seconda Lione. Vieux Lyon non a caso è stato dichiarato patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco. Solo per questa ragione la città, raggiungibile da Milano in Frecciarossa in 4 ore e 40 minuti, merita la visita. Aggiungete poi che è la terza città più grande di Francia e che è definita la capitale della gastronomia francese. Non a caso per le vie si possono incontrare tantissimi “bouchon”, una sorta di versione locale delle nostre tipiche trattorie.
Le località raggiungibili con il trasporto ferroviario
28 gennaio 2025