Era il 1969 quando il nonno Alfons, enologo con esperienza in importanti cantine sociali dell’Alto Adige, decide di fondare la cantina della famiglia Giovanett, la Castelfeder. Da allora la cantina, sempre a conduzione familiare da 3 generazioni, manifesta la sua essenza in una simbiosi di tradizione e spirito pionieristico.

 

Vent’anni dopo quel 1969, il figlio Günther crea la linea di eccellenza Burgum Novum, che porta Castelfeder ad un altissimo livello qualitativo in particolare con lo Chardonnay e il Pinot Nero, ma anche con Lagrein, Cabernet e Sauvignon

Oggi la famiglia Giovanett con la signora Sandra, moglie di Günther vede in azienda i figli Ines e Ivan, la prima direttrice vendite e marketing e il secondo enologo, è lui il “Winemaker” di Castelfeder. Pochi giorni orsono hanno festeggiato trent’anni di quel progetto enologico, scegliendo di farlo in uno dei luoghi più suggestivi del territorio vinicolo della regione, la cantina Laimburg a Ora, in provincia di Bolzano. Una struttura davvero affascinante totalmente scavata nella roccia di porfido del Monte di Mezzo, grazie all’utilizzo di cinque tonnellate di dinamite. 

Qui, nel cuore della montagna, è stata condotta una degustazione verticale di Chardonnay e Pinot Nero, giunta con il rosso fino all’anno della prima bottiglia: il 1989 appunto.

«Quello che non cambia - sottolinea Ivan - sono i trent’anni di vendemmie che sono orgoglioso di portare avanti con la mia famiglia». Castelfeder lavora oggi uve provenienti da 70 ettari di vigneti, di cui circa il 70 % sono vitigni bianchi con focus su Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Sauvignon. Il restante 30 % è di uve rosse e qui il Pinot Nero è chiaramente in primo piano.

Tornano all’evento che ha segnato i trent’anni di esperienza, da sottolineare l’atmosfera magica e informale che ha accompagnato la serata, grazie ad una famiglia molto unita e convinta della propria passione per l’Alto Adige e i suoi vini.

«Grazie alle mie forti radici con il territorio altoatesino e alla visione di creare qualcosa di unico, siamo stati in grado di scrivere una storia di successo», commenta Günther Giovanett con giusto orgoglio.

Il figlio ed enologo, Ivan Giovanett aggiunge: «Vogliamo mantenere il lavoro manuale tradizionale degli ultimi 30 anni. Stiamo lavorando a nuove produzioni della “Riserva di famiglia”, ma le cose buone arrivano a chi sa aspettare. Infine, donna del vino e anima commerciale della cantina Castelfeder Ines Giovanett, sottolinea «E’ per noi importante celebrare il 30° anniversario di Burgum Novum per mostrare il

costante sviluppo dei vini Castelfeder».

 

Intervista a Ines e Ivan Giovannett

La serata è stata l’occasione per presentare il nuovo Chardonnay Riserva Kreuzweg, primo vino della nuova linea “Family Reserve” creatura di Ivan e Ines. «La nuova linea è figlia delle nostre idee, della nostra intuizione e volontà - sottolineano fratello e sorella - puntiamo ad arricchire la piramide qualitativa di Castelfeder, evidenziando i Cru storici della famiglia nelle annate migliori».

 

Kreuzweg è particolarmente significativo per Castefeder in quanto rappresenta il risultato di molti anni di ricerche e di prove di vinificazione susseguitesi su piccole quantità di vino per ottenere il miglior risultato sperato. Un vino che riflette appieno le peculiarità del terroir e che si rivela minerale ed espressivo grazie al terreno dolomitico, ma anche al microclima unico: le uve di questo Chardonnay, infatti, sono costantemente esposte al calore del sole, calore che permane anche dopo il tramonto, grazie alle pareti rocciose del massiccio del Fenneberg che emanano il calore accumulato durante il giorno.

 

Selezione accurata dei grappoli, raccolta manuale a piena maturazione,

tempo, pazienza e una vinificazione tradizionale con lunga permanenza sui lieviti in Barrique francesi per 18 mesi sono le chiavi per esaltare le sue caratteristiche.

Le note degustative di questo nuovo nato in casa Castelfeder sono molto positive.

Al naso, lo Chardonnay Riserva Kreuzweg 2018, si presenta potente e intenso. E profondo. Un tuffo nei profumi e nelle sensazioni di frutta matura e tropicale con un punta sapida e minerale, di notevole piacevolezza unita ad una perfetta punta acida. Al palato è sinuoso, goloso, intrigante e ottimamente bilanciato tra acidità e sapidità. Bella lunghezza e aromatica permanenza di un grande bianco del Sudtirol.

 

Le bellissime aree dove si trovano le vigne e la cantina di Castelfeder si raggiungono comodamente con le Frecce fino a Bolzano e con il sistema regionale, lungo la suggestiva linea dell’Alto Adige fino a Egna.