Le origini spagnole della famiglia Bozza risalgono al 1620, quando proprietaria della casa padronale era una nobile famiglia bresciana facente capo a Benedetto Montini – avo di Papa Paolo VI – il cui cognome originò il toponimo Montina. Un segno della illustre parentela è una statua del Pontefice che si trova nella parte storica della cantina ed è stata scolpita da un unico blocco di legno dall’artista Luigi Zambelli.
Più recente è la storia vinicola dell’azienda franciacortina che estende i suoi vigneti
nel comune Monticelli Brusati al confine orientale della mappa della denominazione delle celebri bollicine e in altri territori circostanti. Nata nel 1987 per volere di Vittorio, Gian Carlo e Alberto Bozza, tre fratelli che dalla campagna e dalle sue tradizioni hanno tratto la passione per la terra e per l’enologia. Oggi è Michele Bozza insieme a Daniele e Anna a gestire la cantina interpretandone lo sviluppo sulla base di concetti nuovi e tecnologicamente evoluti, nel rispetto del territorio e delle generazioni passate. Nella tenuta ha sede anche il primo Museo di Arte Contemporanea in Franciacorta, nonché un’esposizione permanente delle opere dell’artista milanese Remo Bianco (1922 – 1988). La passione per l’arte è da sempre di Giancarlo Bozza, padre di Michele, che ha lungamente frequentato alcuni tra i maggiori artisti italiani.
Non poteva quindi che essere ancora una volta guidato dall’ispirazione artistica e di design anche il “restyling” grafico e di immagine che la famiglia ha presentato, con orgoglio bresciano. Un passo che rappresenta un tributo alla continuità dei valori familiari e tradizionali, e abbraccia con agilità e sensibilità le aspirazioni e le sfide dei tempi moderni. Il progetto affidato al designer Alberto Pedrali che ha scelto per il nuovo logo, il ritorno della tiara papale quale omaggio al valore e alla tradizione tramandati dalle generazioni precedenti, dai fondatori di Montina agli avi di Papa Paolo VI e ai viticoltori della famiglia Bozza. Questo gesto non è solo simbolico, ma riflette l’impegno a continuare il cammino intrapreso dai loro predecessori, evolvendolo verso una versione più autentica e rispettosa dei valori umani e della comunità.
“Il nostro Franciacorta nasce dalla cura e dal rispetto per la terra che gli dà vita - sottolinea Michele Bozza, Amministratore Delegato di Montina - Dall’impegno di chi la lavora, con la riconoscenza per le generazioni che ci hanno tramandato un sapere in continua evoluzione".
Montina incarna l'essenza dell'ospitalità e della convivialità e la bellezza della vita e della natura. Questa essenza si esprime anche attraverso l’arte, rafforzata dall’incontro tra l'azienda Montina e la "Story Art Designer" Marzia Boaglio artista torinese, ispiratrice e prima Meta-Futurista, in quanto ideatrice del Manifesto dell’Arte Meta-Futurista. Una sinergia straordinaria, che ha enfatizzato e ampliato il connubio dell'arte del saper fare, declinata nel concetto di "fatto a regola d'arte". Questo incontro ha messo in primo piano l'importanza della manualità e dell'artigianalità, nell’arte come nell'industria vinicola, esaltando il valore intrinseco della produzione di un "Franciacorta a regola d'arte".
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