Il fascino della montagna, la bellezza del paesaggio, le innumerevoli escursioni sia estive che invernali e una cucina di montagna per la quale vale salire fin quassù, sono le caratteristiche che fanno del Rifugio Forni un luogo che conquista anima e cuore.  Siamo in Val Cedec, poco al di sopra di Santa Caterina Valfurva (So) in Valtellina, di fronte al maestoso gruppo delle cime Ortler Cevedale con l’imponente Ghiacciaio dei Forni proprio di fronte alla terrazza del rifugio che possiede una storia antica e molto interessante. 

All’inizio del ‘900, precisamente dal 1896, era meta dei primi turisti della montagna, signori e nobildonne che salivano in quota per ammirare la valle e compiere escursioni ardite, in abiti civili con lunghe gonne per le dame e giacca e cravatta per i signori uomini. E fin dalla metà 800 era possibile soggiornare alla Casa dell’oste al Ghiacciaio dei Forni come testimoniano alcune stampe in lingua tedesca.

L’albergo al ghiacciaio dei Forni, oltre all’escursionismo, e all’alpinismo, già in quegli anni offriva ai propri ospiti, un campo da bocce, uno da tennis e servizi di grande modernità quali il parrucchiere. Erano presenti anche il servizio religioso e sanitario è quello di posta e telegrafo. Oggi il Rifugio Forni è gestito con grande professionalità e molta passione, dalla famiglia Salvadori con Narciso, gestore della struttura, la moglie Grazia, chef di una ghiotta cucina di montagna che segue le tradizioni del luogo e il figlio Pietro pronto a suggerire le migliori escursioni in zona, come il lago della Manzina o il “Giro del Confinale”, un interessante e panoramico percorso ad anello che collega la Val Zebrù alla Valle dei Forni passando per i più importanti rifugi dell’alta Valtellina.

Venti accoglienti camere panoramiche e tutti i servizi di una struttura davvero piacevole, dove entrare realmente in contatto con la natura del Parco Nazionale dello Stelvio. Una perfetta base di partenza per svolgere le numerose attività sportive e culturali in zona. Davvero interessanti anche gli aspetti storici: quest’area era, infatti, durante la Prima Guerra Mondiale punto nodale della difesa dei confini e lo stesso rifugio fu sede del comando militare. Una piccola collezione di cimeli militari è conservata in una delle sale del rifugio e rappresenta un’efficace strumento didattico-storico per far comprendere agli ospiti quanto la storia abbia segnato questi luoghi.

Il rifugio, aperto da marzo a settembre, offre la possibilità di trekking estivi, escursioni in Mountain bike, e percorsi di alpinismo per i più esperti. In primavera diventano protagonisti lo sci alpinismo e le escursioni con le ciaspole. Capitolo gastronomico davvero super quello che si declina al Rifugio Forni. La signora Grazia propone una cucina che segue le tradizioni locali e le ricette di famiglia come i “Pizzoccheri” tipica pasta valtellinese, la “Zuppa di lenticchie e mele” o il “Cervo in Salmì”. Creati dalla chef, i “Gnocchetti di castagne con lo Speck” sono gustosi ed equilibrati, e lo “Stinco al forno con polenta” è davvero un must.

Torta di noci, strudel o frittelle di mele con crema pasticcera, per terminare in modo goloso e appagante. Una cucina sana e concreta, con ingredienti del territorio e un’ottima parte creativa. La famiglia Salvadori è molto attenta al rispetto ambientale e alla cura del territorio, buone pratiche che vengono comunicate e diffuse tra gli ospiti.