Un vitigno, il Merlot che la cantina cooperativa Aldeno, situata nell’omonimo comune trentino, valorizza da molti anni. Recentemente una degustazione verticale dal suggestivo titolo Incontro DiVino - Storie di Merlot e Fantasie Estive ha consentito di apprezzare l’eleganza e il carattere del Merlot in abbinamento ad una cucina di alto livello e notevole creatività, quella dello chef Cristian Bertol che ha portato ad Aldeno i piatti del suo ristorante Orso Grigio a Ronzone (TN). 

Le diverse annate di Merlot hanno dimostrato che la grande coerenza stilistica nella lavorazione, giunge a definire una trama enologica che dona al Merlot di Cantina Aldeno una forte identità, profumi suadenti e un palato ricco e composito che unisce sostanza ed eleganza. In degustazione il 2001-2002-2004-2009-2010 e a chiudere il 2016, annata attualmente in commercio. Dalla cucina “Carpaccio di Canederli” un piatto in cui chef Bertol dimostra ottima creatività, il canederlo (tipico gnocco trentino) viene tagliato a fette sottile con l’affettatrice è composto appunto in carpaccio, con rapa rossa della val di Gresta, gocce del tipico formaggio “Puzzone di Moena” e olio del Garda. Un inno al territorio, accompagnato dal Sauvignon “Athesim Flumen” 2020.

A seguire “veli di trota marinata” abbinati a Altinum Trento Doc Brut 2017, il metodo classico di Cantina Aldeno, raffinata bollicina. A chiudere il menu, un classico Strudel alla trentina “Come lo faceva la nonna - sottolinea lo chef - con frutti di bosco e crema pasticcera”. In logico abbinamento Moscato Giallo “Castelbeseno” 2019, un passito fresco e e aromatico prodotto solo da quattro selezionate cantine trentine.

Aldeno trova circa 10 km a sud-ovest di Trento, sulla sponda destra del fiume Adige. L’origine del suo nome lascia spazio a varie ipotesi: la più accreditata rimane il germanico latinizzato Aldius, ma si sono avanzate ipotesi latine (Altinum) e longobarde (Aldii). Dalle popolazioni nordiche si sarebbe ereditata la mentalità del coltivatore e del produttore d’uva. Qui, circondata da vigneti e dai pendii collinari si trova la cantina.

Una cantina dalla storia ultracentenaria. Fondata nel 1910, attualmente conta 350 soci per 360 ettari di vigneto. Una realtà che sa valorizzare il lavoro dei soci e restituire la fiducia in termini di qualità dei vini. Guidata con dinamica passione da Damiano Dallago, conta nove collaboratori fissi tra parte tecnica, commerciale e amministrativa. Da notare che cantina Aldeno è stata precorritrice non solo della coltivazione biologica, fin dal 2011, ma anche di una produzione Biovegan, certificata Icea, iniziata in tempi in cui poteva sembrare inutile e si è, al contrario rivelata vincente, dato che la filosofia della produzione Bio e della trasformazione Vegan rappresentano un segmento in continua crescita.

“Attenzione costante alla qualità, alla cura dei vitigni e degli appezzamenti di ogni singolo socio, con un capillare lavoro in campagna” sottolinea Walter Weber, direttore generale ed enologo di cantina Aldeno. Le uve conferite provengono da Trento e dai suoi sobborghi, da Besenello, Calliano, Volano, nonché Rovereto, Pomarolo, Nomi, Cimone e infine Garniga. Si passa quindi da un minimo di 160-170 metri di altitudine per raggiungere circa i 700 metri come quota più alta, muovendosi dalla prossimità dell’Adige fino alle zone collinari.