In apertura il treno storico che attarversa l'Irpinia © Davide Porciello per Fondazione FS Italiane

Con i suoi infiniti filari di vigneti, le cantine di vino pregiato, i tesori culturali e religiosi, l’Irpinia rappresenta una meta ideale per chi vuole fuggire dallo stress quotidiano e scoprire un territorio fuori dalle rotte abituali. Sono numerosi gli appuntamenti della Fondazione FS Italiane in calendario a luglio per scoprire questa zona dell’entroterra orientale campano a bordo di un treno storico. L’antica ferrovia che conduce fino alla stazione di Rocchetta Sant’Antonio-Lacedonia, tra le province di Foggia e Avellino, è stata inaugurata nel 1895 ma, all’epoca, lo scalo finale aveva una denominazione diversa: Rocchetta Santa Venere. Anticamente, infatti, nella zona era molto radicato il culto per la dea della bellezza e questo rappresentava un pericolo per la diffusione del cristianesimo. Così, per ovviare alla deriva pagana, si cercò di spostare la devozione dei fedeli dalla dea Venere a Santa Venere.

 

I percorsi turistici ideati dalla Fondazione FS prevedono la partenza dalla stazione di Avellino, un importante nodo ferroviario ottocentesco completamente ricostruito dopo il terremoto del 1980. Il viaggio continua poi alla scoperta delle eccellenze locali come il rosso Docg Taurasi, prodotto in queste zone dal VI secolo a.C. Il percorso consente di ammirare il balcone dell’Irpinia, ovvero il comune di Nusco che, grazie ai suoi quasi mille metri d’altitudine, offre un panorama mozzafiato sull’Appennino campano incorniciato dai fiumi Calore e Ofanto. Un’altra tappa fondamentale per conoscere la zona è l’abbazia di Goleto a Sant’Angelo dei Lombardi, raggiungibile dalla stazione di Lioni: un capolavoro di arte romanica risalente all’XI secolo e restituito alla collettività nel 1990, dopo un lungo periodo di abbandono.

 

Articolo tratto da La Freccia