Dal 2019, il 15 aprile ricorre la Giornata Mondiale dell’Arte, istituita dall'UNESCO. Lo stesso giorno nel 1453, nasceva Leonardo da Vinci, uno tra gli artisti più importanti del Rinascimento. Questa seconda tappa è quindi dedicata a Firenze, culla del Rinascimento e sinonimo di arte grazie alla collezione inestimabile di opere custodite nella città. A Firenze, l’arte si declina ovunque, a partire dalla stazione.
La stazione di Santa Maria Novella si trova a pochi passi dal centro della città e da subito regala la vista su uno dei gioielli artistici più famosi, l’omonima basilica. Proseguendo in direzione piazza del Duomo, verso il Complesso di Santa Maria del Fiore, con la Cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto e il Battistero si raggiunge uno dei simboli di Firenze.
Santa Maria del Fiore, riconosciuta patrimonio dell’umanità dall’Unesco, nel 1982, con i suoi 153 metri di lunghezza, nel Quattrocento, quando fu terminata, era la chiesa più grande in Europa, oggi è una delle più grandi al mondo. La cupola in muratura è la più grande mai costruita, e al suo interno, uno degli affreschi più belli di Giorgio Vasari: il Giudizio Universale affrescato sulle volte.
Un particolare noto a pochi, è che all’interno della basilica si trova un orologio progettato nel 1433 da Angelo di Niccolò diviso in 24 parti segnate in numeri romani in ordine crescente che si muove in senso antiorario. Dipinto da Paolo Uccello, l’orologio riporta l’hora italica, un metodo di suddivisione del tempo che segna le ore che sono trascorse dal tramonto a seconda delle stagioni.
Più avanti, poco prima di scorgere La Galleria degli Uffizi, uno dei musei più famosi del mondo, sorge Piazza della signoria, cuore politico della città è anche uno dei più importanti centri artistici, che ricorda ai visitatori gli eventi più importanti della storia di Firenze attraverso il linguaggio universale dell’arte. La piazza è un museo a cielo aperto e ospita Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze e polo museale, insieme alla Loggia dei Lanzi, con il famosissimo Ratto delle Sabine e la statua di Perseo e Medusa, che celebra Cosimo I dei Medici. Una curiosità che non tutti sanno è che sulla nuca di Perseo è nascosto l’autoritratto di Benvenuto Cellini. Tra le statue, ospitate nella piazza, la Fontana di Nettuno e la copia del David di Michelangelo, ospitato nella terza tappa di guesto tour: la Galleria dell’accademia.
Il secondo museo più importante di Firenze, fondata 1563 come scuola di disegno, pittura e scultura. Nel 1873 vi fu trasferito il David di Michelangelo dalla piazza della Signoria: venne collocato in una sala appositamente costruita, la Tribuna. Ma non solo il David, nel museo si trova anche il nucleo di sculture di Michelangelo, “I Prigioni” quattro figure maschili incompiute, che sembrano emergere dai blocchi di marmo. Presentate in vari stadi esecutivi, sono l’emblema della filosofia scultorea di Michelangelo, la lotta della forma contro la materia: l’incompleto che si esprime in un nuovo linguaggio dell’arte.
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