L’intervento e il successivo cooking show di Don Pierluigi Plata durante l'evento "Girasoli d'Inverno" a Milano hanno conquistato i relatori e gli addetti ai lavori. Questo momento di approfondimento ha evidenziato quanto la cultura gastronomica possa essere un potente strumento di riscatto e recupero sociale per i detenuti, che, come i girasoli, guardano alla luce che li attende una volta scontata la pena.
La vasta gamma di personalità che ha apprezzato l'intervento del sacerdote e le sue doti culinarie include il direttore del carcere di Bollate, Giorgio Leggieri; la fondatrice del ristorante "In Galera", Silvia Polleri; il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini; il giovane chef modenese Matteo Zoboli; il fondatore di "Tuorlo Magazine", Mirco Mastrorosa; e il giornalista e professore universitario Fulvio Zendrini.
Don Pierluigi Plata, originario di Iseo, ha un ricco background pastorale. Dopo aver servito come parroco nella Diocesi bresciana e come cappellano dell'Ordinariato Militare, è stato direttore spirituale del Seminario Maggiore dell’Ordinariato Militare a Roma e cappellano del Comando Regione Piemonte della Guardia di Finanza a Torino. Attualmente, presta il suo servizio pastorale presso il Comando Unità Mobili e Specializzate Carabinieri a Roma.
Con una serie di libri che esplorano il legame tra la parola di Dio e il sentimento spirituale della fede, Don Pierluigi Plata ha offerto preziosi contributi al mondo della spiritualità attraverso la cucina.
Il suo lavoro, come ad esempio "Apparecchiare la Santità", è un vero e proprio "menù spirituale". Attraverso la concretezza della cucina contemporanea, questo libro mette in luce i valori fondamentali del cristianesimo, riflettendo su come la preparazione e la condivisione dei pasti possano trasmettere e celebrare tali valori nella vita di tutti i giorni.
“La nostra cucina - afferma il sacerdote - diventa un’esperienza narrativa che invita alla riflessione sulla complessità delle situazioni impenetrabili che possiamo incontrare. Solo indossando il grembiule della trasformazione personale, possiamo scoprire come superare le difficoltà. Esattamente come una zucca che appare dura, può essere trasformata in un piatto sorprendente, se affrontata con lo spirito adatto”.
“La relazione cibo-mangiare-vita è fondamentale - prosegue Don Plata - Gesù stesso ne ha parlato attraverso la citazione di numerosi cibi come pesce, olio, vino, e condividendoli con numerose persone in situazioni molto differenti. La Parola di Dio ci aiuta a vivere meglio ogni istante della vita - conclude - partendo anche dal cibo necessario per il nostro sostentamento.”
Don Pierluigi Plata e lo chef hanno avuto il piacere di essere coadiuvati dalle ragazze e dai ragazzi dell'Istituto Alberghiero Paolo Frisi Olmo di Cornaredo, insieme ai professori Villa e Mirabile, esperti nei corsi di accoglienza e sala. Un ringraziamento speciale va anche a tutto lo staff di Milano, con le voci di Daniela Caputo, Marco Griguolo, Giorgio Grandesso e Angela Forte.
Per completare l'esperienza culinaria, sono stati selezionati i vini abruzzesi della Bio Cantina Orsogna, provenienti dalla linea biologica e biodinamica "Solo chi sogna può volare".
Questa iniziativa è stata realizzata a sostegno della cooperativa sociale "Il Sole", che offre servizi di natura socio-assistenziale ed educativa a ragazzi diversamente abili. È stato un tocco particolare il coinvolgimento dei ragazzi stessi, che hanno trovato l'ispirazione artistica nel disegnare le etichette dei vini.
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