Fino all’11 ottobre, una settimana dedicata al vino, fa vivere Milano con il primo evento del settore con degustazioni dal vivo, masterclass e approfondimenti enologici. Organizzata da Federico Gordini e giunta alla terza edizione, la Milano Wine Week anima Palazzo Bovara e i quartieri milanesi con il mondo del vino. Consorzi e produttori presentano verticali di vecchie annate e animano la città con numerosi appuntamenti.
Nel quartiere di Brera, Garibaldi, Solferino si degustano i Franciacorta, nel design districa di Porta Nuova, è il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG ad abbinare i suoi calici in numerosi ristoranti, nel quartiere chic dell’Isola, il Consorzio delle DOC Friuli Venezia Giulia e a Porta Romana il Consorzio Tutela Lugana DOC.
Una interessante serie di degustazioni è stata organizzata dal Consorzio Maremma Toscana, con il suo presidente Francesco Mazzei che ha presentato il Vermentino, i rossi da vitigni autoctoni e i rossi da vitigni internazionali. “Un territorio a grande vocazione con tante sfaccettature, una zona di 400.000 chilometri quadrati molto variegata - spiega Mazzei - dove passiamo dai terreni sabbiosi del mare, a quelli vulcanici del monte Amiata. Dalla zona metallifera, che dona spiccata mineralità ,ai tufi. C’è un senso di selvatico in questi vitigni che caratterizza come un fil rouge i diversi vini”.
In degustazione si notano belle rotondità e speziature che ricordano bene il territorio e la sua vegetazione, forte e verde, una natura di grande carattere. Tra i vini da vitigni autoctoni spiccano Il Sassotondo Maremma Toscana doc 2018 “Monte Calvo vigna San Lorenzo”. Ciliegiolo in purezza che presenta un naso pieno e rotondo, elegante di equilibrata intensità. Al palato è coerente, elegante. Alicante “Oltreconfine Grenache” 2016 dell’azienda agricola Bruni presenta sentori intensi e decisi, di bella speziatura. Al palato è stimolante, persistente, morbido e attento. Meno validi il Ciliegiolo 2017 di la Pierrotta dal naso un poco acidulo e un palato che scivola, poco accomodante.
Tra i vitigni internazionali bella prova di “Poderalta” rosso 2016 di Tenuta Sassoregale (una delle tenute del Gruppo Santa Margherita) 60% di Cabernet Sauvignon e 40% di Sangiovese, vitigno principe della Toscana, presenta sentori ben definiti e stimolanti, mentre al palato il tannino pervade con equilibrio e l’acidità rinforza la lunghezza.
Villa Pinciana si presenta con il suo “Terraria” doc rosso 2012. Al naso molto elegante, setoso, dal morbido ma spiccato carattere. Al palato si ritrova analogo stile, un 2012 che colpisce per la mantenuta dinamicità. Altro notevole campione il Cabernet Franc 2017 “Don Josè” di Fattoria il Casalone dal naso intenso, floreale e gentile. Intrigante al palato con note di cacao e una bella rotondità. Un vino stimolante. Meno interessante “Sottocasa” un Syrah 2015 di Poderi Firenze che resta debole e poco consistente, sebbene dotato di equilibrata acidità.
La Maremma Toscana: terra, mare, natura e storia, è terra di ottimi vini da scoprire insieme ai suoi paesaggi, dai monti Volsini a Pitigliano, dal promontorio dell’Argentario all’isola del Giglio dove la limitata ma preziosa viticoltura presente sui terrazzamenti a picco sul mare contribuisce non poco alla bellezza dell’ambiente.
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