La scrittrice Elsa Morante sosteneva una grande verità: la frase d’amore che esprime al massimo questo sentimento è «Hai mangiato?».
Questa riflessione racchiude l’essenza del libro Il pranzo della domenica di Barbara Toselli, edito da Gribaudo. L’autrice, conosciuta sul web con il blog Paneburro, in questo volume propone una serie di ricette e idee per riscoprire il piacere della convivialità a tavola.
Cucinare per gli altri è una forma di generosità?
È un gesto d'amore, un modo per prendersi cura dei propri cari ed è uno dei motivi per cui amo cucinare. Cucinare assume un significato diverso se viene associato alla condivisione e al calore della famiglia, per questo, quando sono da sola mi accontento di pane, olio e pomodoro.
Non sempre dobbiamo fare cibi ricercati, può bastare anche una pasta al burro ben fatta?
In cucina anche la ricetta più semplice come un uovo al tegamino, se fatto bene e con ingredienti di prima scelta, può diventare un piatto da re. Non occorre necessariamente stupire con piatti elaboratissimi e difficili da realizzare.
Fare il pranzo della domenica, oltre ad abilità gastronomiche, richiede del tempo per la spesa, i preparativi e il riordino finale…
Proprio per questo sta diventando una tradizione sempre più difficile da mantenere viva. I ritmi della vita di oggi sono spesso impegnativi e ci distraggono ma, con un po’ di passione e un minimo di impegno, non è poi così difficile.
È importante curare anche l’allestimento della tavola?
Se vogliamo rendere il pranzo della domenica un giorno davvero speciale è importante dedicare una cura particolare alla preparazione della tavola. Una tovaglia o dei piatti particolari, un piccolo centrotavola floreale renderanno questo momento diverso dal pranzo di tutti gli altri giorni.
Un momento anche per rallentare i nostri ritmi frenetici?
Assolutamente. Oggi siamo sempre di più risucchiati da mille impegni e spesso dedichiamo alla famiglia il tempo di un pasto frugale. Riappropriarsi di questi momenti, magari mettendo da parte lo smartphone e la TV, sta diventando una rarità anziché una sana abitudine che dovremmo rivalutare.
Ci consigli un menu per il pranzo di Natale?
Inizierei con un antipasto leggero che stuzzichi l’appetito senza appesantire, ad esempio scarola, bufala, alici e taralli. Un primo a base di pasta fresca come gli gnocchi di patate ripieni alla parmigiana. Un secondo di carne come da tradizione, perfetto il pollo arrosto, ma anche i galletti con finocchi, timo, limone e olive taggiasche; il tutto accompagnato da diversi contorni.
In molti sono a casa in smart working, cosa consigli per avere un buon equilibrio con il cibo durante la settimana?
Sono una sostenitrice della dieta 5.0 ovvero 5 giorni dal lunedì al venerdì dedicati ad una alimentazione sana, equilibrata e leggera: tantissime verdure e frutta, pochi carboidrati, uova, pesce o carni bianche cotti alla griglia o al vapore. Questo permetterà di concedersi qualche sgarro e un po’ di indulgenza nel fine settimana.
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