A Ortona, raggiungibile con il sistema regionale in 23 minuti da Pescara la costa dei Trabocchi è una delle perle naturali d’Abruzzo. Mare che incanta e un entroterra ricco di eccellenze artistiche, culturali, storiche ed enogastronomiche.
Inoltre l’Abruzzo si distingue, nel panorama nazionale per la grande attenzione alla sostenibilità. In queste terre i termini biologico e biodinamico non sono etichette da aggiungere a qualcosa di diverso, bensì obiettivi indirizzi, spesso pienamente raggiunti.
Nel settore vitivinicolo “Case History” di queste attitudini è Cantina Orsogna. Una realtà associativa nata nel 1964 per il volere di 35 soci, oggi diventati 500.
Precursori dell’agricoltura biologica sin dalla metà degli anni ‘90, oggi raggiunta al 100% sui 1400 ettari vitati, insieme alla ragguardevole cifra di oltre il 40% di biodinamico. La conduzione agricola delle vigne, è fondamentale per la produzione di alta qualità e la biodiversità è patrimonio del territorio, insieme alla tradizione della produzione familiare e alla lavorazione totalmente manuale dei vigneti.
La certificazione biologica è quella di “Demeter”, società tedesca nata nel 1927, che non concede alcuna deroga al controllo lungo tutta la filiera produttiva.
Questa attenzione rende i vini espressione pura e autentica di vitigni, terre e uomini che la coltivano.
Allo stesso modo i “Trabocchi” sono espressione piena della,storia, del lavoro e del mare d’Abruzzo. Vere e proprie “Macchine da Pesca”, sono stati costruiti verso la fine dell’800 non dai pescatori, ma dai contadini che avevano la necessità di trovare sulla costa cibo che fosse diverso dagli approvvigionamenti che dava la terra, e non avendo barche, inventarono queste strutture. Protese nel mare con grandi reti mosse da ingranaggi in legno, consentono di pescare, ingenti quantità di pesce, a poche decine di metri dalla riva.
Dall’aspetto affascinante e particolare e belli per i legno con cui sono costruiti, paiono un sicuro rifugio affacciato sulle onde. Conquistarono emotivamente anche Gabriele D’Annuzio, il “vate” li paragonava a “ragni colossali” che parevano “vivere di vita propria”.
Oggi i trabocchi hanno abbandonato la loro iniziale funzione e si sono trasformati in ristoranti dall’atmosfera unica e irripetibile.
Nel podcast abbiamo unito queste due dimensioni della terra e del mare, del vino e della cucina incontrando per una particolare e originale degustazione, Camillo Zulli, direttore di Cantina Orsogna, enologo ed agronomo di grande esperienza e Gianluca di Bucchianico, chef e gestore, insieme a Cristian Bomba del Trabocco Mucchiano che si trova a Ripari Bardella a pochi passi da Ortona (CH) sul quale hanno aperto il ristorante “Gli Ostinati”.
ASCOLTA IL PODCAST A CURA DI ANDREA RADIC
Protagonisti di questa originale degustazione sono stati i vini della linea Spiritus Terrae di Bio Cantina Orsogna e in particolare “Le Gemme”. I vignaioli le chiamano gli “occhi della vite”. Ognuno dei vini diviene espressione unica di una combinazione che unisce clima, suolo, produttore e vitigno e nasce dalla vinificazione separata delle uve delle vigne più vocate. Di queste, solo le migliori vinificazioni diventano Spiritus Terrae “Le Gemme” e rimangono fedeli ai sapori autentici del vitigno, nessuna elaborazione tecnica copre i sentori varietali nativi del territorio e dell’annata.
Tra i pregi della vinificazione spontanea delle uve biodinamiche, troviamo una maggior ricchezza di biodiversità microbica, inoltre le fermentazioni spontanee sono condotte dai lieviti autoctoni provenienti dal territorio. Infine non vengono aggiunti solfiti in quanto indebolirebbero i lieviti indigeni presenti sulla buccia che sono alla base della fermentazione spontanea e del legame del vino al territorio.
Notevolissimi il Trebbiano è il Pecorino, intrigante il bland di Chardonnay e Pinot Grigio.
La cucina dello chef Gianluca di Bucchianico è un viaggio nei sapori del mare su cui si affaccia e della terra che ha alle spalle. Grande eleganza, sapori concreti e perfettamente equilibrati e, sopratutto qualcosa che distingue i luoghi dove tornare: gusto e sapore. Il menu, suggerito dal mare e dalla stagionalità, cambia di volta in volta ed è sempre una bellissima e buonissima scoperta.
Nota turistico-sportiva. La Costa dei Trabocchi è arricchita da una delle più suggestive piste ciclabili d’Italia. La “Via Verde”, 42 km di percorso ciclabile e pedonale che dal castello Aragonese di Ortona si distendono fino a Vasto, toccando le spiagge di Fossacesia e Torino di Sangro, percorrendo una meraviglia italiana con lo sguardo rivolto al mare.
Per approfondire:
https://www.orsognacantina.it/it/
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