Secondo lo zodiaco della Cina, il 23 gennaio si entra nell’anno del Coniglio. Le caratteristiche del segno sono gentilezza ed eleganza. Occasione perfetta per gustare i menu particolari e molto vari, dedicati alla festività. Come quello che Zhang Le e il papà chef Zhang Guoqing, propongono da Bon Wei, elegante ristorante cinese a Milano. 

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Il bellissimo locale, di design contemporaneo, è stato progettato dall’architetto Carlo Samarati secondo i canoni della Cina contemporanea. Una carta di 24 ricette regionali selezionate all’interno degli 8 territori, le regioni gastronomiche, che compongono la “badacaixi”. A questa precisa mappa della tradizione di unisce la capacità di selezionare materie prime occidentali per comporre piatti di grande contemporaneità. Talento e impegno sono le linee guida del lavoro degli Zhang. Altro punto importante del successo del Bon Wei, è la passione di Zhang Le per il vino, è anche sommelier Fisar e seleziona personalmente molte delle etichette in carta. La cantina è importante e di vasta geografia enologica, spaziando dall’Italia alla Francia, fino ad una interessante proposta di vini australiani. Tutto ciò a dimostrare che la cucina orientale gourmet si abbina perfettamente con il vino con etichette più ricercate, capaci di reggere i sapori della cucina asiatica (dal dolce all’aspro al piccante), ragionando su abbinamenti non soltanto al singolo piatto ma all’intero pasto.

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bon wei proprietari

Uno Chardonnay o un Sauvignon con i loro aromi sposano perfettamente i dim sum fritti di pesce, mentre un bianco minerale come l’Etna o un Pinot Grigio barricato accompagnano anche il gambero piccante alla Kung Pao.“Se la bollicina, che sia Champagne o Franciacorta, risponde ad ogni quesito, ci sono vitigni che risultano ben versatili con i sapori della Cina – spiega Zhang Le- il Pinot nero, che è uno dei miei preferiti e oggi va molto di moda, è polivalente, riesce ad accompagnare un pesce saporito così come una carne speziata”.Infine Anatra Laccata e Pinot Nero, abbinamento perfetto. 

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La sera del 22 gennaio 2023 il menu degustazione, firmato da chef Zhang Guoqing, prevede dieci piatti, tutte specialità della Cina contemporanea. “Il Riso dell’Imperatore”, ghiotto riso Venere saltato con anatra arrosto e foie gras, a seguire “Huángshí bān yú”, pregiata cernia gialla al vapore condita con salsa di soia nera e peperoncino. Simbolo del Capodanno ecco gli gnocchi di riso “Niángão” con granchio di laguna e zenzero. Il pairing dei vini, appositamente studiato da Zhang Le insieme a Distribuendo Wine & Spirits, prevede 7 etichette e 1 vermouth in abbinamento, pensate per esaltare gli aromi della cucina cinese e far scoprire alcuni produttori di nicchia che Bon Wei ha inserito nella sua carta vini, valorizzandoli.

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Nelle due settimane successive, fino alla festa delle Lanterne, in carta sarà presente una selezione di 5 piatti del menu, che ciascun ospite potrà ordinare liberamente, mescolandoli alla carta classica: Gambero fritto in forma di hulu, “Il riso dell’Imperatore”, “Huángshí bān yú”: cernia gialla al vapore, Filetto di manzo saltato nel wok in salsa chili nera, oltre a “Ricchezza e felicità”, il dessert della pastry chef Sonia Latorre Ruiz.

bottiglie di vino

Zhang Le ha inoltre voluto dedicare al nuovo anno un tocco artistico, chiamando Teo Kaykay, street artist pioniere nella customizzazione dello champagne, a dipingere due pregiate bottiglie (un Salon Blanc de Blancs Le Mesnil – Brut 2012, e un Cristal Rosé 2009 Louis Roderer) con il simbolo del coniglio (una sagoma oro su sfondo rosso, colore simbolo del Capodanno Cinese, di Bon Wei e allo stesso tempo del coniglio), il suo ideogramma e il caratteristico diamante, tag con cui firma le opere.