Reggio Calabria: dai Bronzi di Riace ai sapori della tradizione

Il Frecciarossa che raggiunge Reggio Calabria, è comodissimo e consente di salire a Milano e scendere direttamente nella città sullo Stretto, anche utilizzando la tratta notturna. Dalla stazione di Reggio Calabria Centrale una breve passeggiata vi condurrà verso il mare. “Il chilometro più bello d’Italia” così viene chiamato il lungomare Falcomatà di Reggio Calabria, che insieme al lungomare Matteotti e a corso Vittorio Emanuele III formano la via Marina. 

^{Stazione di Reggio Calabria}

Da un lato il mare, meravigliosamente arcigno nello stretto braccio che divide la Calabria dalla Sicilia. Messina si vede benissimo, si distinguono le case, soprattutto quando il cielo è terso e l’aria frizzante. Passeggiare sul lungomare con scalinate, arredi e tratti monumentali in stile liberty, è un vero piacere. Dall’altro lato i palazzi, nel medesimo stile architettonico, spesso intitolati a nobili famiglie: palazzo Zani, palazzo Spinelli, villa Genoese Zerbi. Tra questi c’è Palazzo Fiaccadori che oggi è diventano un bed & breakfast di grande charme, una residenza “boutique” arredata con gusto e attenzione con mobili di design vintage che creano un’atmosfera davvero particolare. Al fascino di aggiunge una bellissima terrazza dalla quale ammirare il tramonto sul lungomare mentre si sorseggia un aperitivo. 

^{Bronzi di Riace}

A poche centinaia di metri da Palazzo Fiaccadori ecco il Museo Archeologico Nazionale, recentemente restaurato e rinnovato, ospita una delle più ragguardevoli collezioni di reperti provenienti dalla Magna Grecia ricca di testimonianze scultoree, bronzi, gioielli e terrecotte. Gemma del museo sono ovviamente i Bronzi di Riace. Rinvenuti cinquant’anni fa, nel mare vicino alla costa, in provincia di Reggio Calabria, sono due grandi statue in bronzo originarie del V secolo, in straordinarie condizioni di conservazione. 

Capitolo molto interessante a Reggio Calabria è quello gastronomico. Partendo ancora dal Lungomare troviamo una gelateria che vale il viaggio: da Cesare. Gelato di altissima qualità, sin dal 1918. Oggi è Davide De Stefano, terza generazione, a produrre i gelati del chiosco più famoso d’Italia. La famiglia De Stefano ha inoltre avviato il progetto “Italico”. Una iniziativa a sfondo sociale che mira a valorizzare, tramite il gelato gli ingredienti dei vari territori delle regioni Italiane, diffondendo messaggi di unione, collaborazione e fratellanza tra i professionisti di tutte le categorie. 

^{Statua di Athena sul Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria}

A pochi passi dal chiosco, affacciandosi sulla piazza che da un lato guarda il mare e dall’altro il Corso Garibaldi, si trova il ristorante L’A Gourmet L’Accademia, dello chef Filippo Cogliandro. Cogliandro, ama la sua terra e lo dimostra con il sapiente utilizzo dei prodotti locali, dal bergamotto al mango (coltivato a pochi chilometri lungo la costa ionica), dal pesce dello stretto, a numerosi presidi Slowfood. Il tutto lavorato con precisione, creatività e bella mano. Abdou Dibassy è il suo sous chef, che con passione e acquisita professionalità lo segue da sette anni. Tra i suoi piatti iconici “Julienne di seppie”, un antipasto che racconta il mare. Un risotto Carnaroli di Sibari e Carola, con gambero rosso e un olio cultivar dell’area tirrenica. Cantina con ampia profondità enologica calabrese e non solo, curata dal direttore del ristorante, Sebastiano Cutrupi.

^{Corso Garibaldi, Reggio Calabria}

Spostandosi verso il centro storico di Reggio Calabria nell’area alle spalle del Teatro Francesco Cilea, troviamo L’Officina del Gusto, dove regna lo chef e proprietario Fortunato Aricò. Aricò e la sua Officina del Gusto sono punti fermi nella tradizione gastronomica di Reggio. Amore e passione sono le leve che hanno spinto lo chef, autodidatta, a ricercare ed elaborare, proprio come in un’officina, materie prime di grande qualità ed eccellenze locali. L’orto è di proprietà, situato sulle colline prospicienti il mare, da lì verdure di straordinaria qualità è meravigliosa freschezza, dai profumi intensi e mediterranei. Aricò lavora la carne in maniera perfetta e tradizionale, interpretando l’entroterra. Notevoli le “Polpette al sugo” cotte lentamente nel sugo di pomodoro bio, antipasto goloso. A seguire “Ravioloni con ripieno di caciocavallo di Ciminà (Presidio Slow FOOD) e melanzane Violetta di Longobardi” rappresentano una scelta gustosa che rispecchia il territorio. Durante l’estate lo chef si dedica al pesce con piatti lavorati con ottima mano e cotture interessanti. Spaghetti con i ricci e una sublime carbonara di mare con pesce spada affumicato in casa e tonno rosso. Tra i secondi, ecco il tonno scottato con cipolle di Tropea caramellate.  La cantina di Fortunato Aricò è generosa come lui, ampia scelta di vini del territorio e viaggio enologico italiano di bella soddisfazione. Idea interessante: le bottiglie allineate sugli scaffali con indicazione del prezzo, sostituiscono la carta dei vini per rendere più libera la ricerca dell’etichetta preferita. 

^{Spiaggia di Pellaro, Reggio Calabria}

Per respirare l’aria del mare da diversa prospettiva recatevi a Pellaro, piacevole frazione della città, raggiungibile con pochi minuti di treno regionale sulla linea ionica e sedetevi al Bistrot 15 di Giovanni Cavallaro e sua moglie Gisele, un luogo di gusto e sapori tutto da scoprire. In cucina Gianni interpreta il mare con mano sicura e creativa intelligenza. Equilibrio negli abbinamenti e precisione nelle cotture, valorizzano il pescato senza privarlo della sua essenza. “Semplicità e un pizzico di fantasia” così Cavallaro descrive la sua cucina. Dal mare ecco triglie, seppie, ricciola e primi piatti ottimamente bilanciati. Capitolo vini saldamente in mano alla moglie di Cavallaro, Gisele, sommelier appassionata e profonda conoscitrice dell’enologia del territorio calabrese. La sua carta dei vini spazi per geografia sia in Italia che all’estero e propone etichette mai banali. La cortesia e simpatia della coppia rendono il Bistrot 15 un ristorante cui affezionarsi.