Una serie di castelli detti forti contraddistingueva nel periodo medioevale la vallata del fiume Adige. Da qui il nome di Valdadige Terra dei Forti, che contraddistingue anche la denominazione vinicola, un territorio delimitato ai suoi lati, dall’altopiano della Lessinia, dalla catena del Monte Baldo e dal lago di Garda. Il clima è tipico della montagna con inverni freddi ed estati fresche.
Già gli antichi romani del I secolo d.C. descrivevano i vini di queste terre, riferendosi ad una vite selvatica chiamata Enantio. Plinio Il Vecchio, straordinario narratore delle eccellenze vinicole e non solo, così descrive, nel suo Naturalis Historia, l’Enantio: «La brusca hoc est vitis silvestris, quod vocatur oenanthium», riferendosi alle viti selvatiche e coltivate.
Sebbene le origini siano antichissime, fino a pochi anni fa queste uve venivano erroneamente ricondotte alla famiglia dei Lambruschi e denominate Lambrusco a foglia frastagliata. Solo nel 1991 prende avvio il progetto di valorizzazione del vitigno autoctono trentino, con la richiesta d’iscrizione al Catalogo nazionale delle varietà di vite ad uva da vino, finalizzata l’anno successivo. La famiglia Fugazzi con cantina Roeno, si fa custode ufficiale dell’Enantio a piede franco, vitigno autoctono della Terra dei Forti che, grazie anche all’impegno dell’azienda vitivinicola, ottiene il Presidio Slow Food.
L’azienda familiare condotta oggi dai fratelli Cristina, Roberta e Giuseppe, ha una storia molto antica, esistono infatti documenti sin dal 1826. «I miei avi erano mezzadri della tenuta San Leonardo, contadini istruiti, come erano d’obbligo sotto l’impero Austroungarico - racconta Cristina Fugatti - siamo risaliti anche al contratto di compravendita datato 1856, grazie al denaro inviato da un parente che aveva fatto fortuna in America».
Ascolta l’intervista a Cristina Fugatti
Terreni siti in due diverse Province, ma a distanza di tre metri l’uno dall’altro.
È papà Rolando a iniziare l’avventura nel 1964 poi scompare improvvisamente nel 2004 e i figli decidono di prendere in mano l’azienda compiendo una piccola grande rivoluzione. Valorizzare il territorio con un lavoro di zonazione sulle due rive dell’Adige, con suoli diversi. «In questa nuova storia abbiamo inserito anche la realizzazione dei nostri desideri, oggi rappresentati dal Vendemmia tardiva e dal Riesling».
Tornando a Enantio, punta di diamante della proposta di cantina Roeno, troviamo quella longevità e resistenza che da sempre contraddistinguono il vitigno e che la famiglia Fugazzi ha saputo interpretare in cantina, realizzando un grande vino dal rosso rubino intenso: Enantio Riserva 1865 Prefillossera.
Un vino che segna la rinascita di Roeno, capace di portare un vitigno antichissimo ad una contemporaneità enologica di grande forza. Pienezza ed eleganza al naso dove frutta, spezie, note agrodolci si rincorrono con un profilo molto intenso. Al palato persistenza ed eleganza, forza ed equilibrio con le trame olfattive che si ripresentano con grande piacevolezza e si moltiplicano nel sorso. Enantio è un cru, ovvero proviene da un singolo vigneto di un ettaro e venti, sulla riva del fiume Adige, un fazzoletto di terra con viti del 1800.
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