Una sorta di astro nascente questa denominazione nel cuore del Piemonte, dalla quale si producono vini con il 100% di uve Barbera. Siamo nel cuore del Monferrato, tra il torrente Belbo e il Rio Nizza, in un'area che racchiude ben 18 comuni che rappresentano l’eccellenza nell’ambito della vasta area di produzione della Barbera d’Asti. Dal 2002, l’Associazione Produttori del Nizza, si impegna per tutelare e promuovere questa ricchezza enogastronomica. Nel 2014 grazie al costante lavoro svolto, si è giunti al riconoscimento ufficiale della denominazione “Nizza Docg” e della sua “Nizza Docg Riserva”, con la possibilità di menzionare in etichetta il singolo vigneto di provenienza delle uve, il cosiddetto “cru”.
“Il Nizza DOCG – spiega il Presidente dell’Associazione Stefano Chiarlo – rappresenta in questo contesto una delle pochissime denominazioni italiane che sta invece vivendo un vero e proprio boom e una continua ascesa che premia e da valore agli sforzi e all’impegno dei produttori del territorio che da ormai lungo tempo portano avanti un sistema di collaborazione inclusivo all’insegna del lavoro di squadra”. Solo sette anni fa, nel 2016, le bottiglie vendute erano 315.000: da allora si è registrata una costante crescita annua che oscilla tra il 10 e il 15% fino al clamoroso risultato di quest’anno.
Un territorio, quello delle colline tra le province di Asti e Alessandria che invita ad una pausa di relax estivo, per godersi la campagna, i vigneti e qualche visita in cantina con degustazione. Ricco anche il patrimonio storico artistico e culturale con edifici e complessi religiosi e diversi Castelli.
Durante il periodo estivo le cantine sono pronte a ricevere gli ospiti per una visita con degustazione e molte di esse organizzano cene in vigneto sotto le stelle e numerosi eventi con musica dal vivo o esposizioni artistiche, il tutto all’insegna di un enoturismo sempre più sviluppato. Muoversi in treno, spesso con il Regionale, consente di gustare un calice di vino in tutta sicurezza.
Come da disciplinare sono solo 18 comuni a rappresentare la denominazione, il Nizza vuole essere testimone e ambasciatore del territorio e del valore vinicolo delle colline patrimonio dell’Unesco.
Un’associazione che si è posta l’obiettivo di far crescere la conoscenza del Nizza e di comunicarne i valori portando all’attenzione nazionale e internazionale, tutto il territorio che si sviluppa intorno a Nizza Monferrato. Alla guida del numeroso gruppo di produttrici e produttori troviamo il presidente Stefano Chiarlo e i suoi due vice, Gianni Bertolino e Daniele Chiappone
Novanta associati per una produzione complessiva superiore al milione di bottiglie con 170 etichette. Una crescita importante, che si attesta intorno al 30% anno, con una notevole quota di export e una collocazione di pregio che si diffonde con particolare apprezzamento negli Stati Uniti e nel nord Europa.
Nuovi prodotti ma anche grande valorizzazione delle vecchie annate. Le aziende vinicole dispongono infatti di una serie di annate attualmente in commercio come la 2021 ritenute, giustamente, di altissimo livello. Vi è poi il Nizza Riserva 2020 che si caratterizza per grande equilibrio e morbidezza e il 2019, annata di grande struttura, carattere e longevità. Le prossime annate 2022 e 2023 confermano il trend di qualità.
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