Sono 12 i Consorzi delle province enologiche toscane che si sono presentati a Firenze alla Fortezza da Basso e hanno presentato il proprio lavoro vinicolo con 400 etichette in degustazione. Una giornata che ha segnato il ritorno alle degustazioni in presenza e rappresentato un forte segnale di ripresa.
L’edizione numero 11 di PrimAnteprima, promossa da Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzato da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, ha consentito, ovviamente con ogni necessaria attenzione alla sicurezza di tutti i presenti, di puntare i riflettori sui 12 Consorzi toscani: Bianco di Pitigliano e Sovana, Candia dei Colli Apuani, Carmignano, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Cortona, Maremma Toscana, Montecucco, Orcia, Terre di Pisa, Val di Cornia e Suvereto, Valdarno di Sopra. Sempre di grande professionalità, competenza e gentilezza il servizio dei sommelier della delegazione AIS (Associazione Italiana Sommelier) di Firenze.
Obiettivo della giornata: far scoprire le nuove annate e le riserve di 170 aziende tra le più dinamiche e promettenti del panorama regionale, in degustazione al Padiglione delle Nazioni. Tra gli ospiti della giornata: la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, il presidente della Camera di commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, il presidente di PromoFirenze Massimo Manetti, il direttore di Fondazione Sistema Toscana Francesco Palumbo, il Presidente di AVITO Francesco Mazzei e la sindaca di Suvereto e coordinatrice delle Città del Vino della Toscana Jessica Pasquini.
PrimAnteprima è stata anche il momento per valutare alcuni numeri del sistema vinicolo toscano, dove le aziende hanno ceduto il 9% del mercato estero, ma riscoperto nel mercato interno un interessante bacino di consumatori (+11% di vendite), anche grazie all’utilizzo del digitale per lo sviluppo dell’e-commerce.
Le novità commerciali si confermano anche nei primi tre mesi del 2021, periodo in cui i vini toscani di qualità sono entrati nelle case degli italiani attraverso la grande distribuzione segnando un notevole incremento delle vendite del 19%.
Questa è la fotografia scattata da ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) del 2020, un anno amaro che ha messo però in evidenza anche qualche aspetto positivo. Sotto i riflettori, la Toscana del vino, con i suoi 60mila ettari di viti, di cui il 99% dedicati alle DOP (DOCG e DOC), 52 denominazioni e quasi 13mila aziende impegnate nel settore. La vendemmia toscana del 2020, come era stato ampiamente previsto, ha segnato un leggero calo nelle produzioni, ma una tenuta massima nella qualità del prodotto: 2,2 milioni di ettolitri di vino (nel 2019 erano stati 2,6 milioni), di cui il 67% (1,4 milioni) rappresentato da etichette DOP.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Ben distribuita la dinamica enologica dei consorzi in degustazione, che rappresentano denominazioni, erroneamente considerate “minori”, perché capaci di sviluppare una produzione di alta qualità media, con punte di validassimo stile e piacevoli sorprese, senza togliere, va detto, qualche delusione.
CANTINE DI RILIEVO
Alcune cantine meritano di essere conosciute e apprezzate per la qualità di almeno una delle etichette presentate:
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