26 settembre: da Mezzana Salice a Scalea fino a Roma con l'Intercity
Tappa conclusiva che ci porta dal Parco nazionale del Pollino verso il mar Tirreno. La mattina si sale ancora e poi una lunghissima discesa verso Scalea, dove ci aspetta il treno Intercity per Roma.
In totale abbiamo pedalato per quasi 700 km, con circa 9.000 metri di dislivello, abbiamo visto località di un’Italia nascosta, accolti da nuovi amici incontrati lungo la strada. Nei prossimi giorni sistemeremo le tracce di tutte le tappe. Chi desidera avere informazioni può anche inviare una mail a Jack Lumino (jacklumino@gmail.com) o a Fabio Bruni (fabiobruni123@gmail.com). Al prossimo viaggio!
25 settembre: da Policoro a Mezzana Salice (San Severino Lucano)
Tappa di montagna (90 km, circa 1.800 metri di dislivello) che da Policoro, a livello del mare, ci porta al valico (1.400 metri di altezza) lungo la strada che passa per Valsinni, San Giorgio Lucano e Terranova del Pollino.
Il paesaggio nel Parco nazionale del Pollino cambia dietro ogni curva, difficile dire che stiamo passando dalla Basilicata alla Calabria. Pernottiamo in un antico mulino, alla fine di una giornata lunga e impegnativa.
24 settembre: da Matera a Policoro
Tappa esplorativa della Basilicata, che tagliamo in due, da nord a sud. Il percorso, principalmente su strade bianche, è di suggestiva bellezza da Matera a Ferrandina. Un continuo saliscendi tra calanchi argillosi in un territorio pressoché disabitato.
Arriviamo a Craco, un paese che ha subito un graduale abbandono: una frana nei primi anni ‘60, un’alluvione nel 1972 e infine il terremoto del 1980 lo hanno reso un comune fantasma.
23 settembre: da Altamura a Matera
Oggi tappa di riposo (20 km, 200 m di dislivello), lavaggio panni e visite turistiche. Si parte da Altamura e in particolare dalla cattedrale di Santa Maria Assunta. Il portale della chiesa è finemente lavorato, da solo merita una visita.
A portarci a Matera, per strade secondarie, è Carlo, un amico ciclista conosciuto ieri nella bottega di Giovanni. La città ci accoglie con tutto il suo fascino fin dall’inizio. All’ingresso, il Parco Scultura La Palomba, un’antica cava, ospita splendide sculture di metallo. Bello il contrasto tra il calcare e la ruggine delle opere esposte.
La vista sui sassi dall’alto regala più di un’emozione, solo in parte trasmessa dalle fotografie. Alloggiamo al loro interno e nel pomeriggio ci aspetta una visita completa di Matera. Prima di cena, come una staffetta, un altro Carlo, amico ciclista di Roma, ci raggiunge, completando il gruppo di cicloamatori per le prossime tappe.
22 settembre: da Margherita di Savoia ad Altamura
Tappa relativamente breve (92 km, 1.000 metri di dislivello), che ci porta ad Altamura con sosta obbligata e visita a Castel del Monte. Arrivati ad Andria si percorre una bella strada tra uliveti e pinete che conduce al castello. Monumento emblematico che consente una vista a 360 gradi dello spazio circostante.
Finita la visita percorriamo stradine (molto) secondarie, sterrati, che ci fanno entrare nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Distese a vista di campi, vigneti, uliveti, lungo una strada bellissima. Ci accompagna un vento che soffia alle spalle, rendendo questo tratto del percorso facile e veloce. Questa strada si immette in un’altra stretta e bella provinciale, la SP 238, purtroppo resa pericolosa per i ciclisti dal continuo passaggio di automobili e camion a velocità molto superiore ai limiti consentiti. Notiamo la mancanza di controlli di ogni sorta e, a completamento di un quadro già così negativo, la presenza di molte buche al margine della strada, inevitabili dato il numero e la velocità dei mezzi in transito. Buca uguale ruota bucata, ma il risultato di questa equazione non è necessariamente negativo.
Arrivati in qualche modo ad Altamura abbiamo avuto l’enorme piacere di conoscere Giovanni Cristantielli, ciclista e figlio di ciclisti, appassionato ed espertissimo riparatore di biciclette. Nella sua bottega si radunano amici, si respira affetto e condivisione, si sta in compagnia, si capisce e si apprezza che il viaggio non è solo partire e arrivare. Significa trovare nuovi amici, altri tesori.
21 settembre: da Peschici a Margherita di Savoia
Tappa molto impegnativa, un totale di 116 km, con 1.600 metri di dislivello. Si sale subito da Peschici verso la Foresta Umbra. E la salita sembra non finire mai, lunga e sinuosa in un bosco fitto fitto che a malapena fa passare i raggi di sole. Tanto poi piove e quindi il problema del sole non si pone.
Finita la pioggia iniziamo la discesa verso Mattinata, lungo una strada secondaria che ci regala non pochi scorci. Incontriamo due ciclisti svizzeri, in viaggio da Zurigo a Otranto. Direi che le bellezze della giornata finiscono qui, eccetto una bella vista panoramica verso Mattinata, per la strada che porta a Manfredonia, e in ultimo le saline di Margherita di Savoia.
20 settembre: da Termoli a Peschici
Tappa dai diversi volti, lunga (circa 120 km, 800m di dislivello) e resa faticosa da un forte vento contrario. In compenso abbiamo evitato del tutto la SS16, è lunedì e sarebbe stata percorsa da molti camion. Il primo volto è di una bellezza aspra, un continuo saliscendi tra campi arati. Si arriva al bel paesino di Chieuti, da dove in discesa si raggiunge Lesina, affacciata sull’omonimo lago.
Il secondo volto è invece di rara bruttezza ma, arrivati a Torre Mileto, almeno si rivede il mare, percorrendo la sottile striscia di terra che lo separa dal lago di Varano. Sempre costeggiando il mare si passa per Rodi Garganico e infine Peschici. Il tratto subito prima dell’arrivo offre degli scorci molto belli sia sulla costa che sulla Foresta Umbra, meta della tappa di domani.
19 settembre: prima tappa da Pescara a Tremoli
La ciclabile che da Pescara porta a Ortona attraversa Francavilla al Mare e altre località sul lungomare fino a Tollo, da dove, dopo una piccola deviazione sulla statale, riprendiamo la ciclabile in un tratto di costa subito a nord di Ortona. Da qui ci si immette nella bella e nuova ciclabile che porta fino a Vasto Marina.
Stiamo percorrendo la ciclabile lungo la Costa dei trabocchi, vere e proprie macchine da pesca. Prima di Casalbordino la ciclabile si interrompe a causa di una frana. Siamo costretti a qualche deviazione stile “Amazzonia”, ma siamo ben ripagati dal bel paesaggio che si ammira da Punta Aderci.
Una tranquilla ciclabile ci porta da Vasto Marina a San Salvo, da dove, per arrivare a Termoli, occorre percorrere circa 20 km della strada statale SS16, in ragionevole sicurezza. Prima di entrare nel borgo antico di Termoli, ci accoglie un ospite illustre, il disegnatore Benito Iacovitti, seduto in panchina.
18 settembre: partiti!
Il comodo treno RV in servizio da Roma Termini a Pescara Centrale ci porta a destinazione senza problemi.
Arrivati a Pescara, andiamo a fare un giro per sgranchirci le gambe lungo una bella ciclabile che costeggia il fiume Pescara e arriva al mare.
15 settembre
Sabato 18 settembre prende il via la CicloTuristica Tre.Ma, un percorso da Roma ai mari Adriatico, Ionio e Tirreno, che un gruppo di cicloamatori compirà portando le proprie bici a bordo di treni Intercity e regionali di Trenitalia. L’autore spiega a FSNews, che ospiterà un reportage narrativo e fotografico tappa dopo tappa, le ragioni che hanno portato all’organizzazione e alla realizzazione di un’iniziativa all’insegna dell’intermodalità green.
L’estate non ancora finita, il clima favorevole e le giornate ancora abbastanza lunghe ci invogliano a intraprendere un percorso cicloturistico con diversi scopi. Primo fra tutti, una scoperta del territorio a ritmo lento; territorio, quello del sud Italia, che regala molti tesori spesso lontani dalle mete turistiche più frequentate. Ci piace poi l’idea di verificare lo stato della Ciclovia Adriatica e di percorrere alcuni itinerari ciclabili facilmente raggiungibili in treno e inseriti nel travel book di Trenitalia dedicato alle ciclovie. Non ultima la curiosità di provare nuovamente il servizio di trasporto bici introdotto lo scorso 17 ottobre su 32 InterCity e “inaugurato” da alcuni di noi a settembre con un viaggio speciale tra finestrini e pedalate da Roma a Venezia e viceversa. Un’esperienza raccontata con un reportage di viaggio, tappa dopo tappa, proprio in queste pagine di FSNews. Infine, il piacere impagabile di pedalare con amici in questi ultimi giorni di settembre, occasione utile anche per fare dei test su nuove attrezzature, come bici, borse e accessori vari, arrivate nel corso degli ultimi mesi.
I cicloamatori alla stazione Termini prima della partenza della Cicloturistica Tre.ma, da Roma a Scalea e vv.
Il tracciato che abbiamo ideato costeggia l’Adriatico da Pescara a Peschici, sale sul Gargano, scende verso Altamura, passa per Matera, tocca il mare Ionio per poi inerpicarsi sul Pollino. Da qui in discesa verso Scalea, sulla costa calabrese del Tirreno. Tre mari dunque, e da qui il nome di questo itinerario: Tre.Ma. Circa 800 km in tutto, con un dislivello di circa 5.000 metri. La partenza è prevista sabato 18 settembre da Roma con il treno Regionale Veloce per Pescara. Il ritorno nella Capitale è in programma per il 26 settembre da Scalea, con il treno InterCity che inizia il suo viaggio da Reggio Calabria.
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