Sulle bottiglie il logo che rappresenta la traccia che lascia il trattore nella terra. 40 ettari, 70mila bottiglie per questa realtà franciacortina attiva dal 1898 quando Paolo Bariselli inizia, per primo, la coltivazione della vite. Oggi siamo alla quarta generazione con Gian Mario che presenta la nuova Riserva Francesco Battista 2011, dedicata al papà e allo zio. 

“Una storia di orgoglio, la nostra, sono cresciuto in una semplice famiglia di contadini - racconta Gian Mario - un vissuto che mi ha permesso di vedere fin dall’inizio ciò che è accaduto in Franciacorta trasformandola in una terra votata alle bollicine metodo classico. Mio padre e mio zio avevano il concetto dell’agricoltura e dell’allevamento, ciò che serviva per l’alimentazione dei bovini e ancora oggi mio padre alleva qualche capo. Abbiamo sempre fatto vino rosso, venduto sfuso, vinificato a fine ottobre, e a Natale era già tutto venduto. Poi dagli anni 60, abbiamo sposato la cultura della bollicina e sviluppato il lavoro sul Franciacorta. Non ho studiato - sottolinea Bariselli - ma dedizione ed esperienza mi hanno dato la cultura del vino con trent’anni di lavoro. Questi vini nascono dalla terra e ciò che facciamo con Paolo Turra, il nostro enologo - è stare attenti a non rovinare nulla”. “Siamo un po’ i dottori del vino - chiude Turra - che devono evitare malanni e portare il vino in cantina senza difetti”. 

Le etichette in degustazione hanno una linea stilistica precisa, un lavoro che esalta l’identità dell’azienda. Bollicine ben definite, di eleganza e sinuosa morbidezza. L’unico non millesimato è la Cuvée brut “Sempiterre” che mantiene in ogni caso le caratteristiche aziendali di bella acidità, forte equilibrio e identità e comunque permane minimo 24 mesi sui lieviti, che diventano oltre 30. Il “Natura” riposa 52 mesi sui lieviti. Pulizia al naso e in bocca, sapidità, mineralità e “acidità nobile” come ama definirla Gian Mario che si raggiunge con un intenso lavoro in vigna. Niente legno per i Barisei, solo acciaio in tutta la linea e la “liquer d’expedition” viene realizzata con vecchie annate del vino, in quantità diverse per ogni tipologia per dare espressività.

QUATTRO VINI IN DEGUSTAZIONE:

  • Sempiterre Cuvée Brut, 90%Chardonnay e 10% pinot nero, un vino che rappresenta l’azienda, che deve impressionare, lasciare il segno, rappresentativo.
  • Natura Cuvée Millesimata, un dosaggio zero che rappresenta il territorio, tutto l’anfiteatro della Franciacorta con 80% di Chardonnay e 20% di Pinot Nero. Al naso è una vera tavolozza di profumi e sentori, suadente e di grande effetto. Al palato si ritrovano le sensazioni olfattive con pienezza e una bollicina fine e persistente.
  • Mariadri Cuvée Millesimata del 2013, un extra brut che riposa 70 mesi sui lieviti.
  • La nuova Riserva Francesco Battista 2011, con 90 mesi sui lieviti, rappresenta la piena espressività dell’azienda. 65% chardonnay e 35% Pinot Nero da quattro vigneti, tre di Chardonnay esposti a sud ovest e uno di Pinot Nero sul versante sud est, che matura, insolitamente ,una settimana dopo lo chardonnay.

"Abbiamo realizzato diverse prove anche nella disposizione delle bottiglie in cantina: verticali o coricate - spiega Paolo Turra - con l’ausilio delle analisi micromolecolari di un laboratorio di Firenze, abbiamo scoperto che le bottiglie collocate in verticale esprimevano maggiore freschezza e meno profumi terziari e abbiamo deciso di conservarle tutte in questa posizione, dopo la sboccatura".

La cantina si torva a Erbusco, nel cuore della Franciacorta, dove la famiglia gestisc anche un grazioso agriturismo, perfetto per trascorrere qualche girono in questo bellissimo territorio lombardo. I Barisèi sono quattro generazioni di storia di vita e di famiglia, e il progetto della riserva Francesco Battista rappresenta un punto di arrivo molto alto dal quale proseguire una storia affasciante. In cantina anche Gloria, la figlia di Gian Mario, che si occupa di accoglienza ed eventi e una squadra di collaboratori con Paolo Turra enologo e Claudio Castellaro alla parte commerciale.