Un’azienda familiare da generazioni legata alla terra e alla produzione del vino. “Partiamo dalla terra. Siamo una famiglia di contadini dei Colli di Luni dove i miei nonni e bisnonni hanno cominciato a coltivare vite e ulivi”. Così esordisce Diego Bosoni presentando con logica emozione ciò che con determinazione e creativa certezza ha portato a termine. Un sogno iniziato nel 2015 che oggi si è trasformato in una delle più belle cantine italiane. Un luogo dove il design, il tratto architettonico, i materiali lavorati dalle mani esperte di artigiani locali rendono il tutto fonte di emozione e bellezza.
“Ogni generazione ha dato il suo contributo” prosegue il figlio di Paolo Bosoni, cui il padre ha sciolto le briglie approvando con entusiasmo il progetto, insieme alla moglie Antonella e a Debora, sorella di Diego. Il tutto in continuità con il lavoro di nonno Oriente, uomo dal nome e dall’intuito affascinante. Oggi l’azienda Lunae è passata da quei primi cinque ettari a sessantacinque in un territorio dove già Plinio il Vecchio narrava le doti del Vermentino di Luni.
Quel Vermentino che insieme ai vitigni autoctoni del territorio, i Bosoni hanno portato a livelli altissimi, creando vini eleganti, intensi, di grande carattere e piena identità. Studi tecnici ed enologici. “Un bel percorso - aggiunge Diego - che ha portato alla condizione attuale da quelle prime bottiglie di Vermentino, imbottigliate da mio padre negli anni Settanta con il nome di mio nonno: Oriente. Un percorso evolutivo seguito in prima persona creando un’identità legata al vino e alla nostra famiglia”.
I vigneti di Cantina Lunae sono un mosaico di piccoli appezzamenti nel cuore della doc Colli di Luni tra i comuni di Castelnuovo magra e Luni. Parcelle di un ettaro, un ettaro e mezzo, su tre principali macroaree con terrazzamenti collinari dove si fatica molto, ma dove i suoli ottimamente esposti in modo ottimale. Una zona medio collinare con suoli di medio impasto dove nasce “Etichetta Grigia”. etichetta grigia. Infine,
vigneti verso il mare, nella zona dell’antica città romana di Luni, in mezzo ai reperti archeologici con suoli chiari, sciolti, sabbiosi per vini ancora diversi. “Tre diverse immagini dello stesso territorio che ci consentono di raccontare storie diverse che si uniscono nella nostra” conclude Bosoni.
L’azienda sta sviluppando anche un progetto biologico su trenta ettari, una nuova porta da aprire, un nuovo capitolo da scrivere. Per questo la costruzione di questa nuova cantina che è “casa” per conservare il progetto e portarlo avanti, coltivando la fiducia verso il futuro è rispettando i passaggi della natura che nel vino significa tempo. La realizzazione di questo gioiello di arte e creatività è nata dal lavoro congiunto di Diego Bosoni e Andrea De Sere, designer fiorentino di grande visione e cultura. “Un’idea in cui abbiamo creduto molto con un amico con cui lavoro da molti anni, che ha capito e compreso i nostri obiettivi concretizzando le idee del progetto” sottolinea ancora Bosoni.
La parola passa ad Andre De Sere, anche lui visibilmente felice. “Abbiamo affrontato il lavoro, come un progetto urbanistico, con i medesimi propositi costruttivi e sociologici. Spazi e edifici, collegamenti e spazi aperti sono un unico palcoscenico sociale, pensato per la comunità di Lunae che ci vive e ci spende del tempo. Limando le distanze tra spazi di rappresentanza e di lavoro. Il rapporto con l’esterno non è antropizzato ma un percorso a piedi tra vigneti che rappresentano i vitigni autoctoni. Un’opera d’arte collettiva creata da tutti coloro che ci hanno lavorato. Come il muro di pietra lavorato a mano centimetro per centimetro. Parti coloristiche che fanno parte di un ipogeo. Armonie e vibrazioni elementi che interagiscono gli uni con gli altri dai più evidenti ai più nascosti. Emozioni immersive che possono dare elementi.
Come il vino ha una parte scientifica e un linguaggio metafisicò così lo possiede la cantina”. Parole che interpretano a fondo ciò che l’Italia del vino è capace di fare. Entrando nell’edificio l’opera d’arte si trasforma in cantina e viceversa. Sulla destra del lungo corridoio in discesa il muro è animato da una video installazione celebrativo delle persone che lavorano quotidianamente in vigna. Una seconda installazione audio con i suoni del vigneto, dei venti, delle piogge, dei grilli e delle cicale, dei passi dei contadini e della fermentazione del vino, crea una sensazione unica.
Un momento inaugurale importante per tutto il territorio, alla presenza dei sindaci dei due comuni interessati e del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti orgoglioso di ciò che vede e della forza imprenditoriale dei Bosoni, che portano il nome della Liguria nel mondo. Dopo è festa, con degustazione di tutte le etichette prodotte e tavoli apparecchiati tra i filari. Ottimo il Vermentino e la bollicina metodo classico che impreziosisce il brindisi.
La stazione ferroviaria più vicina è quella di Luni, servita dal sistema regionale, e con una passeggiata di pochi minuti si raggiunge la cantina.
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