“Eleven Minutes” e “Y”, due vini che rappresentano la visione dei vini rosati secondo la famiglia Pasqua, proprietaria da quasi un secolo dell’omonima azienda vinicola a Verona. La progettualità firmata Pasqua è sempre volta all’anticipazione delle tendenze e alla valorizzazione internazionale del vino italiano. 

Riccardo Pasqua

«Vivevo negli Stati Uniti all’inizio degli anni 2010 - racconta Riccardo Pasqua, Ceo di Pasqua Vigneti e Cantine - e notavo questa grande crescita dei rosati, soprattutto di quelli del sud della Francia che prendevano quote di mercato da altre categorie, godendo di una destagionalizzazione che li poneva oltre al concetto di vino estivo.

Ero convinto che potevamo produrre un rosé da apprezzare durante tutto l’anno e perfetto per accompagnare un certo tipo di lifestyle, legato al gusto e alla convivialità. Mi chiedevo perché non fossimo in grado di produrre un rosato capace di competere con i francesi, il Made in Italy doveva aggiornarsi anche in questa categoria». 
I rosati italiani non avevano quello stile organolettico necessario per avere successo internazionale, erano più espressione del territorio, anche di grande tradizione, ma serviva altro per conquistare il palato del mondo. 

Riccardo Pasqua

Riccardo Pasqua

«Siamo veronesi - continua Pasqua - e ci siamo naturalmente rivolti al territorio del lago di Garda, una sorta di mini mediterraneo con limoni , ulivi, cipressi, microclima e biodiversità fantastici, secondo noi perfetti per un rosato capace di competere nel mondo. Abbiamo scelto le uve che crescono tra Sirmione e Bardolino, la parte più a sud del lago, ma in perfetto stile Pasqua, abbiamo scelto un blend multivigneto con parcelle di due vitigni internazionali perfetti per dare il carattere che cercavamo: il Carmenere e il Syrah. Pelle spessa ricchi di polifenoli e tannini, insieme ai vitigni autoctoni come la Corvina e il Lugana, una squadra perfetta».

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Così è nato “11 Minutes” il nome deriva dal tempo di contatto delle bucce nella pressa, esattamente undici minuti. Colore pallido e uno stile fresco, verticale, spensierato ma con una spalla che permette di esprimersi anche nel tempo. Un vino che ha saputo conquistare un meritato podio nella gamma dei rosati di livello.

Anche la bottiglia è particolare e vuole raccontare una storia, rifacendosi a Catullo, emblema dell’innovazione con la sua poesia forte e audace, per l’epoca e non solo, i cui versi sono riportati in etichetta. 

Piatto con calice di vino

Presente in 60 paesi nel mondo, 11 Minutes, è considerato il punto di riferimento del rosé italiano. “Siamo stati pionieri e precursori di uno stile che si è molto consolidato - aggiunge Riccardi Pasqua - e che ci ha consentito di passare ad una ulteriore evoluzione. Una edizione limitata speciale che prende la quintessenza del progetto rosé e lo esalta nelle sue migliori caratteristiche. Solo 36000 bottiglie della nuova avventura che si chiama “Y”, dal disegno della lettera che rappresenta i tre vitigni che compongono il vino. Dagli stessi vigneti di 11 minutes e con il medesimo lavoro di selezione delle parcelle più vocate più fresche e ventilate. Così nasce “Y” che presenta più struttura, con un passaggio in legno, per giungere ad una longevità più spinta. Un rosato che trova valorizzazione nel trascorrere del tempo, perfetto dopo 4/5 anni.