Cinque anni tra progettazione e costruzione della cantina e prima vendemmia nel 2016. Siamo a Castelnuovo Berardenga, nel Chianti Classico del Sud, a una manciata di chilometri da Siena. Qui Bruno Bolfo, importante imprenditore nel settore acciaio, ha deciso di realizzare il proprio sogno vinicolo, scavando la collina su tre diversi livelli per realizzare la cantina Vallepicciola, che si presenta di grande eleganza e quasi impercettibile impatto ambientale.

“E’ cominciato tutto con l’acquisto dei primi tre ettari, oggi siamo arrivati a trecento cinque ettari e una cantina di seimila metri quadri su tre piani”, racconta Alberto Colombo, oggi Amministratore Delegato di Vallepicciola e per lunghi anni manager di primo livello e braccio destro di Bolfo con il quale condivide la passione per il vino e in particolare per il Pinot Nero, “Il vitigno più elegante e versatile che esista e che in Toscana diventa ancor più delicato da coltivare, dato il clima della nostra zona. Ma con le persone giuste in campagna e in cantina e l’adeguata attenzione nella lavorazione, sa restituire in classe e qualità, ogni singolo sforzo”. 

Cantina con le botti di vino

E i risultati confermano le parole di Colombo, il Pinot Nero “Boscobruno” 2018 si presenta davvero raffinato, con una naso possente ma allo stesso tempo dinamico, sportivo. Al palato la complessa energia del vitigno ritorna con elegante equilibrio e profumi intensi. A Vallepicciola gli ettari di Pinot Nero sono tredici, numero importante, ma l’altissima qualità del vino conferma che l’estensione è assolutamente centrata.

La guida enologica di Vallepicciola è stata affidata ad Alessandro Cellai che ha già individuato, grazie alla sua competenza e passione professionale, una nota stilistica che consentirà ai vini dell’azienda una ulteriore evoluzione qualitativa. “Puntando sulla identità territoriale che può portarci ad alti livelli sia con l’interpretazione del locale Sangiovese, sia sulla declinazione del Pinot Nero”. Aggiunge Colombo.

L’esperienza di Cellai si unisce alla professionalità tecnica di Francesco Beni, agronomo della tenuta, laurea a Siena, che conosce ogni singolo filare degli oltre cento ettari vitati. Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Chardonnay, gli altri vitigni che vanno a comporre i vini Vallepicciola, intriganti e identitari del territorio il bianco e il rosato “Pievasciata”, come interessante la bollicina, un metodo classico extra brut da uve Chardonnay. 

NOTE DEGUSTATIVE:

Pievasciata Rosato 2020

Vendemmia in cassetta, 6 ore di contatto con le bucce per un colore pieno e interessante. Naso morbido e suadente di piccoli frutti e punte balsamiche. Al palato di bel carattere e spinta piacevole nel trattenere il gusto.

Pievasciata Chardonnay 2020

Vendemmia nella terza settimana di agosto. Dopo la pressatura, passa in acciaio. Naso gentile e dolce con note di vaniglia. Bell’equilibrio sapido acido e una beva allegra.

Chianti classico 2018

Sangiovese cento per cento. Beva leggera e suadente, un vino di belle note, quando si apre nel calice anche dal unto di vista olfattivo, trova piena espressività. Al palato è ben declinato nelle diverse sfaccettature di aromi e sapori.

Pievasciata 2018

Un blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Sangiovese. Naso di bella freschezza. Piacevole da bere anche qualche grado più freddo dell’usuale.

Mordese

Cabernet Franc in purezza. Un naso intenso, raffinato ed elegante.

Espressione piena della frutta morbida e rossa . Suadente complessità.