I primi freddi di novembre anticipano quelli invernali. Il momento perfetto per gustare uno dei piatti tipici piemontesi più famosi: la "Bagna Cauda". Per condividere questa esperienza in oltre 150 indirizzi del gusto tra cantine storiche, ristoranti, agriturismi, l’Associazione Culturale Astigiani organizza la dodicesima edizione del “Bagna Cauda Day” e anche quest’anno gli utili saranno destinati a favore di progetti di concreta e reale solidarietà.
Le date da segnare in agenda sono aumentate da due a tre weekend per gustare la convivialità della tavola dal 22 al 24 novembre, dal 29 novembre al 1 dicembre a anche nei cosiddetti “giorni della merla” (i più freddi dell’anno secondo la tradizione) che cadono dal 29 gennaio al 2 febbraio 2025.
L’iniziativa avrà luogo in Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta e avrà delle repliche internazionali in alcune capitali europee, a Shangai, in Giappone e e a New York con eventi che coinvolgeranno la comunità italiana e gli appassionati stranieri.
Dal punto di vista gastronomico la “Bagna Cauda” è un piatto di origini contadine e di grande tradizione, oltre ad essere un inno alla convivialità grazie alla condivisione del servizio a tavola e del tipico sentore di aglio.
Nel classico “fujot” piccolo recipiente di coccio, si scaldano olio, aglio e acciughe. In questo sugo vengono intinte le varietà di verdure di stagione a partire dal cardo, dalla verza, dai topinambour per gustare anche patate, rape e cipolle bollite.
Altro simbolo di una tavola di Bagna Cauda è il “Bavaglione” solitamente decorato con disegni ironici e simboli della tradizione gastronomica di campagna per “salvarsi” dalle gocce.
In tutti i locali che aderiscono al “Bagna Cauda Day” il Bavaglione di questa edizione, previsto per tutti i commensali, è disegnato dalla giovane artista Giorgia Sanlorenzo che si è ispirata al motto dialettale piemontese “esageruma nen, il mondo è di tutti”. Il richiamo è alle buone pratiche a difesa dell’ambiente e alla difesa dei comuni patrimoni naturali sui quali si basa la qualità del cibo.
Sul sito si trovano tutti gli indirizzi suddivisi per territori: Astigiano, Monferrato, Langhe, Torinese, Alto Piemonte e non solo. Sono tre le tipologie di Bagna Cauda proposte a seconda del locale: la versione classica “come Dio comanda”, quella ”eretica” con l’aglio stemperato e verde per la bagna ”atea” senz’aglio.
I prezzi sono coordinati e di ottimo rapporto con la qualità, 30 euro, senza aggiunta del coperto e in alcuni menu comprendono anche antipasti e contorni.
Tra le novità di questa edizione, sabato 23 novembre una carovana di auto storiche del Camea club di Asti partirà dall’oleificio Roi di Badalucco in Liguria e porterà in Piemonte, lungo la strada del Col di Nava l’olio nuovo di olive taggiasche, le acciughe e l’aglio di Vessalico. Transitando per Nizza Monferrato e Costigliole raccoglierà cardi e peperoni, per giungere ad Asti in piazza Catena verso le ore 17 dove sarà allestito il mercatino della Bagna Cauda. Al centro della piazza, ci sarà un grande fujot che verrà “acceso” a mo’ di braciere olimpico per dare il via al Bagna Cauda Day.
In collaborazione con la Caritas diocesana di Asti verranno organizzate le serate “Bagna Pax” al Foyer delle famiglie, ricordando che la Bagna Cauda è un piatto di pace e condivisione e non ha ingredienti con controindicazioni di carattere religioso.
Inoltre anche quest’anno l’Associazione Astigiani promuove nelle scuole astigiane “Bagna alla lavagna” dedicata ai cambiamenti dell’alimentazione tra le generazioni.
L’obiettivo è la sensibilizzazione dei più giovani ad una maggiore attenzione e conoscenza dei diversi aspetti dell’alimentazione per trarre sempre giovamento.
Infine grazie al contributo del Comune di Asti e della Banca d’Asti, verrà finanziata nello stesso periodo, la nascita del Bosco degli Astigiani, un parco pubblico di più di cinque ettari intitolato alla sostenibilità ambientale e alla tutela della biodiversità.
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