Fin da bambino andava a vendemmiare con il nonno, oggi a soli venticinque anni è alla guida di un’azienda vinicola che ha reso il Lambrusco un vino nobile e raffinato. Alessandro Medici racconta la storia della famiglia e della cantina in un’ampia stanza con il soffitto a volta. «Qui si trovava l’antica osteria di famiglia, da qui è partito tutto il lavoro della mia famiglia».
Un Lambrusco contemporaneo quello che produce in Emilia-Romagna la Medici Ermete, dove il territorio si esprime e si declina attraverso le differenti tipologie. È stato il padre di Alessandro ad avere l’intuizione e l’intelligenza di stravolgere, in qualche modo, il paradigma del Lambrusco, abbassando di oltre il 30% le rese per ettaro alla ricerca di una crescente e costante qualità. Questo lavoro quasi pionieristico ottiene grandi risultati, come nel 1993, quando viene prodotto il Lambrusco Concerto, uno dei primissimi cru, chiamato dagli americani “single Wineyard”, le cui uve provengono da un singolo vigneto di Lambrusco Salamino. Un concetto completamente nuovo rispetto alla lavorazione tradizionale del Lambrusco che prevede l’utilizzo di molti vigneti differenti e diverse varietà di uve, Sorbara, Salamino e Grasparossa.
Alessandro impara l’arte e non tarda a dimostrarlo, creando anch’egli, a soli 22 anni, il proprio vino. Nasce così Phermento, Lambrusco di Modena rifermentato in bottiglia, un ritorno alla tradizione più profonda, ancestrale, per consegnare il carattere pieno del territorio. Successiva tappa, la presentazione, pochi mesi orsono, di Gran Concerto e Unique, i due metodo classico di Medici Ermete.
Gran Concerto, poche bottiglie e solo nelle migliori annate, è uno Spumante Metodo Classico Brut Rosso, prodotto da uve Lambrusco Salamino provenienti dalla Tenuta “La Rampata”. Rifermentato in bottiglia, Gran Concerto passa 24 mesi sui lieviti prima della sboccatura. Un vino di carattere che si sposa perfettamente con bolliti misti e formaggi.
Raffinato ed elegante, Unique è uno Spumante Metodo Classico Rosé Brut prodotto dalle uve Lambrusco Marani, sempre da Tenuta “La Rampata”. Ventiquattro mesi sui lieviti, durante i quali affina e sviluppa fascinosi sentori e un perlage fine e persistente. Ben equilibrato in acidità, si abbina con gioia a salumi e fritti leggeri.
Dalla degustazione segnaliamo:
Il Lambrusco da singolo vigneto. Carattere e raffinata bollicina, pienezza olfattiva dove spicca la ciliegia. Intenso e persistente, dall'acidità equilibrata e armonioso, come ispira il suo nome.
Malvasia doc Secco dai colli di Scandiano e Canossa. Aromatico al naso, è intenso e brioso al palato. Spiccata identità territoriale.
Ancellotta e Lambrusco Salamino per questo Lambrusco Reggiano doc secco. Espressione classica del territorio, presenta una rotonda morbidezza senza mai eccedere nei toni. Bella beva a tutto tondo.
Rifermentato in bottiglia, un vino immediato, fragrante e di bella vivacità. Al naso frutta rossa e lampone con sfumature di frutta secca. Al palato è di spiccata identità, asciutto ed elegante, sebbene ancestrale.
Il nuovo Spumante Metodo Classico da uve Lambrusco di Sorbara. Un prodotto importante, dodici mesi di fermentazione, ma ispirato a un consumo più contemporaneo e anche più accessibile. Una bella acidità, equilibrata dall’identità stilistica di famiglia. Ecco perché il nome “carezza”.
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