Le Marche sono una regione ricca di meraviglie artistiche, storiche e naturali con un’ampia offerta anche dal punto di vista enologico con produzioni di eccellente livello e vini che grazie alla passione e all’impegno di produttrici e produttori, rispecchiano l’identità del territorio e regalano nel sorso vere emozioni. Come spesso accade nell’affascinante mondo del vino, le storie dei vigneti e delle cantine sono profondamente legate a quelle delle persone o delle famiglie, tra singoli viticultori visionari e generazioni familiari che si tramandano l’attività.
Ci sono due storie che raccontano le colline del Piceno e le pendici del Parco Nazionale dei Monti Subillini, in un bellissimo fazzoletto di terra tra il mare, con Civitanova Marche e San Benedetto del Tronto e l’entroterra.
La prima è la storia di Stefano Graidi, visionario e tenace custode della Vernaccia Nera coltivata esclusivamente nella zona di Serrapetrona e lavorata con la tecnica dell’appassimento, nella sua cantina “Terre di Serrapetrona Tenuta Stefano Graidi”. La seconda è quella della famiglia Rozzi, con Anna Maria Costanza che segue, alla guida della cantina di famiglia, “Villa Pigna”, l’illuminata storia del padre Costantino, imprenditore in molteplici attività e “storico” presidente dell’Ascoli Calcio, che con lui visse glorie e successi in serie B e serie A.
Stefano Graidi acquista la proprietà vinicola nel 2016 con la ferma volontà di valorizzare e sviluppare il notevole potenziale della Vernaccia Nera e produrre vini di altissima qualità. Oggi, dei 66 ettari dell’azienda agricola, 20 sono a vigneto e l’80% è coltivato a Vernaccia Nera da cui nascono vini di eccellente carattere, di profonda declinazione, fascinosi nelle note dell’appassimento, di grande eleganza nelle note territoriali marchigiane e non ultimi di interessantissima e particolare vivacità e freschezza negli spumanti, sempre da Vernaccia Nera, che passano ben tre diverse fermentazioni.
In campagna, nei vigneti, bassissimo impatto ambientale, attenzione alla sostenibilità, cura quotidiana e utilizzo di tecnologie innovative anch’esse volte a minore spreco ambientale, sono le linee guida della filosofia viticola di Stefano Graidi. Proprio come accadeva in passato, la coltivazione della vite è stata inserita nella conformazione naturale del territorio e i vigneti sono circondati da boschi, uliveti, prati e ruscelli, che garantiscono il mantenimento della biodiversità.
Tra i vini prodotti “Collequanto” è senza dubbio piena espressione del vitigno, 100% uve Vernaccia Nera, vinificate in purezza che rendono subito giustizia alla armonia e vellutata rotondità del sorso. Invecchiato per 18 mesi in acciaio e successivamente lasciato a riposo per un anno in botte grande, si completa con ulteriori sei mesi di affinamento in vetro, per arrivare a regalarci un profilo davvero unico.
Il “Robbione”, da uve Vernaccia Nera leggermente appassite, si presenta di intrigante complessità e carattere pieno. Al naso sentori precisi di frutta rossa e nera. Note balsamiche e speziate completano il profilo olfattivo. Al palato scende intenso e profondo. Carezzevole e di lunga persistenza. Terzo esempio del talento di Graidi, lo spumante rosso, secco “Vernaccianera”, piacevolissima espressione del vitigno e ottimo aperitivo.
La storia della famiglia Rozzi, si svolge a pochi chilometri di distanza, siamo a Offida, splendido borgo storico, in provincia di Ascoli Piceno, nel cuore della denominazione Rosso Piceno superiore, che comprende 13 comuni. Tra questi colli nel 1968 Costantino Rozzi, acquista i primi vigneti, gesto ispirato dalla sua ambizione e a cercare nuove sfide, a dedicare le proprie energie al “bello”. L’anno dopo costruisce la cantina, immersa tra le vigne, 7000 metri quadri su due livelli di cui uno interrato per avere lo spazio dedicato all’affinamento climatizzato naturalmente e a temperatura costante in ogni stagione.
Queste scelte, lungimiranti per quegli anni, saranno vincenti e Villa Pigna rappresenta l’avanguardia del movimento enologico piceno. Nel 2020, Anna Maria Costanza e il figlio Giorgio, diventano proprietari unici della cantina rilevando le quote di famiglia “Per affrontare nuove sfide, esattamente come mio padre avrebbe voluto” il suo commento. La strategia che scelgono madre e figlio è quella di tracciare un cammino che consenta all’azienda di evolvere senza perdere l’identità del passato e poter, così, affrontare le sfide contemporanee. Da qui diventare, con le scelte di campagna e di cantina, testimone del Rosso Piceno Superiore, producendo vini che ne siano la miglior espressione possibile. “Solo il tempo mi dirà se ho avuto ragione, ma sono sicura che mio padre sarebbe stato orgoglioso della mia scelta” sottolinea Rozzi.
Il Rozzano, Rosso Piceno DOC Superiore, rappresenta l’amore e l’orgoglio del territorio, valori che passano dalla terra al calice, attraverso la passione di vigna e cantina. Una interpretazione tradizionale, da uve di Montepulciano e Sangiovese. Affinato in barrique, offre, al naso, intensità delle note di frutta matura e spezie morbide. Al palato è ampio e dotato di elegante morbidezza. Notevole trama al naso e al palato alche per “Vellutato” che seguendo una interpretazione internazionale vede la presenza di una piccola percentuale (intorno al 15%) di Cabernet Sauvignon. Un vino di perfetta compagnia, dotato di freschezza e bevibilità che spinge subito ad una convivale allegria. Da gustare anche il “Pignarello”, bollicina da uve “Passerina” vivace e raffinata espressione del territorio e della volontà di Villa Pigna di lavorare per offrire vini che si ricordano con grande piacere.
Due cantine, mete ideali per un enoturismo curioso e di alta qualità, tra panorami stupendi, passeggiate nel vigneto, degustazioni enologiche e cucina tipica marchigiana. San Benedetto del Tronto e Civitanova Marche sono servite dall’Alta Velocità e dagli Eurocity.
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