Francesco Carboni è bolognese doc, tanto da aver vinto il trofeo “Miglior Tortellino”, però nella categoria “creativi”, dato che il ripieno è di pesce. Sì, perché Carboni, uomo di mare propone una cucina dove regna il Mediterraneo, trasformato in piatti eleganti e raffinati.

 

Acqua Pazza è un ristorante dove si respira l’atmosfera di una “grande maison”, grazie alla qualità eccellente delle materie prime e la mano felice dello chef che le tratta in maniera regale. Gusto e raffinatezza anche negli arredi e nell’apparecchiatura, il tutto curato dalla signora Camilla, origini britanniche e cuore bolognese. All’Acqua Pazza, ogni dettaglio contribuisce a far sentire gli ospiti davvero a casa con il servizio attento e gentile di Martina.

 

Altra grande passione di Carboni è il vino. La sua carta rappresenta, con originale geografia enologica, vitigni e denominazioni italiane, individuando produttori di carattere e capacità non comuni. E come ci si aspetta da un luogo di livello, sono oltre 150 le etichette di bollicine francesi a celebrare lo Champagne e consentire un viaggio nell'affascinante regione francese.

Francesco Carboni è autodidatta, per questo sempre pronto a studiare nuovi abbinamenti, cotture e lavorazioni, esaltando a ogni passaggio il fascino dei prodotti del mare. La sua cucina mette al centro il prodotto, trattandolo con poche regole perfette. «Nel menù - afferma Carboni - non mancano mai (e non deve mai succedere) un fritto e un risotto, perché sono le migliori interpretazioni della cucina di pesce».

 

Lo chef esegue con talento il “fritto dell’Adriatico” e il “Risotto Carnaroli Riserva San Massimo con Canocchie, mantecato con burro tosato alle Canocchie e polvere di cicoria”. Goloso e di “Marchesiana” ispirazione, lo “Spaghetto al caviale con aggiunta di scampo crudo e zest di limone”, piatto che rende felici. Tra i dolci, da provare “Come un cremino”, semifreddo in tre strati di mousse, arricchito da un “Gelato alla crema con aceto Balsamico”, davvero goloso.