In apertura, un panorama canadese © Lukas Uher/AdobeStock
Girare il mondo rimanendo in Italia è possibile. Se la mancanza di lunghi periodi di vacanza impedisce di superare i confini del Paese, ecco qualche idea di gemellaggio virtuale tra luoghi nostrani e alcune mete oltre frontiera.
IN TRENTINO COME IN CANADA
C’è un posto dove la temperatura si abbassa piacevolmente, la vista si rilassa grazie alla natura intorno e la mente si apre verso l’orizzonte. Sembra di stare in Canada ma, in realtà, è il Trentino. Per la precisione la Val di Fumo, all’interno del Parco naturale Adamello Brenta, dove la natura incontaminata richiama quella del Paese del Nord America.
La valle di origine glaciale compresa nell’area protetta più grande della regione, un paradiso di biodiversità esteso per 620 km², si è conquistata il soprannome di Piccolo Canada del Trentino grazie ai numerosi fiumi che la percorrono, creando diverse cascate, e al verde delle sue foreste di abete rosso, pino cembro e larice.
Un luogo rilassante che vanta ghiacciai, torrenti impetuosi e molti esemplari di fauna e flora selvatiche. Sullo sfondo le Dolomiti di Brenta, Patrimonio mondiale dell’Umanità, tra guglie, torrioni e pareti a strapiombo.
La Val di Fumo, all’interno del Parco naturale Adamello Brenta © adrenalinapura/AdobeStock
ARIA DI CORNOVAGLIA IN LIGURIA
A picco sì, ma questa volta sul mare con le onde che si infrangono sulla costa. Basta un comodo viaggio in treno per raggiungere le Cinque Terre, in Liguria, e sentirsi immediatamente in Cornovaglia. Lo scenografico tratto racchiuso da due promontori sfoggia insenature, baie e scogli di tutto rispetto, al pari della piccola contea a sud della Gran Bretagna. Solo che in Italia il panorama naturale è arricchito dai deliziosi borghi color pastello di Monterosso, Vernazza, Manarola, Corniglia e Riomaggiore.
Le scogliere della Cornovaglia in Gran Bretagna © Helen Hotson/AdobeStock
QUIETE ORIENTALE IN UMBRIA
Per respirare un po’ di calma e poesia orientale, come quella che si percepisce in Giappone o in Thailandia, basta spostarsi alle Fonti del Clitunno, in provincia di Perugia, care a Giosuè Carducci che le descrisse nell’ode omonima. Un’oasi di verde, tra alberi che toccano l’acqua e una fitta vegetazione, che si estende su una superficie di quasi 10mila m² lungo la via Flaminia. Al tempo degli antichi Romani erano considerate sorgenti sacre dedicate al dio Giove Clitunno, in nome del quale qui furono costruiti diversi tempietti. Ora la rigogliosa vegetazione lo rende un luogo in cui ritrovare un intimo contatto con la natura e con se stessi.
IL GRAND CANYON MARCHIGIANO
Questo divertissement da esploratore del mondo a chilometro zero può continuare nelle Marche, alla scoperta delle Lame Rosse di Fiastra, una delle perle dei Monti Sibillini. Pilastri di arenaria scolpiti nei millenni dagli agenti atmosferici che prendono il nome dalla particolare forma e dal colore delle stratificazioni di roccia che, avendo perso la parte superficiale, mostrano il substrato di ferro che le compone. Per questo, si sono conquistati l’appellativo di Grand Canyon marchigiano, a ricordare l’immensa gola naturale scavata dal fiume Colorado nell'area nord ovest dell'Arizona, caratterizzata da diversi strati di roccia rossa.
LE MAURITIUS DELLA CALABRIA
Tra le località balneari, un paragone ardito è quello tra Roccella Jonica, in Calabria, e le Isole Mauritius, nell’Oceano Indiano: le due perle selvagge si possono contendere il primato di acqua limpida in cui bagnarsi in completo relax. Se la remota isola tropicale di Mauritius è stata scelta dal popolare sito web Tripadvisor come la migliore destinazione 2023 per una vacanza all’insegna della natura, la località del Reggino ha conquistato quest’anno la 21esima Bandiera blu per qualità ambientale delle sue spiagge.
IL TEMPIO GRECO DELLA BASILICATA
Nel Sud Italia, in particolare ad Agrigento, Selinunte o Paestum, è facile trovare frammenti della Grecia. Ma è tra le rovine delle grandiose Tavole Palatine nell’antica Metaponto, in provincia di Matera, che ci si sente un po’ come davanti al tempio di Capo Sounion in Grecia. Tra le colonne di questo tempio dorico del VI secolo a.C. dedicato alla divinità greca Hera, si può ancora avvertire la presenza di Pitagora, il celebre matematico che qui trovò rifugio. Anche se a dare l’appellativo di Palatino al monumento è il ricordo della lotta, di secoli successiva, dei Paladini di Francia contro i Saraceni.
Tutti pronti per postare foto spettacolo su Instagram, quindi. Unico trucco: scrivere didascalie bugiarde, per far credere di aver girato la Terra in lungo e in largo senza aver nemmeno varcato il confine di questa bella Italia.
Le Tavole Palatine a Metaponto (Matera) © Roberto Zilli/AdobeStock
Articolo tratto da La Freccia di agosto 2023
A quindici minuti dalla stazione
15 novembre 2024
Tre tappe per scoprire una storia lunga secoli
15 ottobre 2024
Storia, arte e avanguardia di una città in costante evoluzione
20 settembre 2024