In apertura Cascata del Pis, Massello (TO). Immagine tratta dalla guida Sulle strade dei Valdesi (Terre di mezzo) © Roberta Ferraris

E mentre l’Italia diventa teatro della più importante gara ciclistica a tappe del nostro Paese, ci scopriamo sempre più un popolo di camminatori. È quanto emerge dalla XVIII edizione di Fa’ la cosa giusta, la fiera del turismo sostenibile e grandi cammini che si è chiusa da poco a Milano e, come ogni anno, fornisce tutti i numeri del mondo slow. 

Ascolta l'intervista a Valentina Lo Surdo a cura di Alessandro Ribaldi

«La realtà italiana è in costante crescita», esordisce Miriam Giovanzana, direttore editoriale della casa editrice Terre di mezzo, che organizza la fiera. «Nel 2019, secondo le nostre rilevazioni, in Italia sono state rilasciate 44mila credenziali (il passaporto del pellegrino, ndr). Durante l’anno precedente, quello del grande sorpasso, gli italiani che hanno camminato nel nostro Paese sono stati più numerosi di quelli che sono andati a piedi sul Cammino di Santiago di Compostela, in Spagna. Il trend è in crescita, al punto che nel 2021 abbiamo superato le 60mila credenziali consegnate per i nostri percorsi».

Un numero impressionante che, se rapportato alla popolazione italiana compresa tra i 18 e i 75 anni di età, ci dice che lo scorso anno un abitante su 700 ha vissuto questa esperienza. «In generale, è cresciuto il Sud e misurano un aumento significativo il Cammino materano, quello di Oropa, il minerario di Santa Barbara, il Cammino nelle terre mutate. Tra i più recenti, sono in ascesa quello di Dante e la Via Francisca del Lucomagno».

Da Lierna a Varenna (LC). Immagine tratta dalla Guida al sentiero del viandante (Terre di mezzo)

Da Lierna a Varenna (LC). Immagine tratta dalla Guida al sentiero del viandante (Terre di mezzo) © Alberto Conte

Altri dati di rilievo si riferiscono ai percorsi più battuti nel 2021, cioè la Via Francigena, le Vie di Francesco e la Via degli dèi che è di certo il più frequentato dai giovani e probabilmente il più battuto in assoluto, visto che in molti lo percorrono senza credenziale. A seguire il materano, quello dei briganti, le Vie Francigene di Sicilia e il San Benedetto. Tutti i dati sono disponibili sul sito terre.it.

Per chi voglia compiere il giro d’Italia a piedi abbiamo preparato una mappatura su tutto il territorio italiano, totalizzando cento percorsi. Una panoramica dettagliata ma non del tutto esaustiva, visto che di cammini ne fioriscono di continuo.

Si può scegliere un itinerario lungo, capace di regalare in una sola avventura il confronto con l’intero territorio: la Via Francigena Nord (1100 km dal Passo del Gran San Bernardo a Roma) o la Sud (da Roma a Santa Maria di Leuca per 800 km), il Di qui passò Francesco con il suo proseguimento Con leali ai piedi (900 km dalla Toscana alla Puglia), la Via Romea Strata, 1300 km con partenza da diversi punti delle Alpi fino a Roma, la Via Romea Germanica (Brennero-Roma in mille km), la Postumia da Aquileia a Genova (930 km). O tentare l’impresa con il gigantesco Sentiero Italia, che lega i percorsi del Club alpino italiano (Cai) per un totale di settemila chilometri.

Alternativamente, si può optare per uno dei cammini transregionali più popolari, come la Via degli dèi (Bologna-Firenze in 125 km), il San Benedetto (300 km da Norcia a Montecassino), le Vie di Francesco (da La Verna o da Roma ad Assisi per 450km), il Cammino nelle terre mutate (250 km tra Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo), il Cammino materano con le sue diverse vie a collegare Puglia, Basilicata, Campania, il Cammino di Dante (Ravenna-Firenze e ritorno 385 km). Oppure si può scegliere il percorso in base alla città di partenza. Qualsiasi sia la decisione, l’invito è a mettersi in marcia subito.

Fioritura del colle delle Pratelle, Collebrincioni (AQ). Immagine tratta dalla guida Il Cammino nelle Terre mutate (Terre di mezzo)

Fioritura del colle delle Pratelle, Collebrincioni (AQ). Immagine tratta dalla guida Il Cammino nelle Terre mutate (Terre di mezzo) © Francesca Zanza

VALLE D’AOSTA

Chi vive nella regione può passeggiare lungo il corso della Dora Baltea per seguire l’anello di 350 km del Cammino balteo. Presto arriverà anche il Cammino dei Walser, per scoprire la cultura di questa popolazione germanica che nel Medioevo si insediò intorno al Monte Rosa.

PIEMONTE

In provincia di Vercelli parte il Cammino di Oropa (65 km), che ci porta a scoprire la Serra morenica di Ivrea fino a raggiungere il santuario mariano. L’itinerario Sulle strade dei Valdesi (370 km) comincia invece dalle Alpi francesi e arriva nella Val Pellice.

LIGURIA

Nella regione si può percorrere l’Alta via dei Monti Liguri (440 km), da Ponente a Levante, oppure la Via della costa (da Mentone a Sarzana) per 300 km.

LOMBARDIA

Qui è fitta la rete dei cammini, a partire dalla Via Spluga e dal Sentiero del viandante, parte di una rete composta da 12 percorsi interconnessi (tra i 50 e gli 80 km ciascuno) chiamati le Vie del viandante. Da segnalare anche la Via Francisca del Lucomagno (135 km nel tratto italiano), il Cammino mariano delle Alpi (160 km in Valtellina), il Carlo Magno (da Bergamo a Ponte di Legno, 165 km), l’Alta via delle grazie (300 km nell’Orobico), la Via Valeriana (140 km in Valle d’Iseo e Camonica). Da Mantova, invece, parte la Via matildica del volto santo, che arriva a Lucca dopo 285 km. A Casalmaggiore sta nascendo anche il Cammino del Po.

TRENTINO-ALTO ADIGE

Da Trento partono il Cammino di San Vili (fino a Madonna di Campiglio, 110 km) e la lunga Via Romea Germanica imperiale (da Trento ad Arezzo, 600 km).

A piedi verso Matera. Immagine tratta dalla guida Il Cammino materano. A piedi lungo la Via Peuceta (Terre di mezzo)

A piedi verso Matera. Immagine tratta dalla guida Il Cammino materano. A piedi lungo la Via Peuceta (Terre di mezzo) © Claudio Focarazzo

VENETO

Da Camposampiero prende avvio il Cammino di Sant’Antonio (430 km fino a La Verna). Un’altra possibilità è il Grande giro del Garda (200 km, comprendenti anche i versanti lombardo e trentino).

FRIULI-VENEZIA GIULIA

Numerosi gli itinerari sviluppati in Friuli, come il Cammino celeste (220 km da Aquileia al Monte Lussuri), la Via Flavia (115 km), il Cammino di San Cristoforo (300 km nel Friuli occidentale) e, di prossima inaugurazione, il Walk of Peace, con arrivo in Slovenia.

EMILIA-ROMAGNA

Partono da Bologna la Via della lana e della seta (fino a Prato per 130 km) e la Via dei gessi e dei calanchi (a Faenza in 110 km), mentre interessano Bobbio, in provincia di Piacenza, il Cammino di San Colombano (330 km da Villa di Chiavenna a Bobbio) e la Via degli abati (che da Pavia passa per Bobbio e porta a Pontremoli in 195 km).

TOSCANA

Da Pontremoli (MS) si raggiunge Lucca con la Via del volto santo (150 km) e, sempre in zona Massa, arriva la Via Vandelli, che parte da Modena (172 km). Numerosi i cammini che interessano Pistoia, come il San Bartolomeo (100 km da Fiumalbo a Pistoia), il San Jacopo (180 km da Firenze a Livorno), la Via Francesca della Sambuca (Bologna-Pistoia in 170 km). Si segnalano, inoltre, la Via ghibellina da Firenze a La Verna (80 km), la Via Lauretana toscana (Siena-Cortona in 115 km) e il suo proseguimento fino a Loreto (AN). Come anche il Cammino della Setteponti (da Cascia di Regello ad Arezzo per 92 km) e la Via medicea (80 km da Prato a Fucecchio).

UMBRIA

Interamente umbri sono il Cammino dei protomartiri francescani (110 km), quello dei Borghi silenti (90 km nella provincia di Terni) e il Cammino di San Valentino (un anello di 170 km intorno a Terni).

Panorama di Montemaggiore Belsito (PA). Immagine tratta dalla guida Da Palermo a Messina per le montagne (Terre di mezzo)

Panorama di Montemaggiore Belsito (PA). Immagine tratta dalla guida Da Palermo a Messina per le montagne (Terre di mezzo) © Irene Marraffa

MARCHE

Emblematici il Cammino francescano della Marca (167 km), da Assisi (PG) ad Ascoli, e il Cammino del Duca (da Urbino a Gubbio (PG) in 75 km). È interamente marchigiano il Cammino dei Cappuccini (400 km).

LAZIO

In questa regione ci sono le Vie di Francesco del Lazio, i 200 km della Via Amerina, il Cammino della Regina Camilla (200 km nella valle dell'Amaseno). Si sta poi lavorando sul tracciato dell’antica Via Clodia e anche per la costruzione di un grande cammino etrusco sulla costa, già operativo in zona Cerveteri (con i Sentieri etruschi, 40 km) e in Tuscia (con il progetto Walking Tuscia, 75 km). Parte invece dai Monti della Tolfa il Cammino delle terre comuni (80 km).

ABRUZZO

Oltre al suggestivo Cammino dei briganti (100 km), alla Via dei lupi (da Tivoli a Civitella Alfedena in 200 km), al Cammino naturale dei parchi (da Roma a L’Aquila in 430 km) e a quello di San Tommaso (da Ortona a Roma in 315 km), tutti distribuiti tra Lazio e Abruzzo, in questa terra si può percorrere anche il Cammino di Celestino V (90 km).

MOLISE

Interamente molisani sono il Cammino dei Sanniti (95 km nell’Alto Sannio) e quello di San Timoteo (da Venafro a Termoli, 190 km), mentre si parte da Pescasseroli (AQ) per arrivare a Campobasso grazie alla Via del tratturo (115 km).

CAMPANIA

Per scoprire il territorio in provincia di Salerno, ci sono l’itinerario A piedi nel Cilento (90 km tra Alburno e Valle del Calore) e il Cammino di San Nilo, circa 100 km da Sapri a Palinuro.

 

PUGLIA

Qui si percorre il Cammino del Salento (da Lecce a Santa Maria di Leuca in due vie da 115 e 135 km), la Rotta dei due mari (da Polignano a Taranto 130 km) e il Cammino di Don Tonino (400 km, da Molfetta a Santa Maria di Leuca).

BASILICATA

Da Maratea (PZ) a Scanzano Jonico (MT) per 340 km, il Basilicata Coast to Coast è l’itinerario più noto che si snoda dentro i confini regionali.

CALABRIA

Il Cammino di San Francesco di Paola (112 km) e il Kalabria Coast to Coast (da Soverato a Pizzo per 55 km) sono i due percorsi più famosi della zona.

SICILIA

Infaticabile l’opera di costruzione delle Vie Francigene siciliane. Le più note sono la Magna Via Francigena (190 km da Palermo ad Agrigento) e la Francigena per le montagne (Palermo-Messina in 400 km). Ma i pellegrini hanno iniziato a percorrere anche la Fabaria e presto sarà attivata la Mazarense. Altri percorsi siciliani sono la Via dei frati (da Caltanissetta a Cefalù, 170 km) e il San Giacomo di Sicilia (da Caltagirone a Capizzi, 110 km). In fase di lancio l’Antica trasversale sicula (660 km da nord-ovest a sud-est).

SARDEGNA

In espansione il Cammino minerario di Santa Barbara (500 km), che dal Sulcis Iglesiente si sta allargando ad altri tre percorsi minerari sul territorio. Totalizzano entrambi 1285 km, invece, il Cammino di Santu Jacu, dedicato al culto di San Jacopo, e il 100 Torri, che compie il periplo della regione.

Articolo tratto da La Freccia