Si chiama “Riviera dei Cedri” ed è un luogo bellissimo lungo la costa della Calabria. Paesaggi emozionanti con il verde delle colline della valle del fiume Lao, il blu del mare e l’entroterra ricco di storia e tradizioni.

Per raggiungere Scalea si può scegliere la rapidità del Frecciarossa, i servizi dell’ Intercity o la capillarità del sistema regionale. Ad esempio ci si accomoda sul Frecciarossa a Milano Centrale e, senza cambi, si raggiunge la Riviera dei Cedri dopo sette ore e mezza. Da Tropea sono poco circa due ore con Intercity. Da Paola, il viaggio con il Regionale, dura quarantacinque minuti. 

Il centro storico di Scalea, la città è una delle più antiche della regione, è ideale per una passeggiata senza meta, per scoprirne gli angoli più suggestivi con vicoli, antichi palazzi e le tradizionali scale in pietra che danno il nome al borgo.

Da non perdere una visita alle rovine del Castello Normanno, a Palazzo dei Principi Spinelli che risale al XII secolo e all’interno del quale si trova la biblioteca comunale e a Torre Talao dalla cui sommità si gode di una vista spettacolare.

Notevoli anche Palazzotto d’Episcopio (XII secolo), vera e propria fortezza militare angioina e Palazzo Pallamolla, dimora degli omonimi mercanti marittimi.

Le spiagge di ciottoli scuri creano un contrasto affascinante col blu del mare.

L'Ajnella è tra le spiagge libere più amate della Riviera dei Cedri.  

Protagonista dei sapori di questa zona della Calabria è il Cedro. Per scoprire tutti i segreti del suo utilizzo sia alimentare che cosmetico vale la visita il Museo del Cedro di Calabria Dop, che ha sede nel monumentale Palazzo Gabriele Marino a Santa Maria del Cedro. Nato per promuovere e valorizzare la conoscenza di questo antico agrume, il museo ospita pannelli didattici e postazioni multimediali che ne raccontano la storia, le fasi di raccolta e lavorazione e le tradizioni folkloristiche legate al suo utilizzo rituale nell'ebraismo. Plinio il Vecchio, nella sua Storia Naturale, chiamava la citrus medica “melo d’Assiria” o “melo di Media”, dal nome della sua terra di origine: la Media, un'antica regione del continente persiano.

Altri due siti interessanti sono il Parco Archeologico di Laos e il complesso medioevale di San Michele.

Il primo, su Colle San Bartolo nella frazione di Marcellina, è l’antico insediamento della città di Laos (510 a.C.), da ammirare le rovine archeologiche di “Casa della Rampa" e "Casa della Zecca". Numerosi reperti sono esposti presso l’Antiquarium di Scalea.

In complesso medioevale include i ruderi del Castello di San Michele (o dell'Abatemarco) e l'omonima chiesa basiliana, interamente affrescata.

E dopo la cultura e la storia è giusto dedicarsi alla eccellente cucina di questa parte della Calabria. Per farlo con sicuro successo gastronomico nel cuore del centro storico di Scalea si trova “La Rondinella Osteria Pop”. Un rifugio molto accogliente, sia nel dehors esterno sia nelle piacevoli intime sale interne. Uno di quei ristoranti dove ci si sente subito a casa, grazie ai sapori di una cucina che valorizza le materie prime locali e le propone con concreta ricchezza di gusto e notevole eleganza.

Ad accogliere gli ospiti Francesca Russo, perfetta padrona di casa e in cucina lo chef Giovanni Perrotta. La coppia nel lavoro e nella vita ha saputo costruire una proposta di piatti che, profondamente legati alla tradizione, compongono una scelta contemporanea, ben bilanciata degli accostamenti e di bel fascino.

Formaggi, salumi e verdure sott’olio provengono dell’azienda agricola di famiglia.

Dal menù ecco il “Risotto Carnaroli di Sibari con peperoni vaniglia e mandorle, la “Pancetta arraganata”. Da provare i “Tagliolini al sesamo nero con caciocavallo Silano pancetta e tuorlo fondente”.

Capitolo importante quello del prosciutto locale prodotto sempre dalla famiglia che possiede anche una Prosciutteria nella vicina Praia a Mare, dove poter gustare e acquistare il prosciutto in diverse stagionature. 

Una grande scoperta è la presenza a Scalea del birrificio “Cala” che, anche da solo, varrebbe il viaggio.

Quella di Birra Cala è una bellissima a storia di famiglia, frutto di uno scambio di idee tra padre e figlio, Luigi e Antonio De Caprio, uniti da una grande passione imprenditoriale e dal desiderio di esaltare il valore della propria terra.

Un sogno realizzato, una realtà, oggi guidata da Antonio insieme ai fratelli Alfredo, Marida e Marco, che produce diverse tipologie di birra, 100% artigianale dal forte carattere, un racconto di colori e aromi, sempre nel segno di papà Luigi.

Processi di lavorazione che utilizzano le più avanzate tecnologie ed una scelta accurata delle materie prime, anche l’acqua, utilizzata in produzione, proviene dalle sorgenti alle pendici del Pollino.

Passione, Delirio, Euforia, Giubilo, Prima Cotta: ogni birra regala a chi la assapora un'emozione pura fino all'ultima goccia. Passione é Lager da 4,8% dal colore dorato e dalla schiuma compatta e fine. Al naso, i profumi erbacei sono in piacevole contrasto con l'avvolgente fragranza di crosta di pane e le dolci note di miele.

Passione é il sentimento di desiderio di una birra perfetta in ogni momento. Delirio é la rossa da 7,2% dal colore ambrato intenso con venature rosso rubino, caratterizzata da un corpo deciso e rotondo. Delirio é l'esaltazione della creatività. Euforia é una Ipa dal colore ambrato e corpo deciso, che coniuga i sapori di un pregiato malto Pale Ale con l'intenso aroma di luppoli Americani, sapientemente miscelati dai nostri mastri birrai in fase di cotta e di maturazione.

Da provare con grande soddisfazione la “Citrusina” con Cedro di Calabria Dop, carattere, freschezza e aromi per una birra eccellente. “Diavolicchia” con un deciso retrogusto dato dall’altro grande protagonista di questa terra, il Peperoncino di Diamante “Diavolicchio”. Da bere ghiacciata per una vera emozione tutta calabrese. 

Antonio De Caprio ha recentemente avviato un progetto che ha già ottenuto grande successo, una linea di birre IGA di Calabria. Birre artigianali prodotte con l’aggiunta di mosto d’uva dei vitigni Gaglioppo, Magliocco canino, Pecorello e Greco Nero. Sono cinque varietà e ogni ricetta è stata sviluppata per esaltare al meglio il profilo sensoriale delle uve utilizzate, sprigionandone i bouquet aromatici caratteristici. 

Cinque importanti cantine calabresi hanno creduto e condiviso l’idea di De Caprio mettendo a disposizione il prorpio mosto d’uva. Sono una per provincia: Librandi (KR), Statti (CZ), Casa Comerci (VV), Spadafora, Antonella Lombardo (RC).