Coccaglio, Borgonato, Cazzago San Martino, Passirano, Rovato fino a Iseo con il suo bellissimo lago. La Franciacorta si raggiunge in treno con il sevizio regionale capillare che consente di spostarsi e godere del paesaggio delle verdi colline punteggiate di splendidi vigneti. Iseo è una piccola grande perla, un borgo incantevole adagiato sull’omonimo lago, al cui centro si trova Monte Isola, uno tra “I borghi più belli d’Italia” e isola lacustre abitata più grande d’Europa.

Lungo le pendici e in riva al lago sono dislocati 11 centri abitati, pittoreschi e dal sapore antico, dove sono ben custodite arti e mestieri di un tempo. Raggiungendo la cima dell’isola, si sale al Santuario della Madonna della Ceriola, dove il silenzio della natura accompagna la vista di un panorama sul lago e sulle prealpi Orobie a 360°. All’interno del Santuario, la bellissima chiesa con pregevoli affreschi. Scendendo nuovamente verso il molo dove attracca il traghetto per tornare sulla terraferma, vale la pena una visita al cantiere navale della famiglia Archetti. Qui si può incontrare Andrea, figlio di Ercole Archetti, diventato a soli 25 anni il più giovane “Maestro d’Ascia d’Italia”.

Lavoro con botti di vino

L’ipotesi più accreditata è che l’origine del termine Franciacorta derivi da “curtes francae”, corti franche, zone esentate, affrancate, dal pagamento dei tributi. Il termine fa riferimento a quelle piccole comunità di monaci benedettini insediate nell’Alto Medioevo in zona collinare vicino al Lago d’Iseo che erano esentate dal pagamento dei dazi, poiché i frati erano dediti alla bonifica dei territori assegnati e istruivano i contadini alla coltivazione dei campi. Numerose le cantine che si possono visitare, previa prenotazione, e nelle quali degustare le diverse tipologie di Franciacorta Metodo Classico, come numerosi i ristoranti, tra i quali alcune antiche insegne tradizionali, dove gustare una cucina solida e di grande gusto.

A Cazzago San Martino (Bs), a pochi passi dal lago d'Iseo, si trova l’azienda vinicola della famiglia Rocco che con passione ed esperienza produce vini di grande qualità. Si chiama “Vigna Dorata” e quando, ad una certa ora del giorno, la vigna appare proprio del colore dell'oro, si comprende il perché del nome dell'azienda.

Colline moreniche e ben soleggiate che esprimono vini di sensazioni precise, equilibri eleganti e bollicine di tono. La cantina è ricavata in quella che un tempo era la cascina di famiglia, al centro dell'azienda agricola che risale ai primi del 1900. All’inizio degli anni ‘80 Vigilio Rocco decide di dedicare l’azienda esclusivamente al vino. Chardonnay e Pinot Nero i principali vitigni, con una piccola presenza di uve rosse, Cabernet, Merlot, Nebbiolo e Barbera, utilizzate per la produzione del Curtefranca Rosso Doc. Il marchio Vigna Dorata nasce nel 1995 quando viene ufficialmente prodotta la prima bottiglia di metodo classico. Oggi la produzione conta 70mila bottiglie suddivise fra le tipologie Brut, Satèn, Rosé, Nature e fra i Curtefranca: rosso e bianco. Una bella storia, quella di Vigna Dorata, iniziata col nonno Fausto negli anni trenta, con l'esperienza di Vigilio, la tenacia della moglie Luciana e l'entusiasmo e la professionalità della figlia Luisa.

Foto di gruppo

Notevole per qualità ed eleganza il Rosé Vigna Dorata, da uve Pinot Nero per l'80% e restante Chardonnay, con un colore originale, esprime la qualità del territorio ed il talento di Luisa Rocco. Il Nature è composto da una cuvée che viene scelta fra i vini più delicati ed eleganti dell’annata. Viene imbottigliato nei mesi primaverili e dopo 20/24 mesi si procede al remuage. Il Satèn Millesimato vale una gita in cantina per degustarlo e non farselo mancare. La mappa gastronomica parte da Rovato Dove, dal 2006, Giuliano Zambelli e Onofrio Facchi, soci e proprietari portano avanti con orgoglio e passione la tradizione del luogo con la “Trattoria del Gallo”. Per sentirsi davvero “a casa” basta varcare la soglia della cucina e vedere ai fornelli la signora Giovanna Zaninelli che dice “Sono cuoca, non chef” mentre fa saltare i Casoncelli con gesti precisi, sicuri e gentili, come da tradizione.

Accanto a lei il suo braccio destro Federica. Valorizzazione del territorio è il fil rouge della Trattoria del Gallo, dalle carni bresciane di Francesco Lancini ai Franciacorta delle vicine cantine che hanno in Zambelli un punto di riferimento. Pasta fresca tirata a mano, come i “Ravioli al Bagoss” e poi coniglio, bolliti e una “Giardiniera” fatta in casa che riconcilia con il mondo. In sala si respira l’atmosfera di un luogo intimo, coccolati dalle attenzioni di Renato e Marzia, servizio attento e professionale. Carta dei vini dove perdersi con gioia tra le tipologie della Franciacorta.

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A Coccaglio, ai piedi del monte Orfano, ecco “Castello Bonomi”, unico chateau della Franciacorta, 24 ettari di splendidi vigneti, sviluppati a gradoni, su un terreno ricco di calcare e substrati rocciosi, esposti a sud, recintati e circondati da un parco secolare.

Come le altre cantine del gruppo Casa Paladin, Castello Bonomi adotta pratiche basate sul concetto di “Viticoltura ragionata” per il quale la vigna è concepita come ecosistema da preservare e garantire nella sua biodiversità territoriale. La longevità è una delle caratteristiche identitarie delle bollicine di Castello Bonomi, raggiunta con un costante lavoro di ricerca, in collaborazione con prestigiose università Italiane. Ultimo nato tra le selezioni di Castello Bonomi è Cuvée 22 che nasce dalla volontà dell’azienda di presentare un Franciacorta nuovo, ma fortemente legato alle proprie origini. Punta di diamante dell’azienda il “Cru Perdu” così chiamato perché le uve provengono da un vigneto abbandonato e coperto di rovi, riscoperto e riportato in vita.

Borgo della Franciacorta

A Passirano, piccolo comune anch’esso raggiunto dal sistema ferroviario regionale, troviamo la cantina “Le Marchesine”. Il bisnonno di Giovanni, Camillo Biatta, era “negociant eleveur”. Il nobile e antico mestiere passa di padre in figlio, fino a Giovanni che nel 1985 acquista i primi tre ettari e fonda la cantina. Oggi gli ettari sono 47 e sono Loris con i figli Andrea e Alice a guidare la produzione. Passione, cura, innovazione e professionalità, unite ad una mano enologica illuminata, sono le caratteristiche che si ritrovano nei diversi vini: classici Brut e Extra Brut, millesimati tra cui l’elegante Rosé e il raffinato Blanc de Blancs. Fino all’esclusivo Secolo Novo, nato insieme alla sua Riserva e al Giovanni Biatta, dalla dedizione in ogni passaggio. Le uve provengono unicamente dal vigneto La Santissima di Gussago fazzoletto pregiatissimo e unico per conformazione ed escursione termica. Il lungo affinamento sui lieviti, da 54 a 72 mesi, dona grandissimo carattere.

Persona con bottiglie di vino

Sapori e grande tradizione nella cucina Franciacortina con due notevoli indirizzi. Al Muliner di Iseo, Andrea Martinelli e Mauro Begni, chef e soci, propongono una cucina di grande bellezza, che valorizza le tradizioni locali per sapori, sostanza e qualità delle materie prime. Mauro va costantemente alla ricerca di prodotti particolari, realizzati sul territorio da persone che ci credono e lavorano con passione. Piccoli produttori, contadini, allevatori e alcune piccole cantine della Franciacorta la cui denominazione nobilita quelle terre. Andrea mette ai fornelli medesima passione e attenzione ai dettagli con mano davvero felice.

Maurizio Rossi e l’Osteria della Villetta a Palazzolo sull’Oglio, sono una cosa sola. Da quattro generazioni la sua famiglia guida uno dei luoghi che davvero rispecchiano la tradizione italiana dell’ospitalità e della convivialità. Il tutto arricchito da una cucina che fa della tradizione la sua grande forza lungo un percorso guidato dalla signora Grazia che conduce con eleganza e talento ad una scelta ghiotta e di sostanza. La Villetta è stata ed è luogo di arte e di artisti che hanno lascito ampie figurate tracce del loro passaggio.