Il Frecciarossa che collega Parigi e Lione in poco meno di due ore è una piacevolissima occasione per visitare due splendide città e al medesimo tempo esplorare territori della Francia enologica gustandone i vini e abbinandoli alla cucina della capitale con un bel bistrot dedicato ai frutti di mare o a quella di un ristorante della tradizione lionese che da tempo conquista i gourmet di ogni parte del mondo. Ecco qualche suggerimento di domaines francesi che, spesso da generazioni, raccontano i più interessanti territori vinicoli della Nazione.
Partiamo dalla Borgogna nel comune di Nuits-Saint-Georges, dove sorge Domaine Mia. Le origini di questa tenuta sono molto antiche e risalgono al 1860, da allora ad oggi i proprietari hanno vissuto periodi intensi, tra sogni e speranze, certezze e difficoltà. Ma sempre generando e applicando profonda passione per il territorio e i suoi valori vitivinicoli. Dal 2020 è Mia Subotic, donna giovane e dinamica, a guidare il domaine dopo essere subentrata al padre, che ha iniziato la sua attività nel 1990. Al fianco di Mia vi è l’esperienza dell’enologo David Duband. Profondo rispetto per le tradizioni del territorio e al medesimo tempo una viticoltura d’avanguardia che coglie ispirazione dai metodi bio-dinamici certificati dalla società Ecocert.
Con circa venti ettari suddivisi tra le denomimazioni Mercurey e Rully, il Domaine Mia è una delle più grandi tenute della Côte Chalonnaise. Al suo interno si manifestano ben sei aree climatiche e geologiche differenti che richiedono approcci specifici: Les Vasées, Le Clos la Marche, Les Rochelles, Les Caudroyes, Les Plantenays, Derrière Sazenays. Per questa ragione il lavoro nei vigneti come quello in cantina è realizzato con un continuo monitoraggio di ogni singolo elemento e passaggio, cercando sempre la miglior qualità con interventi anche di piccola ma importante entità. Mia sta scrivendo una pagina del tutto nuova per i vini del domaine, interpretando i vitigni con il suo stile, moderno, appassionato e con un elegante tocco femminile.
Tra i vini prodotti spicca la piacevolissima esperienza degustativa che regala il Rully Les Plantenays. Una elegantissima espressività, che regala all’olfatto sentori floreali bianchi e di mandorla. Al palato carattere e freschezza con sentori agrumati maturi e di frutta secca. Una lunghezza armoniosa e persistente caratterizza il sorso. Tra i rossi di notevolissimo livello e davvero ricco di fascino, ecco il Borgogna Côte Chalonnaise - Nuits-Saint-Georges, un Pinot Nero in purezza senza solfiti aggiunti. Un vino che nasce dal dialogo profondo e sincero. Un Pinot Nero dalla veste ricca di carattere del territorio, fiera espressione della Borgogna. Al naso sviluppa sentori di frutta rossa scura, nera e note speziate in perfetto equilibrio. Al palato è vellutato e diritto al medesimo tempo con un sorso che consente di percepire appieno il fascino del vitigno.
Dalla Borgogna ci spostiamo in Savoia nelle terre montane delle bellissime Alpi francesi. La regione si estende su di un territorio vasto quanto la regione vitivinicola di Bordeaux, ma, a causa del territorio montuoso, produce meno quantità, ma di grande qualità. Vignerons eroici che coltivano i propri vigneti spesso con il solo lavoro manuale. Passione e fatica consentono di ottenere un prodotto eccellente. In questo territorio, nel comune di Cruet, la famiglia Tiollier, coltiva i vigneti dell’antico Domaine de l’Idylle, la cui storia risale al 1840. Siamo sulle pendici dei rilievi de la Combe de Savoie inserite nel Parco Naturale Regionale del Massiccio dei Bauges.
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