Tra le province di Ragusa e Siracusa, una famiglia del vino che pone la qualità e l’identità territoriale al centro della propria attività.  L’Azienda Curto si trova nel territorio di Ispica (sud-est Sicilia) in una zona ricca di centri storici e culturali dichiarati patrimonio mondiale dell’Unesco. Si raggiunge da Siracusa con il trasporto regionale in un’ora di viaggio tra le campagne bruciate dal sole in estate e rigogliose nelle altre stagioni, tra antiche ville nobiliari, cultura fatta di contaminazioni e paesaggi straordinari.  

Un’antica casa nobiliare tra Ispica e Rosolini, alla quale si accede attraversando l’ingresso con colonne monumentali e percorrendo una piccola strada, è l’emblema della storia di famiglia dei Curto. Calpestando i ciottoli di fronte a questa solida ed elegante architettura nobiliare siciliana, l’impressione è quella di essere entrati sul set di una celebre serie televisiva. Atmosfera, colori, profumi e i tratti del cielo sono davvero la forza della Sicilia più cinematografica e bella da vedere. 

Cortile della casa della famiglia Curto a Ispica

I vigneti sono qui, tra gli ulivi secolari e i mandorli, con i muretti a secco modicani tondeggianti a scandire il paesaggio. Olio, mandorle, agrumi e vino. Terreni calcari riccamente marnosi e un clima dalle forti escursioni termiche garantiscono la produzione di un nero d’Avola con caratteristiche uniche. Le condizioni pedoclimatiche sono quelle costiere del Mediterraneo centrale, dunque caratterizzate da temperature medio alte e bassa piovosità (concentrata nel periodo autunno-inverno). I vigneti ricadono tutti nell’area più vocata alla coltivazione dell’Eloro DOC, terra di origine del Nero d’Avola, la più assolata e luminosa d’Italia, che beneficia della brezza marina del mare Mediterraneo e dello Ionio. 

Vigneto dell'azienda Curto

La storia della famiglia Curto ha origini antichissime. L’antenato Pietro, nell’anno 1030 in quel di Gravedonia (Lago di Como), venne insignito della Contea di Omazzo, Casorate e Rosate dall’imperatore Corrado il Salico. Guglielmo Curti, esponente del ramo francese della famiglia, ricevette la porpora cardinalizia da Benedetto XII (1334-1342), ricoprendo la carica di Cardinale Camerlengo per 24 anni. Trasferitisi da Trapani (Baroni della Salina di San Todaro) a Spaccaforno verso la fine del XVI Secolo, i Curto si dedicarono fin dal 1670 (atto Notar Paolino da Spaccaforno) alla coltivazione della vite e di svariati altri prodotti: uve da mosto, agrumi, mandorle, olive – da cui traggono un eccellente olio extravergine – , fichi d’India biologici, cereali e ortaggi a pieno campo di cui, in passato, hanno curato la lavorazione e la commercializzazione sia in Italia che negli altri paesi europei. Alla fine degli anni 90 l’azienda ha concentrato la propria attenzione, soprattutto, nel settore vitivinicolo, cercando di valorizzare al meglio l’eccezionale qualità del vitigno Nero d’Avola.

Casa della famiglia Curto a Ispica

Oggi è Francesca Curto a guidare l’azienda seguendo le orme di suo padre che le ha trasmesso l’amore per la campagna, ed il rispetto per i suoi prodotti, la passione smisurata per i grandi vini. Francesca si è formata in Francia nella regione del Bordeaux con stage in alcune delle più celebri proprietà. 

ASCOLTA L'INTERVISTA A FRANCESCA CURTO

 

Di seguito alcuni dei vini degustati nel corso della visita all'azienda Curto.

Curto Eloro: un nero d’Avola in purezza con i profumi della frutta rossa matura che regalano calore ed eleganza. L’identità si arricchisce con le note di cacao e carruba, tipiche della terra in cui nasce. Al palato è di bella freschezza, diretto, lineare e di bevuta molto piacevole.

Ikano igt: un nero d’Avola e Merlot di grande carattere. Al naso presenta note olfattive forti e decise, con profumi di gelso e amarene. Al palato si presenta decisamente coerente con lo spettro dei profumi e dotato di una pienezza che gratifica il sorso.

Dulce Netum: un passito di Noto dalla struttura completa e raffinata. Dal colore oro antico con riflessi ambrati, alle ricchezze dei profumi che sviluppa al naso con note di frutta secca, dolcezze mielate e di frutta maturità. Scende al palato con gioiosa ricchezza di sfumature e denota grande cura nella sua lavorazione.