In apertura Teodoro Bonci del Bene nello spettacolo “Dati sensibili” ©Federico Pitto

Teatro, cinema, poesia e natura, fra spettacoli e laboratori per riflettere sulla cultura del benessere ambientale, sociale ed economico. Dal 22 settembre al 1° ottobre a San Miniato e a Fucecchio, tra le province di Pisa e Firenze, si svolgerà la prima edizione di GAIA - Festival delle arti per la cultura della sostenibilità.

Un appuntamento pensato e organizzato dal Teatrino dei Fondi, con il preciso intento di rinnovarsi nelle proprie azioni culturali, imbastendo iniziative legate a un unico e urgente filo conduttore: la sostenibilità. Il festival multidisciplinare si pone infatti l’obiettivo di creare occasioni e spunti per confrontarsi sulle tematiche di fondamentale necessità per il nostro futuro. «Credendo fortemente alla necessità, non più derogabile, di mettere al centro delle nostre vite la sostenibilità e il climate change, i cui effetti negativi sono ogni giorno più evidenti – spiega il direttore artistico Enrico Falaschi – riteniamo che il teatro, il cinema, le arti non possano esimersi dalla responsabilità di farsi a loro volta promotori di quel processo di ripensamento e cambiamento necessari della società, un cambiamento che, inevitabilmente, deve essere anche culturale».

Locandina di GAIA - Festival delle arti per la cultura della sostenibilità

TEATRO, FRA IRONIA E RIFLESSIONE A SAN MINIATO

Un programma denso di appuntamenti quello previsto dal 22 al 24 settembre a San Miniato, per la prima tranche del Festival che accoglierà in apertura, nell’Auditorium San Martino, il Teatro delle Ariette con Luigi Dadina del Teatro delle Albe. Insieme presentano Pane e Petrolio – dedicato a Pier Paolo Pasolini, di Paola Berselli, Luigi Dadina e Stefano Pasquini, autori oltre che attori a cui sul palco si aggiunge Maurizio Ferraresi. Lo spettacolo pone al centro un mondo oggi apparentemente scomparso, uno spazio intimo e condiviso con gli spettatori.

Teatro delle Ariette e Teatro delle Albe nello spettacolo Pane e petrolio ©Marco Caselli Nirmal

Teatro delle Ariette e Teatro delle Albe nello spettacolo Pane e petrolio ©Marco Caselli Nirmal

Venerdì 23 invece, nella stessa location, sarà la volta di Dati sensibili: New Constructive Ethics di Ivan Vyrypaev, con traduzione, regia e interpretazione di Teodoro Bonci del Bene. Nel testo l’autore immagina un’organizzazione di scala mondiale alle prese con un’indagine sociologica, in cui si interroga sulle possibilità di una nuova etica.

Sempre il 23 settembre, al Circolo Cheli, la compagnia La Ribalta Teatro porta in scena con Il Pelo nell’Uovo, il nuovo lavoro di Alberto Ierardi, Giorgio Vierda (entrambi sul palco) e Luca Oldani. Lo spettacolo tratta, con ironia e comicità, il tema della produzione del cibo, punto cardine dello sviluppo sostenibile, e mette in luce le contraddizioni umane relative alla questione alimentare. 

La Ribalta Teatro in Il pelo nell'uovo

La Ribalta Teatro in Il pelo nell'uovo

UNA IMMERSIONE POETICA NELLA NATURA

Sabato 24 settembre a San Miniato si potrà intraprendere un’immersione poetica nella natura, con l’iniziativa dal titolo Come gli alberi, da un’idea di Ilaria Gozzini. È un percorso in cammino nella natura, con osservazione e consapevolezza, respiro e ascolto, e inserti narrativo-poetici. Scendendo dal centro di San Miniato verso l’antica via dei Carbonai, i partecipanti potranno scoprire i paesaggi verdi intorno al paese.

In serata, invece, ancora teatro, con lo spettacolo in prima nazionale Norilsk, scritto da Enrico Falaschi (anche regista) e Giorgio Vierda (da solo sul palco). Partendo dalla storia dello Spartak Mosca e dalla saga dei fratelli Starostin, che fondarono la squadra più amata dagli operai russi e convinsero Stalin a organizzare una partita di calcio sulla Piazza Rossa, lo spettacolo si intreccia con le vicende politiche del U.R.S.S. e del gulag di Norillag, nella Siberia del nord, dal quale è nata la città chiusa di Norilsk, dove l'estrazione e la lavorazione di carbone, nickel e altri minerali ha provocato e provoca un impatto ambientale di proporzioni mondiali ancora oggi irrisolto.

Giorgio Vierda nello spettacolo Norilsk ©Andrea Gianfortuna

Giorgio Vierda in Norilsk ©Andrea Gianfortuna

In programma anche il Collettivo BALADAM B-SIDE che, con Surrealismo Capitalista, mette in scena un compendio di derive della società odierna, utilizzando il Capitale come correlativo oggettivo di una condizione umana sempre più superficiale e rarefatta. Lo spettacolo ha ottenuto la selezione speciale per il premio Scenario 2021.

Baladam B-Side nello spettacolo Surrealismo capitalista

Baladam B-Side nello spettacolo Surrealismo capitalista

DAL 26 SETTEMBRE A FUCECCHIO FRA PERFORMANCE, LABORATORI E CINEMA

Dal 26 settembre ci si sposta al Nuovo Teatro Pacini di Fucecchio. Lunedì 26 e martedì 27 sarà la volta dei laboratori teatrali dal titolo La sostenibile leggerezza dell’essere, a cura di Claudio Benvenuti e Sergio Bulleri. Bambini e ragazzi di varie fasce di età (4-6, 7-11, 12-18 anni e under 25) affronteranno in un percorso teatrale gratuito le diverse tematiche del festival: sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Mercoledì 28 settembre spazio alla proiezione del documentario Una scomoda verità. Una minaccia globale. Il film, diretto da Davis Guggenheim e con protagonista l’ex vicepresidente degli Stati Uniti d’America, Al Gore, affronta il problema del riscaldamento globale e dell’informazione legata ai cambiamenti climatici.

Giovedì 29 settembre La Ribalta Teatro sale sul palcoscenico con il Settimo Continente, di e con Alberto Ierardi, Giorgio Vierda e Luca Oldani. Lo spettacolo affronta, con momenti di ilarità, la questione ambientale della plastica e le sue relative conseguenze dovute all’accumulo e allo smaltimento. Venerdì 30 settembre proseguono gli appuntamenti dedicati al cinema, con la proiezione di I Am Greta. Il film diretto da Nathan Grossman ritrae la giovane attivista Greta Thunberg nella sua sfera pubblica e privata.

Controcanto Collettivo nello spettacolo Salto di specie ©Simone Galli

Controcanto Collettivo nello spettacolo Salto di specie ©Simone Galli

A concludere il Festival, sabato 1° ottobre sarà la compagnia Controcanto Collettivo, che ha recentemente ottenuto il Premio Hystrio Iceberg, con lo spettacolo Salto di Specie. Da un’idea della regista Clara Sancricca, con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovannetti, Andrea Mammarella, Emanuele Piloner e Clara Sancricca, è un’indagine sul tema dell’empatia tra esseri viventi e sui meccanismi che ne favoriscono o ne arrestano il flusso.